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Aihe: [RSF] REPORT RIUNIONE NAZIONALE RIFIUTI SVOLTASI AD ACERRA IL 14 OTTOBRE 07

REPORT RIUNIONE NAZIONALE RIFIUTI SVOLTASI AD ACERRA IL 14 OTTOBRE 07

Domenica 14 Ottobre 07 ad Acerra, all’indomani della manifestazione
nazionale contro l’incenerimento dei rifiuti per la difesa della salute,
dell’ambiente e dei beni comuni, che ha visto in piazza ad Acerra oltre
5000 persone, con delegazioni di comitati e lotte provenienti da ogni
parte d’Italia, si è svolta una riunione nazionale in tema di gestione
dei rifiuti.
Obiettivo dell’incontro, a cui hanno partecipato la Rete dei Comitati
campani x la salute e l’ambiente, realtà toscane, calabresi, pugliesi ed
esponenti della rete Nazionale Rifiuti Zero, era quello di fare il punto
sulle varie battaglie in piedi e sul come rilanciare l’iniziativa contro
l’incenerimento a livello nazionale. E’ infatti consapevolezza comune
che l’incenerimento non è una scelta isolata, ma rappresenta una
strategia dannosa, inquinante ed antieconomica, voluta e finanziata dal
Governo, scavalcando il volere delle comunità locali, a solo vantaggio
di imprese e multinazionali (FIBE, ERA, VEOLIA, CALTAGIRONE, GORI…) che
sono dentro il grande businnes dei CIP 6 e certificati verdi. E’ proprio
grazie all’equiparazione, definita illegittima dalla stessa comunità
europea, dell’energia prodotta con termovalorizzatori a fonte energetica
pulita ed ecocompatibile, che centinaia di milioni di euro, presi dal 7
% della nostra bolletta elettrica, finiscono nelle tasche di questi
grandi gruppi per i quali diventa naturalmente conveniente costruire e
gestire queste moderne macchine di morte, penalizzando di fatto una via
alternativa e non inquinante nella gestione dei rifiuti.
Basti pensare, del resto, all’assurdo attacco di Bersani ai medici
dell’Emilia Romagna che, sulla base degli ultimi studi scientifici,
affermano l’esistenza di una pericolosa correlazione tra la presenza di
inceneritori e l’insorgere nei territori circostanti di particolari
patologie mortali, per comprendere come, dietro la costruzione di nuovi
17 inceneritori, esista una lobby protetta dai poteri forti che, dal
centro sinistra al centrodestra, ha come unico scopo quello di
incrementare i profitti a scapito dell’ambiente e della salute di tutti
noi. La stessa sinistra radicale che, a parole, si mostra sensibile alle
questioni ambientali, è di fatto complice di questa lobby come dimostra
il via libera di Pecorraro Scanio agli inceneritori siciliani e la
proposta del piano rifiuti presentato da Rif. Com. in Campania che, pur
criticando la logica dell’incenerimento, avalla la costruzione
dell’inceneritore di Acerra.

In questo senso le realtà che si sono incontrate Domenica 14 ad Acerra
ritengono essenziale rilanciare la battaglia sul piano nazionale ed
europeo e fanno appello a tutti gli altri comitati, comunità che
resistono ed alla Rete Nazionale “Rifiuti Zero” affinché le proposte che
seguono vengano socializzate e condivise:

1.    Di esprimere la piena solidariètà ai presidi ed ai comitati di
Montale e Grottaglie, impegnati rispettivamente contro inceneritore e
megadiscarica, ed al resto dei comitati in lotta in tutta Italia


2.    Di costruire un presidio con conferenza stampa sotto il parlamento
italiano, capace di coinvolgere i media nazionali ed europei, per la
prima metà di Novembre, perché venga definitivamente abolito il
finanziamento pubblico agli inceneritori attraverso l’uso di CIP 6,
Certificati Verdi e qualsiasi altra forma di incentivi.


3.    Di avviare la campagna per l’autoriduzione e/o il rimborso della
bolletta energetica relativamente alla parte che va a finanziare gli
inceneritori in seguito all’ulteriore approfondimento del gruppo di
giuristi che si svolgerà a Fano il 20 Ottobre


4.    Di partecipare in maniera convinta, indipendentemente dalle forme di
lotta che in ogni realtà si possono mettere in campo, alla giornata
mondiale contro l’incenerimento convocata da GAIA (Global Alliance
Incinerator Alternatives) per il prossimo 28 Novembre.


5.    Di assumere l’iniziativa per la difesa della salute, dell’ambiente e
dei beni comuni che si terrà a Roma il 1 Dicembre come un momento di
lotta e collegamento con le altre battaglie in corso.


6.    Di contribuire all’estensione ed al rafforzamento della Rete Rifiuti
Zero, della sua orizzontalità decisionale ed operativa, come della
capacità di conflitto e produzione di saperi alternativi


7.    Di fare propria la manifestazione contro l’ampliamento
dell’inceneritore di Gioa Tauro il prossimo 22 Dicembre



8.    Di essere parte del “patto di mutuo soccorso” stabilitosi dal basso
tra le resistenze territoriali contro la devastazione di salute,
ambiente, territori e beni comuni, e di contribuire affinché il patto
stesso, rafforzando la reciproca solidarietà, abbia la capacità di porsi
sul piano più generale della critica al modello di sviluppo.



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