Author: pasky Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] LOA Milano
> il resto l'ho messo li per spaventare un po'. > del resto se ci si spaventa per tre parole e' meglio che non si cominci
> affatto.
Dico la mia nel merito, scusate ma ho letto ora il thread...
Visto che si parla del modello anni '90, come dice bombo, ne so
qualcosa, quindi parlo a ragion di causa, dal mio punto di vista
hacking e politica vanno di pari passo, sono la stessa cosa, anche
se molti si affannano a sostenere il contrario, mentono sapendo
di mentire, e mentono anche a loro stessi...
Il pensiero e la coscienza politica che hanno sempre motivato le
mie azioni credo che ormai sia qualcosa di scontato sia in questa
lista sia ogni soggetto con una divisa e ne vado fiero, quindi
preso atto di questo dico che "non basta"....
C'e' da tener presente elementi come "autodeterminazione" e
"autogestione", anch'essi importanti non tanto per non avere
spazi "istituzionali" o meno, tanto poi sono le cose che si
fanno che fanno la differenza (e scusate il giro di parole)
quanto un discorso di "liberazione", in un hacklab, IMHO, ci
si deve sentire perfettamente liberi in senso stretto del
termine, piu' che liberi direi "libertari" e scusate se cio'
vi sembra poco, e per sentirsi tali gli spazi vanno conquistati,
una volta si diceva "apriamo spazi di liberta'", queste 4 parole
sono ancora valide nel 2008 e lo saranno sempre per chi ha una
"visione" alternativa ed antagonista di questo cazzo di modello
di societa' basata sul capitalismo....
Per questo forse a molti sembra normale fare un'ennesima associazione
per poter avere legittimita', scusate se non ne sento il bisogno, io
amo le cose non istituzionali, anarchiche, caotiche, come virus che
vanno a contaminare, modificare, plasmare, distruggere, mettere in
discussione modelli imposti dal capitalismo, quindi amo le cose dove
non c'e' bisogno che le istituzioni riconoscano per avere una propria
legittimita' politica e pratica, quindi i collettivi, le case occupate,
i centri sociali e tutti gli spazi abbandonati istituzionali e non
che compagni prendono, con notevole sbattimento, e restituiscono
alla societa' ed alla collettivita'...
Molti parlano di "occupazioni" senza mai averne fatta una, senza
mai aver provato l'adrenalina (e l'orgasmo) dell'azione in cui ci
si sente realmente liberi, se lo fate una sola volta questo che vi
piaccia o meno cambiera' la vostra vita... per sempre...
Questo e' quello che ho sempre ritenuto hacking applicato alla
realta', forse per questo e' nato il termine "reality-hacking",
perche' il "metterci le mani dentro" non si limita alla programmazione
oppure all'hardware puro, ma ha anche a che fare con lo stile di vita,
ha anche a che fare con il boicottaggio dell'esselunga per il trattamento
che riserva ai propri dipendenti che non hanno neanche il diritto
fisiologico di andare a pisciare, perche' il capitale non puo' permettere
certe pause... ha a che fare con le morti sul lavoro e con tutto quello
che fa parte comunque della nostra vita anche se spesso, anzi troppo
spesso, ci viene calato dall'alto e dobbiamo subirlo senza neanche
avere il diritto di essere determinanti e determinati....
Per me questo e' "hacking", e questo e' un "hacklab", tutto il
resto e' un semplice e mero smanettare, che per carita' ha una sua
legittimita', ma che e' sterile e fine a se stesso o buono solo per
spararsi le pose e sul sottoscritto non fanno presa, quindi per me
se le prospettive sono quelle elencate posso dare il mio supporto,
la mia dose di sbattimento...