Re: [Lecce-sf] R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare

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Autore: gaetanobucci\@libero\.it
Data:  
To: forumlecce
CC: forumlecce
Oggetto: Re: [Lecce-sf] R: ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare
Avevo cercato di impostare la questione nei termini plausibili di una interpretazione delle norme coerente con il dettato costituzionale e,quindi, nella prospettiva di una "lotta per il diritto". Ma constato, con amarezza, che anche da "sinistra" si torna a parlare in termini di "procedura assolutamente inattuabile", di "impossibilità di pretendere che le operazioni del seggio vengano fermate per consentire ad un singolo elettore di dettare al segretario una propria elucubrazione
personale", di "turbare le operazioni elettorali con tale sistema puerile". Se questa è la sensibilità democratica degli esponenti "arcobaleno" trovo una ragione in più per proseguire sulla strada indicata da molti compagni per "l'astensionismo organizzato". L'uso del termine "collega" rimanda, poi, all'esercizio di una funzione poliziesca rispetto all'autonomia sociale dei cittadini - lavoratori. Viva il comunismo.



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From      : forumlecce-bounces@???
To          : "la mailing-list del Lecce social forum" forumlecce@???
Cc          :
Date      : Mon, 31 Mar 2008 16:51:06 +0200
Subject : [Lecce-sf] R:  ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare








> Ho fatto molte volte il presidente di seggio e, senza entrare nel merito
> politico dell'astensionismo sì - astensionismo no, posso dire che la
> procedura è assolutamente inattuabile.
>
> Concordo con il collega Buccarella che conosco personalmente: nessuno può
> pretendere che le operazioni del seggio vengano fermate per consentire ad un
> singolo elettore di dettare al segretario una propria elucubrazione
> personale.
>
> L'elettore che non intenda votare può rimanere a casa o votare bianca o
> nulla, ma non può turbare le operazioni elettorali con tale sistema puerile.
> La verità che la legittima astensione verrà come al solito o mascherata o
> analizzata per qualche giorno e poi dimenticata. Ma in nessun caso avrà
> effetto sulla composizione del Parlamento.
>
> La risposta alla "cattiva politica", non è la fuga dalla politica (o in
> questo caso dalle urne), ma il ritorno dei cittadini verso una politica
> diversa.
>
> Alessandro
>
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: forumlecce-bounces@???
> [mailto:forumlecce-bounces@inventati.org] Per conto di Pierpaolo Biata
> Inviato: lunedì 31 marzo 2008 14.10
> A: forumlecce
> Oggetto: Re: [Lecce-sf] ANDARE al seggio poi RIFIUTARE di votare
>
> Insieme alla mail che invita a fare l'operazione che dici tu ne circola
> anche un'altra, la riporto qui sotto
> >
> > NON SERVE A NULLA.......
> >
> > Nel meetup di Lecce DI BEPPE GRILLO c'è stato un certo Maurizio
> Buccarella, avvocato, che ne ha spiegato il perchè....Riporto il suo
> intervento:
> > "Vorrei dire la mia per aver fatto il presidente di seggio molte volte a
> consultazioni sia "politiche" che " amministrative" e per un po' di
> dimistechezza con le leggi che il mio lavoro mi impone di avere.
> > La norma richiamata nel messaggio quotato (che comunque riguarda
> l'elezione dei membri della sola Camera dei deputati) fa riferimento a
> proteste che l'elettore può rappresentare solo per irregolarità delle
> OPERAZIONI DI VOTO e non già per una "protesta" genericamente intesa come ad
> esempio la personale opinione di mancanza di rappresentatività di alcuna
> lista o partito o candidato.
> > In altre parole l'elettore può pretendere che sia messo a verbale un
> qualunque rilievo sulla REGOLARITA' delle operazioni (chessò....liste
> civetta, rappresentanti di lista che fanno propaganda all'interno del seggio
> o nei pressi dello stesso, la consegna di una scheda già votata, un
> videofonino che entra in cabina elettorale, etc...... in generale il mancato
> rispetto delle REGOLE delle operazioni di voto), ma non può pretendere che
> sia messo a verbale quello che vuole (col rischio di essere poi accusato di
> aver turbato le regolari operazioni di voto...).
> >
> > Comprendo perfettamente il senso e lo spirito dell'autore del post, ma
> davvero non credo sia una via percorribile (e me ne dispiace, sia chiaro).
> >
> > Se l'elettore non si sente rappresentato da nessuno, se pensa che tutti
> sono uguali, che tutti sono ladri, etc., semplicemente può decidere di NON
> ANDARE A VOTARE (ed entrare quindi nelle percentuali degli astenuti dal
> voto).
> >
> > Ciò detto, ognuno poi farà la valutazione sul da farsi.
> >
> > Il non andare a votare (e di seguito esprimo stavolta un'opinione
> prettamente personale) però rischia di non ottenere l'effetto sperato...
> >
> > In caso di elevato astensionismo i media ne parlerebbero per qualche
> giorno, i politici si dichiarerebbero preoccupati, bla bla bla....
> >
> > Nella realtà chi non vota implicitamente delega coloro che invece
> esprimeranno un voto a decidere per lui.
> > E sfido chiunque a dimostrare il contrario."
> >
>
> Io non ne capisco gran che di giurisprudenza però sarebbe interessante
> approfondire
> ciao
> p
>
>
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