[NuovoLab] Le notizie sul Tibet che i media non raccontano

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著者: Edoardo Magnone
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
題目: [NuovoLab] Le notizie sul Tibet che i media non raccontano
Il Tibet e la commemorazione il 10 marzo della 'rivolta' della CIA nel 1959
Le notizie sul Tibet che i media non raccontano

Il Tibet è diventato il fronte di una nuova lotta di liberazione
nazionale? Oppure lì sta accadendo qualcosa altro?

I media di notizie USA sono riempiti con storie su avvenimenti che si
svolgono in Tibet. Comunque, ogni rapporto di notizie, pare includere
una nota che molto di quanto riferiscono non possa essere confermato.
Le fonti dei rapporti sono vaghe e sconosciute. Se la procedura del
passato è un indicatore, è probabile che le loro fonti primarie siano
il Dipartimento di Stato USA e la CIA.

Una fonte spesso citata è John Ackerly. Chi è Ackerly? Come presidente
della Campagna Internazionale per il Tibet, lui ed il suo gruppo
sembra operino strettamente con il governo USA, entrambe il
Dipartimento di Stato ed il Congresso, come parte delle loro
operazioni riguardanti il Tibet. Durante la Guerra Fredda, il compito
con base a Washington di Ackerly era di lavorare con "dissidenti" in
Europa orientale, particolarmente della Romania nel 1978-80.

Una agenzia di sicurezza privata internazionale a Washington, la
Harbor Lane Associates, elenca come suoi clienti Ackerly e la Campagna
Internazionale per il Tibet, assieme all'ex Direttore della CIA e
Presidente USA George H.W. Bush ed all'ex capo del Pentagono William
Cohen.

La AP, la Reuters e le altre agenzie di news occidentali citano tutte
Ackerly come una fonte principale per rapporti esagerati sugli scontri
che sono appena avvenuti in Tibet. Per esempio, il 15 marzo la MSNBC
riferiva:

"John Ackerly, della Campagna Internazionale per il Tibet, un gruppo
che sostiene le richieste per l'autonomia tibetana, in una
dichiarazione via e-mail ha detto di temere che 'centinaia di tibetani
siano stati arrestati e vengano interrogati e torturati'".

Qiangba Puncog, un tibetano che è presidente del Governo Regionale
Autonomo del Tibet, ha descritto la situazione in modo piuttosto
differente ad un briefing per la stampa il 17 marzo a Pechino.

Secondo china.org.cn, il sito web di stato della Cina, il leader
tibetano ha detto che il 14 marzo gli alleati dell'esiliato Dalai Lama
"si sono impegnati in sconsiderate percosse, saccheggi, devastazioni
ed incendi e le loro attività si sono presto propagate in altre parti
della città. Queste persone si sono concentrate su negozi lungo la
strada, scuole elementari e medie, ospedali, banche, impianti
dell'energia e delle comunicazioni ed organizzazioni dei media. Hanno
appiccato il fuoco a veicoli di passaggio, inseguito e percosso
passeggeri sulla strada e hanno lanciato assalti a negozi, stazioni
del servizio telecomunicazioni ed uffici governativi. Il loro
comportamento ha causato gravi danni alla vita ed alla proprietà della
gente locale ed indebolito seriamente la legge e l'ordine a Lhasa.

"Tredici civili innocenti sono stati bruciati o pugnalati a morte il
14 marzo nel tumulto a Lhasa e 61 poliziotti feriti, sei dei quali
gravemente", ha detto Qiangba Puncog.

"Le statistiche dimostrano anche che i rivoltosi hanno dato fuoco ad
oltre 300 abitazioni, comprese case residenziali e 214 negozi e
fracassato e bruciato 56 veicoli. ...

"Qiangba Puncog ha anche affermato che il personale della sicurezza
non portava o utilizzava nessuna arma letale lo scorso venerdì
nell'occuparsi della sommossa. ...

