[Incontrotempo] Il corpo del reato - Tenda freccia cammello …

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Tenda freccia cammello 0.1
un evento nomadico promosso da Esc, atelier occupato, Horus Occupato e la casa editrice Derive Approdi


Il corpo del reato
infrazioni – effrazioni del corpo

29-30 novembre 1-2 dicembre ’07


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C’è sempre un pericolo a cui far fronte, un’emergenza che spaventa, un mostro che alberga negli interstizi più minacciosi della nostra società, c’è paura, una paura incontenibile: questa è la lingua dello spettacolo, la lingua politica della «società del controllo». L’immaginario centrato sulla figura del “nemico pubblico” deve dominare la scena, affinché le spire del controllo amministrativo, normativo, poliziesco possano penetrare e possedere il corpo della macchina sociale. Lo spettacolo chiede sicurezza, dispone misure preventive, espelle, deporta.
Su un altro piano, apparentemente di tutt’altra origine, la norma – letteralmente – si fa carne. Un corpo perfetto di fanciulla, geneticamente adeguato alla riproduzione della specie, prende forma nell’immaginario collettivo, criterio trascendentale della sessualità, unità di misura di ogni felicità possibile. La nuova icona dell’eterno femminino si adatta perfettamente al mercato pubblicitario come alla riproposizione della tesi di un “disegno intelligente” della creazione o a politiche di welfare fondate sul primato della famiglia tradizionale.
Nelle politiche globali trovano un’applicazione spietata le prefigurazioni più interessanti del pensiero critico degli ultimi anni. Le culture del garantismo sono ormai all’angolo, inefficaci quanto silenziose, mentre a farsi strada è un’inesorabile spinta verso politiche sicuritarie, dove dissenso, devianza e criminalità si mescolano in un lessico mediatico e penale di inedita aggressività, messo in forma con linguaggi e pratiche diversi da attori tra loro dissimili. La sinistra, più o meno sinistra, compie il suo ultimo atto suicida attraverso l’assunzione diligente della spinta sicuritaria, sfidando e battendo la destra sul suo stesso terreno.
Sull’altro versante, l’opera di ricostruzione di una morale biologicamente fondata determina nuove politiche di controllo sul corpo delle donne, riconfigurando nella maternità i confini tra lecito e illecito; patrocina derive omofobiche; afferma interdetti religiosi sulla vita e sulla morte; si mobilita nella difesa della famiglia come nuovo recinto molecolare del desiderio e delle scelte individuali.
Scenari eterogenei, dimensioni biopolitiche apparentemente lontane, ma un’unica posta in gioco: il controllo che si esercita sui corpi, sulla autodeterminazione, sulla mobilità della forza lavoro, sugli elementi incomprimibili di rischio che abitano le metropoli postfordiste.
Il costituirsi, maledettamente materiale, della deleuziana «società del controllo» apre dunque un’epoca nuova, che rende inservibili le bussole del passato e segnala l’urgenza di nuove categorie, di un pensiero critico all’altezza del presente. La mappa deve essere riscritta, le connessioni e i rimandi ricostruiti.
L’evento che presentiamo è il tentativo di provocare un cortocircuito tra esperienze culturali che, nella mutazione politica e sociale che stiamo vivendo, tentano di cogliere linee di sottrazione, liberazione e ribaltamento.
Il romanzo e il cinema noir, dai tempi di Chandler e Dashiell Hammett, hanno prodotto uno sguardo obliquo che infrange la norma e l’ordine stabilito, condizione di un’anatomia politica delle passioni umane, delle istituzioni, dei rapporti sociali. L’ambiguo confine che separa e contemporaneamente lega la Legge al Crimine; l’abiezione criminale come “natura umana” ma socialmente istituita; la porta stretta di una scelta libera effettiva solo mediante la violazione della Legge. Non c’è già, dentro i luoghi letterari del noir, una denuncia anticipata della società sicuritaria?
L’altro lato della questione, il corpo sessuato e la sua natura ab-norme. Qui il corpo del reato è, immediatamente, il reato dei corpi fuori norma. Corpi in transizione che eccedono i confini tra i generi, luogo critico a partire da cui, attraverso la sua effrazione, diviene visibile la natura socialmente e culturalmente determinata della norma eterosessuale e della demarcazione tra sessi. Corpi che agiscono una sessualità liberata, si riappropriano di desideri, sovvertono immaginari.
Infine, la pienezza della parola poetica, veloce e irriducibilmente sovversiva. La sfida del presente non è solo pensare adeguatamente le forme del controllo, ma anche pensare in modo non riduttivo l’esperienza della libertà, che nulla ha che fare con il gergo liberale che colonizza la discussione politica, ma che viene resa possibile in primo luogo da un gesto di rottura, di rifiuto, di discontinuità. Il corpo o la voce di questi gesti, di questa «micropolitica», sono quanto cominciare a mettere in comune, lungo i bordi di un avvenire aperto al possibile.

