[NuovoLab] Assistenza spirituale (cattolica) all'interno del…

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Assistenza spirituale (cattolica) all'interno delle Forze Armate


Preso da una "fervente" curiosità ho cercato di chiarirmi le idee su quella che
considero una figura inutile all’interno delle Forze Armate. Oltre alle forze
armate stesse, ovviamente, mi riferisco alla figura dei "cappellani militari"!
Chi sono costoro? Da chi dipendono? Dipendono al Vaticano come ogni prete?
Perche elargiscono benedizioni dalla banchina del porto da cui parte la piu’
minuscola delle corvette?

Quindi, da profano, ho cominciato a sfogliare il testo della legge n. 512 (1°
giugno 1961) che regolamenta "Statuto Giuridico, avanzamento e trattamento
economico del personale dell'assistenza spirituale alle Forze Armate dello
Stato". In particolare mi ha colpito l’Art. 1 di questa legge perche ho letto
che:

"Il servizio dell'assistenza spirituale alle Forze armate dello Stato, istituito
per integrare, secondo i principi della religione cattolica, la formazione
spirituale delle Forze Armate stesse, è disimpegnato da sacerdoti cattolici in
qualità di cappellani militari" (Art.1 - Titolo I - Stato giuridico – Parte I
sulle "Disposizioni Preliminari").

Quindi è già un'assistenza spirituale basata sui solo "principi della religione
cattolica"!

Andando avanti a sfogliare la medesima legge sono riuscito a rispondere anche ad
un altro quesito che mi ero posto, e cioè: Chi paga questi cappellani militari
con facoltà di benedire la più fornita delle portaerei, o le sue bombette
varie, all’andata e casse-da-morto-color-tricolore al ritorno?

Ho trovato risposta a questo (legittimo?) quesito nell'articolo 90 della stesa
legge. Quindi quoto la parte interessata all'onere:

"L'onere per il trattamento economico di attività e di quiescenza all'Ordinario
militare, al Vicario generale e agli ispettori, è a carico dell'Amministrazione
della difesa; per i cappellani militari, l'onere per il trattamento economico di
attività è a carico dell'Amministrazione presso cui gli stessi cappellani sono
impiegati, quello di quiescenza è a carico dell'Amministrazione della difesa."
(Titolo III – Parte I sulle "Disposizioni Generali")

Concludendo, se ho capito bene, l'assistente spirituale (tutto l'ordinario
militare) che lavora, "secondo i principi [esclusivisti N.d.A.] della religione
cattolica", presso le Forze armate dello Stato è a spese dell'Amministrazione
della Difesa dello Stato stesso.

Quest'ultimo Stato però riconosce la libertà religiosa e l’indipendenza tra
chiesa cattolica e la costituzione. In particolare, mi riferisco alla
Costituzione della Repubblica Italiana dove recita: "Lo Stato e la Chiesa
cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" (Art.7)

Non è una contraddizione (giuridica?) che uno stato costituzionalmente riconosca
la piu’ che legittima "indipendenza e sovranità" nei confronti della chiesa
cattolica e poi, allo stesso tempo, lo Stato (per mezzo della Difesa) deve
mantene ("l’onere"!) di una sola confessione religiosa all’interno delle
proprie Forze armate?

Da non credente (forse, da piccino, mi sono fatto abbindolare solo dalle mitiche
scimmie di mare!) mi chiedo... cosa si potrà mai fare per riuscire a non pagare
più neanche un cappellano militare? Ci sarà una strada?
Nella finanziaria questo "onere" compare? A quanto ammonta?

Cordialmente,
Edoardo Magnone