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From: Lista Campo
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Sent: Friday, January 25, 2008 6:23 PM
Subject: Cuba su Gaza
da Riccardo Di Vito
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Dichiarazione del Ministero degli Esteri di Cuba
Cuba esige dal governo d'Israele il termine immediato del disumano blocco alla Striscia di Gaza
Il Ministero degli Esteri della Repubblica di Cuba ha seguito con estrema preoccupazione la recente intensificazione delle azioni aggressive del governo d'Israele contro la popolazione palestinese, che hanno provocato decine di morti e feriti.
Il Ministero degli Esteri considera inammissibile e criminale l'assedio della Striscia di Gaza e l'interruzione della fornitura di energia elettrica e degli alimenti a un milione e mezzo di civili palestinesi, in flagrante violazione del Diritto Internazionale e degli accordi di Ginevra del 1949.
Il Ministero degli Esteri della Repubblica di Cuba esprime la sua più energica condanna di fronte a queste azioni del governo d'Israele, che hanno l'obiettivo di annichilire e far arrendere per fame e sete il popolo palestinese, includendo bambini, donne, malati e anziani, che soffrono per questa forzata e illegale occupazione del loro territorio e sono oggetto dell'inumano castigo collettivo imposto ancora una volta dalle forze degli occupanti.
Il Ministero degli Esteri della Repubblica di Cuba esige dal governo d'Israele il termine immediato del disumano blocco imposto nella Striscia di Gaza e richiama la comunità internazionale a mobilitarsi per esigere il rispetto dei diritti inalienabili del popolo palestinese, includendo lo stabilimento di uno Stato indipendente e sovrano, con la capitale a Gerusalemme orientatale e la restituzione incondizionata di tutti i territori arabi occupati nel giugno del 1967, come unica via per realizzare una pace giusta e duratura per tutti i popoli della regione.
L'Avana, 23 gennaio del 2008
http://www.granma.cu/italiano/2008/e...iarazione.html
gli USA rispondono..
Gli USA bloccano mozione dell'ONU
su Gaza
Nazioni Unite, 24 gennaio (PL) - Il Consiglio di Sicurezza aspetta di poter rompere oggi il silenzio che mantiene sulla situazione di Gaza per l'opposizione degli Stati Uniti ad una dichiarazione che colpevolizza Israele per la crisi umanitaria nei territori della Striscia.
Dalla conclusione della sessione straordinaria di martedì scorso, per discutere della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, gli Stati Uniti hanno bloccato la mozione dell'alto organismo dell'ONU perchè sfavorevole a Tel Aviv.
Secondo il regolamento, l'approvazione di una dichiarazione del Consiglio di Sicurezza deve contare con il voto unanime dei suoi 15 membri.
Le discussioni sono adesso concetrate su una seconda bozza, meno energica nella condanna ad Israele che, però, conserva la richiesta di sospensione della chiusura dei varchi di frontiera con Gaza.
L'imposizione del blocco, adottato la scorsa settimana dalle autorità di Tel Aviv, è già stata ripudiata nell'Onu, trattandosi di un'inaccettabile punizione collettiva che deteriora la situazione umanitaria della popolazione palestinese nei territori della Striscia.
L'eventuale approvazione della seconda bozza, ieri notte, era ancora in forse, perchè "un paese aveva bisogno di consultare la sua capitale", ha dichiarato alla stampa il presidente di turno del Consiglio, l'ambasciatore libico Giadalla Ettalhi.
Il testo in discussione contiene un appello affinché "tutte le parti cessino gli atti di violenza incluso il lancio di razzi contro il territorio israeliano", frase che non era inclusa nella bozza iniziale presentata dai paesi arabi.
Diplomatici hanno riferito privatamente che gli Stati Uniti insistono per includere nel testo una condanna diretta al Partito della Resistenza Hamas per il lancio di razzi contro il territorio israeliano di Sderot, confinante con Gaza.
Le autorità di Tel Aviv, in ogni modo, non sembrano disposte ad accogliere gli appelli dell'ONU, a giudicare le dichiarazioni del ministro della Difesa, Ehud Barak, che ha annunciato che "le punizioni continueranno e saranno intensificate".
"Se per avere tranquillità a Sderot deve esserci una situazione molto difficile a Gaza, allora la situazione sarà molto difficile a Gaza", ha affermato Barak alla stampa israeliana.
Il Governo israeliano sostiene che il blocco di Gaza, dove quasi un milione di persone dipendono dagli aiuti umanitari, è una risposta al lancio di razzi da parte di militanti di Hamas contro l'insediamento di frontiera di Sderot.
Alti funzionari dell'ONU e la maggioranza dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza giudicano che la punizione collettiva imposta da Israele alla popolazione palestinese di Gaza è "inaccettabile e ingiustificabile".
(Traduzione: Granma Int.)
http://www.granma.cu/italiano/2008/e...ev24/Gaza.html
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