Re: [Lecce-sf] R: R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di vot…

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Autore: luca\.ruberti
Data:  
To: forumlecce
Oggetto: Re: [Lecce-sf] R: R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

da qualche email prendo atto di un tono assertivo imbarazzante.

per quanto non sia addentro alla paventata iniziativa di
alcuni, penso che tu ti stia fermando alla definizione di
artificioso indugio nell'espressione di voto.

e forse anche allo striminzito senso letterale di un testo.

nella circostanza dei megareferendum (fino ad 11 spogli se
non ricordo male o forse più..) promossi dai radicali si
potevano rifiutare le schede dei quesiti non desiderati
facendo mettere a verbale la propria volontà.

lo stesso si poteva fare con la penultima legge elettorale
(il mattarellum), rifiutando magari la scheda corrispondente
alla quota proporzionale da eleggere.

quando dici "il Testo Unico delle Leggi Elettorali
(D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) parla
di proteste e reclami inerenti alle operazioni elettorali",
altri forse riescono a raccogliere nel significato di
"operazione elettorale" molto più di un'azione meccanica.

e - vivaddio e con tutto il rispetto per quanti credono
ancora alla necessità di avvalersi di questo passaggio
elettorale - mettono in campo un diverso respiro politico di
cui trovo comunque importante si parli in una lista politica
(quale ancora è questa), in maniera anche imperfetta, senza
richiami o bacchettate..

più che una questione di giurisprudenza a me del resto
sembra proprio una questione politica.
e la prima mi pare arretrare se la seconda non avanza..

luca





Non voglio polemizzare, ma su una lista pubblica è bene
essere chiari quando
si parla di leggi.
Le proteste e i reclami di cui parla il Testo Unico delle
Leggi Elettorali
(D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche) parla
di proteste e
reclami inerenti alle operazioni elettorali.

Il cittadino elettore non può pretendere che si verbalizzi
un proprio
disappunto, una propria non condivisione della legge
elettorale o
addirittura della impossibilità di esprimere una preferenza.

Il seggio non è il Parlamento né una assemblea in cui dire
la propria.
Se tutti i cittadini volessero verbalizzare che non si
sentono rappresentati
da Veltroni o da Berlusconi le operazioni di voto sarebbero
turbate o
addirittura rese impossibili.

Scusate, ho massimo rispetto per chi non vota e anche, pur
non condividendo,
per chi fa campagna pubblica astensionista, per un
astensionismo critico,
cosciente e organizzato.
Ma questa della verbalizzazione nei termini prospettati,
olre che essere una
cosa illegale, mi sembra essere una cazzata cosmica!

Alessandro


-----Messaggio originale-----
Da: forumlecce-bounces@???
[mailto:forumlecce-bounces@inventati.org] Per conto di
luca.ruberti
Inviato: lunedì 31 marzo 2008 17.52
A: forumlecce
Oggetto: Re: [Lecce-sf] R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di
votare
Priorità: Alta


se qualcuno si presentasse nella sezione elettorale che
potrei essere chiamato a presiedere e mi chiedesse di
mettere a verbale una dichiarazione che eccepisca
motivatamente - ad esempio - l'impossibilità di esprimere
preferenza accanto al simbolo oppure la presenza del nome
dell'aspirante premier in ogni simbolo di lista presente in
scheda, me ne guardarei bene dall'omettere di riportare a
verbale l'accaduto e le motivazioni addotte del gesto.

e non per lamentare un intralcio alle operazioni di voto
nella sezione.. quantomeno nel senso inteso dalle precedenti
email.

dopo tutto non mi parrebbe peregrina un'obiezione che
lamenti una limitazione evidente dell'esercizio di voto o
l'impertinente richiamo in scheda dell'aspirante capo di
governo in una repubblica non (ancora) presidenziale.
luca ruberti

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