Secolo xix
Proteste tra banchetti e corteo
la visita del pontefice
Oggi appuntamento davanti al Galliera, ospedale della Curia. Sabato "sfilata" da Sestri
HANNO SCELTO un luogo simbolo della loro lotta per la laicità dello Stato, il Galliera, l'ospedale presieduto dall'arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco. «L'ospedale dove abortire è difficile - dicono - e la pillola del giorno dopo non viene prescritta». Oggi pomeriggio (dalle 17) davanti all'ospedale della Curia manifesteranno per la laicità dello Stato, distribuendo preservativi e volantini, e per lanciare la contro manifestazione di sabato, il corteo che da Sestri Ponente fino a Caricamento, ricorderà la Giornata mondiale contro l'Omotransfobia. Sono Rete Laica, l'associazione Usciamo dal silenzio, Città Partecipata, Lila, Arcilesbica, Azione Trans, Spa azioni politiche di donne, i centri sociali Buridda, Zapata e Terra di Nessuno oltre al collettivo universitario Humpty Dumpty.
Sono segnate da una vena polemica le manifestazioni della Rete Laica che sabato pomeriggio, in piazza Ranco a Sestri Ponente (dalle 16,00), organizza un presidio. «Mentre aspettiamo Zapatero, ci stiamo dando da fare - spiegano - Come associazioni promotrici abbiamo aderito al corteo che si svolgerà in contemporanea al nostro presidio e questa scelta ci è valsa il rifiuto da parte del Celivo di concederci un gazebo per la manifestazione di piazza Ranco, mentre ad Arcilesbica non metterà a disposizione una sala per organizzare un convegno sul tema dell'omotransfobia».
Rete Laica denuncia il mancato aiuto al volontariato laico e insiste: «Non sarà forse stato perché il presidente del Celivo, Stefano Tabòè anche direttore della Fondazione Auxilium di ispirazione cattolica?».
Domanda girata a Tabò: «Sono tre anni che sono direttore di Auxilium, ma per tutto questo tempo le associazioni in questione hanno sempre usufruito dei nostri servizi. Il fatto è che il Celivo ha le sue regole e le sue procedure, anche di trasparenza, e in questi casi evidentemente non c'erano i presupposti perché fossero rispettati».
Rete Laica, che al corteo di sabato annuncia l'adesione di Vladimir Luxuria e del presidente onorario di Arci Gay Franco Grillini, aggiunge: «La visita papale costerà alle disastrate casse comunali un milione e mezzo di euro che potevano essere utilizzati, più proficuamente, per le numerose necessità scolastiche, abitative e dei servizi sociali».
La scansione delle manifestazioni laiche, alle quali hanno aderito anche Network Giovani di Sinistra Arcobaleno, Prc, Sinistra democratica, prevede oggi il presidio davanti al Galliera. Sabato il quartier generale sarà in via Balbi 4, sede della facoltà di Lettere e Filosofia: al mattino ci sarà una tavola rotonda con molti, almeno una decina, dei professori universitari che hanno dato il sostegno all'iniziativa; al pomeriggio è previsto il corteo da piazza Montano fino a Caricamento e subito dopo, ancora in via Balbi 4, è in programma un'assemblea pubblica sulla laicità dello Stato che finirà in una serata di canzoni e balli.
Non c'è certezza di quante persone arriveranno a Genova per l'happening laico e la celebrazione della giornata contro l'omotransfobia perché contemporaneamente a Verona c'è la manifestazione di piazza per il giovane ucciso a calci e pugni dai neonazisti.
«Che fine ha fatto l'idea di un Festival della Laicità a Genova? E ci chiediamo anche se sta proseguendo il percorso per il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto sostenuto dal sindaco Marta Vincenzi. E, soprattutto, critichiamo i continui attacchi alla legge 194 del Papa, l'ultimo dei quali ieri, definendola come una "ferita della società italiana"». Parole di Gabriele Taddeo, presidente dell'Arci di Genova. Che aggiunge: «Il Papa come il Dalai Lama, è un'autorità spirituale e riteniamo che sia giusto accoglierlo con i protocolli previsti per il suo profilo istituzionale. Riteniamo però anche che le legittime e condivisibili critiche alle derive integraliste di una parte del mondo ecclesiastico meritino un ragionamento complesso, che coinvolga in modo ampio credenti e non, l'associazionismo, la scuola, il mondo politico e culturale della città. Ma soprattutto le istituzioni quali garanti dei diritti dei cittadini, di tutti i cittadini».
Alessandra Costante
costante@???
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Carlo
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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
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