Salvate il giornalista
Condannato a morte
Carta quotidiano giovedì 31 gennaio 2008 ore 17.45
Il quotidiano britannico The Independent, assieme
all’associazione Reporters senza frontiere e all’Assocazione
rivoluzionaria della donne afghane [Rawa], ha
lanciato un appello per salvare la vita a Parwiz Kambakhsh,
un giovane giornalista condannato a morte
per presunta «blasfemia».
Il giornalista è stato arrestato a ottobre del 2007, e
pochi giorni fa il tribunale di Mazar-i-Sharif lo ha
condannato a morte. La sua «colpa» è di aver fotocopiato
per un articolo un brano di un libro che parlava
delle idee di Maometto sulle donne. Secondo l’accusa,
il libro criticava le idee del profeta. Come prova della
sua «colpevolezza» il tribunale, durante il processo a
porte chiuse, ha citato il fatto che a casa sua il reporter
aveva un copia di «Religioni nella storia della
civilizzazione», di Will Durant. Nel suo appello, Rawa
dice che il vero motivo dell’arresto e della sentenza
contro Kambakhsh sono i suoi articoli scritti per il
giornale Jahan-e-Now [Il nuovo mondo] e quelli scritti
da suo fratello Yaqub Ibrahimi, un reporter molto
conosciuto, «coraggioso e onesto che ha denunciato
molti criminali della mafia jehadista afghana ai suoi
lettori», scrivono le donne di Rawa. La sentenza contro
il giornalista, inoltre, dimostra quanto tenue sia la
presa del governo centrale di Hamid Karzai
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso