[cm-Roma] ASTENSIONISMO CONSAPEVOLE

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Autor: mrcbll@tiscali.it
Data:  
Para: cm-roma
Asunto: [cm-Roma] ASTENSIONISMO CONSAPEVOLE



care/i tutte/i,
giro due dichiarazioni da allegare nell'ipotesi si volesse praticare
l'astensionismo attivo/consapevole, con relativi riferimenti normativi.
avendo comunque qualche riserva sulla fondatezza giuridica di tali
considerazioni, ma condividendo a pieno il loro contenuto politico.
ricevo ed inoltro con piacere.
se poi qualcuno volesse esprimersi sulla praticabilità di questa
ipotesi..attendo commenti.
ciao a tutte/i

segnalo inoltre un sito per info piu' dettagliate

http://www.myspace.com/astensioneconsapevole


Norme per l'elezione della Camera dei deputati
D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche
Art. 87 , comma 1.
Alla Camera dei deputati è riservata la convalida della
elezione dei propri componenti. Essa pronuncia giudizio
definitivo sulle contestazioni, le proteste e, in generale, su tutti i
reclami presentati agli Uffici delle singole sezioni
elettorali o all'Ufficio centrale durante la loro attività o
posteriormente.
Art. 104 - comma 5.
Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel
processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito
con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire
4.000.000.
Art. 44 - comma 4.
Hanno pure accesso nella sala gli ufficiali giudiziari per
notificare al presidente proteste e reclami relativi alle
operazioni della sezione.
Risposta motivata della Giunta delle Elezioni all'esposto di un
elettore che faceva seguito al reclamo presentato presso il seggio
elettorale con contestuale restituzione di
una sola delle tre schede a disposizione (Collegio uninominale -
Camera dei Deputati), durante le elezioni del 2001.

Esempio di Testo da verbalizzare 1
(si consiglia di arrivare nei seggi con 2+2 copie già pronte da
allegare ai verbali di sezione)
Con la sentenza N. 15 del 2008 di ammissibilità del referendum
abrogativo in materia di legge
elettorale, la Corte Costituzionale, pur premettendo di non poter
esprimere in quella sede giudizio
di legittimità costituzione in riferimento alla legge di risulta e
alla legge elettorale vigente, non ha
potuto esimersi dal segnalare al Legislatore aspetti problematici in
riferimento ad "una legislazione
che non subordina l'attribuzione del premio di maggioranza al
raggiungimento di una soglia minima
di voti e/o di seggi".
In seguito a questa esplicita forma di censura della legge elettorale
vigente, logica e correttezza
costituzionale avrebbero dovuto imporre, come prioritario, l'esame
approfondito della questione
segnalata dalla Corte Costituzionale.
I limiti presenti nell'attuale sistema di accesso al controllo di
costituzionalità delle leggi, però, sono
tali da impedire l'uso della normale via giudiziaria per poter
sollevare la questione di legittimità
costituzionale della legge elettorale, come per altro confermato dalle
sentenze del TAR del Lazio N.
1855/2008 e successivo appello al Consiglio di Stato.
In assenza, quindi,
- di forme di accesso alla Corte Costituzionale in grado di garantire
al singolo elettore di poter
attivare il controllo di costituzionalità,
- e visto, in ogni caso, il mancato pronunciamento della Consulta
sulla legge elettorale vigente che,
soltanto, avrebbe potuto oggi assicurare la correttezza delle elezioni
per il rinnovo del Parlamento,
- e vista la concreta possibilità, per il venire meno delle ampie
coalizioni, che il premio di
maggioranza che verrà assegnato alla lista o alla coalizione vincente
potrebbe superare il 10-15%,
mi trovo costretta/o alla restituzione al Presidente di sezione della
scheda per l'elezione della
Camera dei Deputati e, per analoghe ragioni, della scheda per
l'elezione del Senato della Repubblica,
senza che queste possano essere considerate valide ai fini del voto.
Altresì, invito tutti gli organi competenti ad esaminare la questione
e, nel caso ne verificassero la
fondatezza, ad agire di conseguenza non proclamando validi i risultati
della consultazione elettorale.



Esempio di Testo da verbalizzare 2
(si consiglia di arrivare nei seggi con 2+2 copie già pronte da
allegare ai verbali di sezione)
Nella scheda consegnatami per l'elezione della Camera dei Deputati
sono presenti simboli che, a
norma dell'articolo 92, secondo comma della Costituzione e articolo 14-
bis, comma 3 ultimo periodo
del D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche, non avrebbero
dovuto essere ammessi.
I simboli, riportando in maniera esplicita l'indicazione "Berlusconi
Presidente" e "Veltroni Presidente",
si pongono in netto contrasto con l'impianto costituzionale vigente
che non prevede, ma anzi vieta,
l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, essendo affidata alle
prerogative del Presidente della
Repubblica la nomina del Capo del Governo.
Essendo per altro da escludere che la previsione contenuta nell'art.
14-bis, comma 3, in ordine
all'indicazione del Capo unico del partito o della coalizione che si
candida per governare e
l'attribuzione di un premio di maggioranza indefinito, di dubbia
costituzionalità, possano derogare
alle prerogative suddette, l'ammissione di detti simboli è tale da
configurare una grave violazione del
corretto e libero esercizio del diritto di voto da parte degli
elettori.
E' sin troppo evidente come l'elettore non sia libero di esprimere un
voto per un partito o per una
coalizione che non sia anche un voto, artificiosamente e
incostituzionalmente estorto, d'investitura
diretta del Presidente del Consiglio. Rendendosi per altro complice,
così facendo, dell'espropriazione
delle prerogative costituzionali poste in capo al Presidente della
Repubblica.
Per tali gravi violazioni mi vedo quindi costretta/o alla restituzione
al Presidente di sezione della
scheda per l'elezione della Camera dei Deputati e, per analoghe
ragioni, della scheda per l'elezione
del Senato della Repubblica, senza che queste possano essere
considerate valide ai fini del voto.
Altresì, invito tutti gli organi competenti ad esaminare la questione
e, nel caso ne verificassero la
fondatezza, ad agire di conseguenza non proclamando validi i risultati
della consultazione elettorale.






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