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PROGRAMMA

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in-frazioni
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La scena della società del controllo, dal romanzo alla realtà. Ricognizione tra letture, immagini, concetti che provano a tener conto della mutazione normativa, sociale e politica degli ultimi vent’anni.

presso Esc, atelier occupato – via dei Reti 15


:: 29 novembre

h 17

Noir e politiche securitarie

Tavola rotonda e reading con:

Serge Quadruppani
Luigi Bernardi
Franco Limardi
Girolamo De Michele

Pausa aperitivo

Roberto Silvestri presenta:

Il cinema e il noir

Montaggio e vjing con films noir – [[[ Il grande sonno di Howard Hawks (1946); Il falcone maltese di John Houston (1941); La fiamma del peccato di Billy Wilder (1944); Vertigine di Otto Preminger (1944); La Fuga di Delmer Daves (1947); L'infernale Quinlan di Orson Welles (1958); Quarto Potere di Orson Welles (1941); Il terzo uomo di Carol Reed (1949); M il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang (1931); Angoscia di George Cukor (1944); L'ombra del dubbio di Alfred Hitchcock (1943); Lo straniero di Orson Welles (1946); Nemico pubblico di William Wellman (1931); Ombre malesi di William Wyler (1941) ]]]


Sonorizzazione jazz a cura di:
Sorrentino/Diodati/Ponticelli/Baron/Bigoni


:: 30 novembre

h 17

Dispositivo sicurezza e società del controllo

ne discutono:

Salvatore Palidda
Emilio Quadrelli
Tamar Pitch
Laurent Bonelli
Stefano Anastasia

A seguire:

Esc e il corpo del reato
festa per i tre anni di occupazione

DJ Br1 (breakbeat)
DJ Peedoo (Mantra Vibes)


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ef-frazioni
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Dal controllo all’eccedenza. Sessualità e poesia, corpo e parola, pratiche e figure della libertà oltre la norma, contro le restrizioni securitarie, in aperto e radicale dissenso con l’ordine del discorso.

presso Horus Occupato – piazza Sempione 21



:: 1 dicembre

h 19

Cum2Cut
direttamente da Berlino, l’anteprima italiana della II edizione dell’Indie-Porn-Short-Movies Festival.
Presentazione di Gaia Novati.

h 23.30-05.00


No frame queer party

dj/vj set di
[electro/punk/dark/techno/house]


LUSKY DJ/S/HE (from Pornflakes Queer Crew)/Lip&Gloss (from Electric Lipstick) + PacOnAzim (video’n’visual_from Amigdala)/EvacontroEva/Riot generation video/StRobot (from La Roboterie)


Obsolescenza del genere
quadro vivente di Mistress Kyrahm e Julius Kaiser: il corpo nudo e l'io, la maschera e lo stereotipo

CORPUSdelicti, installazione fotografica di Aurore Delpau


:: 2 dicembre

h 18

Nanni Balestrini e Sergio Bianchi leggono

Gli invisibili

accompagnamento musicale di Gianluca Ruggeri

h 19

Elena Vanni (Associazione Narramondo) legge

La ballata della signorina Richmond

A seguire aperitivo


h 21

Lello Voce presenta

Horus poetry slam
per la prima volta in uno spazio occupato la sfida dei poeti romani


Info: tendafrecciacammello@???
347/8915605; 3472594698

consulta anche: www.escatelier.net; horusoccupato.noblogs.org; www.deriveapprodi.org


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