[NuovoLab] CREATIVITA` AL POTERE: dopo le guerre umanitarie …

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Oggetto: [NuovoLab] CREATIVITA` AL POTERE: dopo le guerre umanitarie arrivano lo sgombero "condiviso" ed "accompagnato"
Via allo sgombero del campo rom

Vincenzo Galiano

Scatta alle 9 di martedì prossimo - 18 marzo - lo sgombero del campo
rom di via al Greto di Cornigliano, nel ponente di Genova. Qui, sulla
sponda destra del Polcevera, vivono da quasi un anno un centinaio di
zingari romeni, in condizioni igieniche allarmanti.

Il sindaco del capoluogo ligure, Marta Vincenzi, ha firmato
l'ordinanza dopo le sollecitazioni di Asl e vigili del fuoco, che
hanno segnalato il rischio di incendi, aggravato dalla presenza di
molte bombole di gas. L'operazione di sgombero costerà circa 25-30.000
euro, provenienti da fondi ministeriali.

Il provvedimento è stato presentato dall'assessore Massimiliano
Morettini: «Le condizioni igieniche segnalate dalla Asl e quelle di
sicurezza ricontrate dai vigili del fuoco non permettevano di rinviare
l'operazione, che sarà il più possibile condivisa con gli occupanti
del campo». L'assessore Morettini è stato poi ricevuto dal console
onorario Massimo Pollio, mentre a fine marzo arriverà a Genova, Dana
Varga, consulente del Governo rumeno per la "questione rom".

http://www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2008/03/12/&CODE=6146c8b2-f027-11dc-9bcd-0003badbebe4

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Giù l´accampamento sul greto del Polcevera, tre mesi per gli adulti
per trovare un lavoro
Via allo sgombero dei rumeni
una casa per mamme e bimbi
Donatella Alfonso
Non costruiremo più campi nomadi e quello di Bolzaneto sarà sistemato
abbattendo le strutture abusive
Abbiamo aspettato l´abbattimento di via Balleydier per evitare che
qualcuno si trasferisse lì I bambini e le loro madri, ma anche gli
anziani o gli ammalati, in un alloggio protetto «perché almeno non
staranno tra i topi»; e per uomini e donne rumeni che saranno
sgomberati dalla baraccopoli sulle rive del Polcevera martedì
prossimo, tre mesi per cercare un lavoro, possibilmente in Romania,
attraverso una sorta di "sportello" che il Comune avvierà, così com´è
già stato fatto a Roma con buoni risultati, con la collaborazione del
governo di Bucarest assicurata dal console a Genova Massimo Pollio. A
fine mese tornerà a Genova Dana Varga, consulente del governo rumeno
per le popolazioni Rom, e sarà intanto avviata la procedura per cui ,
stabilito cosa ognuno sa fare, si vedrà quali siano i posti di lavoro
disponibili nelle aziende italiane in Romania, che cercano spesso
manodopera qualificata che non trovano. E se qualcuno vuole ancora
giocarsi una speranza in Italia? Ci saranno tre mesi nei quali queste
persone avranno un letto in un centro di solidarietà, la possibilità
di lavarsi e rivestirsi e tutte le indicazioni per iscriversi al
centro per l´impiego. Se sapranno riconoscersi nei profili
professionali offerti, saranno lavoratori come gli altri in cerca di
un posto. Se intanto avranno scelto la strada del ritorno in Romania,
sanno che partiranno con un contratto in tasca.
E´ uno sgombero "accompagnato", conferma Massimiliano Morettini,
assessore all´immigrazione, quello che riguarderà i 75-80 rumeni
accampata in condizioni inaccettabili, cui si è ridotta la comunità
che nella scorsa estate era tre o quattro volte numerosa. «Abbiamo
aspettato ad avviare lo sgombero a che fosse iniziato l´abbattimento
del rudere di via Ballaydier, per evitare che qualcuno si spostasse
là, a rischiare la vita» premette Morettini. Già nei giorni scorsi i
mediatori culturali e gli assistenti sociali hanno contattato i
rumeni, avvertendoli che lo sgombero ci sarà, ma che non saranno
buttati in mezzo ad una strada. «nei prossimi giorni incontrerò io
stesso un gruppetto di loro, gli spiegherò che i più a rischio, 25
persone tra bambini, una dozzina di cui la metà sotto i 5 anni, donne
incinte e anziani, saranno ospitate in strutture protette. Tutti gli
altri saranno invitati a seguire le procedure per la ricerca di un
lavoro, d´intesa con il governo rumeno».
Secondo Morettini, i rumeni, in genere di etnia Rom, si sono detti
contenti dell´interesse del Comune, considerando anche che i loro
rifugi dovranno essere in ogni caso smantellati per l´avvio imminente
del cantiere per al conclusione della strada di sponda del Polcevera.
Un meccanismo che non sia solo una risposta all´emergenza, ma che si
possa avviare ogni volta che ci sarà la necessità di farlo, ribadisce
l´assessore. «A Genova non costruiremo più campi nomadi, e anche in
quello di via N.S. della Guardia a Bolzaneto dovrà essere avviato un
lavoro di sistemazione che prevede anche l´abbattimento di strutture
abusive costruite in questi anni. Però non possiamo dimenticare che
altre migrazioni, come quella degli albanesi, e poi dei rumeni, sono
possibili anche in futuro: non voglio pensare a cosa significherebbero
nuove tensioni etniche nei Balcani dopo la dichiarazione
d´indipendenza del Kosovo...per questo dobbiamo sapere come muoverci:
sostegno e aiuto, ma non accoglienza pura e semplice».


http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Via-allo-sgombero-dei-rumeni-una-casa-per-mamme-e-bimbi/2003601/6




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"Non vedo nessun Dio quassù"
(Yuri Gagarin)
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"L'intelligenza militare è una contraddizione in termini"
(Groucho Marx)
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"Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perche' saranno giustiziati"
(Piergiorgio Bellocchio)
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