"Secondo Qiangba Puncog, la violenza è stata il risultato di una
cospirazione tra gruppi interni ed esteri che sostengono la causa
dell''indipendenza del Tibet'. 'La cricca del Dalai Lama ha diretto,
pianificato ed attentamente organizzato la sommossa".

"Secondo Qiangba Puncog, il 10 marzo, 49 anni fa, i proprietari di
schiavi del vecchio Tibet lanciarono una ribellione mirata a spaccare
il paese. Quella ribellione fu rapidamente domata. Tutti gli anni dal
1959, alcuni separatisti all'interno ed all'esterno della Cina hanno
condotto delle attività attorno al giorno della ribellione. ...

"Qualsiasi tentativo secessionista di sabotare la stabilità del Tibet
non otterrà l'appoggio del popolo ed è destinato a fallire, ha detto".

Incontro a New Delhi

Qualunque cosa stia accadendo in Tibet è in preparazione da lungo
tempo. Lo scorso giugno a New Delhi, India, è stata tenuta una
conferenza degli "Amici del Tibet". E' stata descritta come una
conferenza per la separazione del Tibet.

Il sito di notizie phayul.com allora riferì che alla conferenza si
raccontava di "come le Olimpiadi potessero fornire l'unica possibilità
dei tibetani per apparire e protestare". Fu emanato un appello per
proteste in tutto il mondo, una marcia di esiliati dall'India al Tibet
e proteste all'interno del Tibet—tutto collegato alle prossime
Olimpiadi di Pechino.

Questo fu seguito da un appello questo trascorso gennaio per una
"rivolta" in Tibet, emanato da organizzazioni basate in India. Il
rapporto di notizie del 25 gennaio diceva che il "Movimento di Rivolta
del Popolo Tibetano" era stato costituito il 4 gennaio per
concentrarsi sulle Olimpiadi del 2008 a Pechino. La data di inizio per
la "rivolta" doveva essere il 10 marzo.

Al momento al quale l'appello venne emanato, l'ambasciatore USA in
India David Mulford si incontrava con il Dalai Lama a Dharamsala,
India. Il Sottosegretario di Stato USA Paula Dobriansky fece una
visita simile a Dharamsala lo scorso novembre. La Dobriansky è anche
membro del neocon Project for a New American Century. E' stata
coinvolta nelle cosiddette rivoluzioni colorate in Europa orientale.

Phayul.com riferisce che la dichiarazione del gruppo della "Rivolta"
del Tibet dice che agisce "nello spirito della Rivolta del 1959".

La rivolta del 1959

Conoscere di più della "rivolta" del 1959 potrebbe aiutare nella
comprensione degli avvenimenti di oggi in Tibet.

Nel 2002 è stato pubblicato dalla University Press of Kansas un libro
intitolato "La guerra segreta della CIA in Tibet". I due
autori—Kenneth Conboy della Heritage Foundation e James Morrison, un
veterano dell'esercito istruttore alla CIA—espongono dettagliatamente
con orgoglio come la CIA avviò e diresse il cosiddetto movimento di
resistenza del Tibet. Lo stesso Dalai Lama era nel libro paga della
CIA ed approvò i piani della CIA per la rivolta armata.

La CIA mise a capo del sanguinoso attacco armato del 1959 il fratello
del Dalai Lama, Gyalo Thodup. Un esercito contra venne addestrato
dalla CIA in Colorado e poi paracadutato in Tibet con aerei
dell'aeronautica militare USA.

L'attacco del 1959 è stato un tentativo di colpo di stato progettato
ed organizzato dalla CIA, molto come la successiva invasione della
Baia dei Porci della Cuba socialista. Lo scopo era di rovesciare
l'esistente governo tibetano ed indebolire la Rivoluzione Cinese
cercando allo stesso tempo di legare il popolo del Tibet agli
interessi imperialisti degli USA. Cosa dice questo della rivolta di
marzo di oggi, che viene compiuta nello stesso spirito?

Gary Wilson
http://freebooter.da.ru/


http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o11427


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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
(Groucho Marx)
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"Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perche' saranno giustiziati"
(Piergiorgio Bellocchio)
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