[NuovoLab] Una zona rossa blinda il Lingotto

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Una zona rossa blinda il Lingotto
Lo scrittore Tariq Ramadan ieri a Torino ha attaccato Napolitano
I gruppi: ci riprenderemo i nostri spazi
GIOVANNA FAVRO
TORINO

Una «zona rossa» intorno alla Fiera del Libro? Sale la tensione a Torino e spuntano i fantasmi del G8 di Genova a poche ore dall’inaugurazione della manifestazione al Lingotto. Sotto i riflettori del mondo, ma anche al centro di polemiche, per aver invitato Israele come Paese ospite d’onore, Librolandia quest’anno sarà inaugurata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano tra imponenti misure di sicurezza, giovedì alle 10. Da quel momento, per ordine del questore, saranno vietati banchetti e presidi di fronte alla Fiera. In vigore fino a lunedì, quando la manifestazione chiuderà i battenti, il veto arroventa gli animi di molti. «Non lo accetteremo», dicono in coro i gruppi dell’assemblea Free Palestine, che comprende centri sociali, sindacati di base (Cobas e Cub), associazioni di immigrati di lingua araba, Torino Social Forum, Ism (International solidariety mouvement) e sigle di ultrasinistra, dai Comunisti italiani al Partito comunista dei lavoratori, alla Sinistra critica di Turigliatto.

L’assemblea evoca gli spettri del G8: «Intendono creare intorno al Lingotto una zona rossa. In quell’area vietano anche di distribuire volantini: vogliono impedire la manifestazione del pensiero e spegnere ogni espressione di dissenso. Queste misure alzano la tensione intorno a un evento che mostra il suo vero volto politico, oppressivo e discriminatorio». Quelli dell’assemblea avrebbero voluto distribuire volantini e bandiere palestinesi all’esterno del Lingotto: «Non intendevamo alzare il tiro né creare disordini. Ma sono loro ad elevare la tensione, blindando la Fiera. Non accettiamo limitazioni alla libertà di parola: ci prenderemo i nostri spazi». L’ennesima polemica piomba su una Fiera quantomai ambita e corteggiata, con una calca di ospiti mai vista. I relatori sono 2000 e non si registrano forfait, salvo quello di Beppe Grillo, che ieri ha protestato contro la «censura preventiva»: Librolandia gli aveva chiesto di parlare di libri, evitando comizi.

E lui ha mandato il suo ennesimo, pur indiretto «vaffa»: «Rinuncio a partecipare. Parlerò da casa, dal mio blog. Se mi tolgono i comizi, le invettive e, soprattutto, i concetti poco edificanti, cosa mi rimane da dire?». La Fiera quest’anno sarà più che mai attenta alla sicurezza, e non solo perché taglierà il nastro il Capo dello Stato. Secondo ambienti dell’antiterrorismo, la preoccupazione maggiore riguarda il corteo nazionale organizzato da Free Palestine per sabato 10: il tam-tam via web fa ritenere che la partecipazione sarà ampia e agguerrita, ed è allo studio una circolare a prefetti e questori, invitati a monitorare i movimenti di persone sospette in partenza per Torino. E’ previsto un rinforzo del personale di polizia nel capoluogo piemontese, mentre continuano a cadere nel vuoto gli appelli dalla direzione della Fiera al dialogo.

Dopo aver invitato a più riprese gli scrittori di lingua araba a esprimere il loro punto di vista al Lingotto, il presidente Rolando Picchioni ieri ha nuovamente fatto un’apertura, offrendo uno stand alla rete di Free Palestine. Gli è stato risposto picche: «Aderiamo al boicottaggio. E chi ha creato la zona rossa se ne assuma le responsabilità». Secondo FreePalestine aderiscono al boicottaggio anche gli scrittori venezuelani e cubani, mentre secondo la Fiera non verranno per problemi tecnici. Sull’invito a Israele s’è intanto nuovamente pronunciata la presidente della Regione, Mercedes Bresso: «La Fiera non tifa né ha compiti di politica estera. Il suo obiettivo è indagare la realtà, per comprenderla meglio attraverso le espressioni della cultura. Non siamo pentiti di avere invitato Israele: la scelta contribuirà a una maggiore comprensione di quella realtà. Le polemiche sono pretestuose, ed è significativo che il Presidente della Repubblica sia presente all’inaugurazione, per segnalare la sua disapprovazione a critiche e minacce».


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Carlo

Forum Per La Sinistra Europea - Genova

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Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità

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