Tav, Berlusconi: "Si usi la forza" Dario Franceschini dalla…

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Autor: brunoa01
Datum:  
To: forumambientalista
CC: forumgenova
Betreff: Tav, Berlusconi: "Si usi la forza" Dario Franceschini dalla Tav «non si torna indietro
http://torino.repubblica.it/dettaglio/Tav-Berlusconi-minaccia-Lo-Stato-usi-la-forza/1439835?ref=rephp

Tav, Berlusconi: "Si usi la forza"

A rendere piu' incandescente l'atmosfera attorno alla Tav anche le ultime esternazioni di Silvio Berlusconi.
Prima del suo comizio sotto la Mole, rispondendo ai cronisti, il Cavaliere snocciola la sua ricetta sulla
Torino-Lione. Che si traduce essenzialmente nell´uso della forza: «Con il nostro governo - dice - il cambio sara' assoluto. Lo Stato deve usare la sua forza e la sua autorita' per far rispettare i diritti di tutti i
cittadini.
Non condivido nulla di cio' che ha fatto il governo Prodi su questo punto.
Non puo' una minoranza organizzata bloccare un aeroporto,
un´autostrada, una ferrovia».

Pd: "Sfidiamo il popolo No Tav" Confermata l'assemblea di Almese

Chiamparino: "Un mezzo flop il rito della lenzuolata". Bresso: "Sarebbe grave se ci fossero tafferugli alla vigilia delle elezioni"

di Sara Strippoli

Prima la marcia, poi il volantinaggio Si' Tav in Val di Susa.
Durante l´incontro elettorale con il vicesegretario nazionale del Pd Dario Franceschini, il sindaco Sergio Chiamparino torna a sfidare il movimento
No Tav: «Cominciamo con il dire che visto che arrivavano da tutta Italia non credo che il rito con notaio di domenica a Chiomonte, con 1.250 persone, si possa ritenere un successo. Per quello che serve poi in caso di esproprio».
Il 3 aprile, giorno in cui ad Almese si parlera' di sviluppo in Val di Susa, Chiamparino annuncia che ci sara' : «In questi giorni abbiamo avuto la conferma che l´opposizione alla Tav e' solo e tutta politica».
Con lui saranno presenti Mercedes Bresso e Antonio Saitta. «Ci mancherebbe altro», conferma Bresso.
Nessun timore di contestazioni o problemi di ordine pubblico: «Sarebbe grave se ci fossero tafferugli alla
vigilia delle elezioni», dice la presidente della Regione. Non c'e' futuro senza sviluppo «e sono convinta che la maggioranza della popolazione della valle di Susa la pensi come noi. Adesso pero' e' tempo di chiarire il nodo
del tracciato, perche' questa discussione blocca ogni altro progetto di sviluppo».
Il presidente della Provincia mette l´accento sul tema del
rapporto con la popolazione e gli amministratori: «Siamo tutti convinti che il progetto della Torino Lione debba andare avanti, in un rapporto di dialogo che deve continuare sul modello portato avanti con l´Osservatorio».

Mentre Walter Veltroni aveva glissato sul tema nell´appuntamento di piazza Castello, dalla sede di piazza Palazzo di Citta' Dario Franceschini dice che dalla scelta di fare la Tav «non si torna indietro.
Devono essere usati tutti gli accorgimenti verso le popolazioni, ma e' indubbio che l´opera sia fondamentale e vada fatta».
Gli italiani hanno voglia di una politica che sceglie, che decide e che non rinvia, dice ancora Franceschini.
«Per troppi anni in Italia c'e' stata una politica fatta di
mediazione, di rinunce.
Il Pd ha scelto di andare libero soprattutto per
questo: per fare le cose che servono al Paese.
E la Tav serve al Piemonte e serve al Paese, ci collega all´Europa ed evita che l´Italia sia tagliata
fuori».
In prima fila i il Verde ex-presidente di Legambiente Roberto Della Seta, ora candidato del Pd convertito in via definitiva «all´ambientalismo del fare di Veltroni» .
Da abolire le posizioni ideologiche: «Sia quelle espresse da Vittorio Agnoletto, quelle di chi ha fatto del "no" il suo vero obiettivo- spiega- sia quelle di certa destra che adesso torna a parlare di tracciato mettendo in discussione tutto il lavoro fatto in questi anni dall´Osservatorio. La posizione realistica e¨ quella di Bresso e di Saitta».

Un invito a non alimentare clima di conflitti arriva dal segretario provinciale del Pd Caterina Romeo: «Mi auguro che il 3 aprile ad Almese potremo parlare del programma del Pd e dello sviluppo della Valle di Susa come avremmo fatto in qualsiasi altro luogo».

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