COMUNICATO STAMPA
CS41-2008
CINA: IL TIBET FUORI DALL’AGENDA DEL CONSIGLIO DELL’ONU PER I DIRITTI
UMANI, LO SGOMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL
Nel corso della riunione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni
Unite tenutasi martedi’ a Ginevra, la discussione sulla situazione in
Tibet e’ stata bloccata.
In seguito alle reiterate proteste cinesi, il presidente ha detto alle
Organizzazioni non governative (Ong) che non potevano limitare le loro
osservazioni sui punti nell’agenda del Consiglio alla situazione di un
unico paese.
Amnesty International ha focalizzato il proprio intervento sulle gravi
mancanze della Cina riguardo ai propri obblighi rispetto alla
Dichiarazione di Vienna, nel garantire che le persone appartenenti alla
minoranza tibetana possano esercitare tutti i loro diritti e le loro
liberta’ fondamentali in maniera completa ed effettiva e senza alcuna
discriminazione.
L’organizzazione e’ stata costretta a interrompere il proprio discorso di
fronte al Consiglio a causa delle obiezioni da parte dei cinesi presenti,
proprio mentre lo stava leggendo. La delegata di Amnesty International,
Patrizia Scannella, ha terminato di parlare ricordando che la
Dichiarazione di Vienna e il Programma di azione affermano che ‘la
promozione e protezione di tutti i diritti umani sono una preoccupazione
legittima della comunita’ internazionale’.
Numerose altre Ong hanno visto vanificati i propri sforzi di discutere la
situazione in Tibet.
Nell’intervento Amnesty International ha espresso profonda preoccupazione
per le violazioni dei diritti umani commesse recentemente nella regione
autonoma del Tibet e nelle aree limitrofe. L’organizzazione intendeva
chiedere al Consiglio di impegnarsi sulla situazione.
‘Nonostante le restrizioni imposte dalla Cina al dibattito odierno siano
state estremamente deludenti, Amnesty International accoglie con favore
il fatto che, tra le sue osservazioni di oggi, la delegazione cinese abbia
accettato che la situazione in Tibet venga discussa opportunamente al
punto n. 4 in agenda [‘Le situazioni dei diritti umani che richiedono
l’attenzione del Consiglio’]’, ha dichiarato Patrizia Scannella,
rappresentante di Amnesty International presso le Nazioni Unite a Ginevra.
‘Sono sorpreso e indignato per il fatto che il rappresentante di governo
che dovrebbe in questo momento rispondere di gravi violazioni dei diritti
umani abbia potuto interrompere l'intervento di Amnesty International, in
un contesto come quello del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni
Unite’, ha denunciato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana
dell’organizzazione. ‘La comunita’ internazionale deve seriamente
riflettere su quanto accaduto e pretendere dalla Cina che i suoi impegni
per i diritti umani, assunti al momento dell'assegnazione dei Giochi
olimpici, si trasformino finalmente in fatti e comportamenti concreti’.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 27 marzo 2008
Il testo completo del discorso sul Tibet che Amnesty International
intendeva tenere presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni
Unite e’ disponibile a questo indirizzo:
http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/tibet-oral-statement-un-human-rights-council
Per vedere il video dell’intervento:
http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/tibet-human-rights-councils-agenda-20080326
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Amnesty International Italia – Ufficio stampa
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