"IMPEDISCI IL G8 ALLA MADDALENA"
Alessandra Fava Genova
No al G8 alla Maddalena nel 2009 per un no al G8 in generale: sono i punti
cardine dell'incontro, domenica a Genova, tra i rappresentanti di varie
associazioni, all'Arci ai Sin-Cobas, dal Contratto per l'acqua ad Attac, i
pacifisti genovesi della Rete contro il G8 e Rifondazione comunista. Con
l'assenza dei Cobas e dei centri sociali che avrebbero invece voluto un
documento di convocazione più critico nei confronti del governo in carica.
A conclusione delle giornate a ricordo del G8 genovese del 2001, l'assemblea
informale, che raccoglie solo in parte quello che era il Genoa social forum
2001 (più di 800 associazioni italiane e straniere), ha avanzato alcune
proposte: costringere il governo a fare retromarcia sul G8 alla Maddalena o
altrove in Italia oppure, estrema ra-tio, darsi da fare per organizzare la
protesta nel caso alla fine si faccia. Ma alla fine si è preferito non scrivere
nessun documento, in modo da poter prima interpellare le realtà territoriali.
«Nessuno si aspettava che in una regione col record di servitù militari si
potesse propone un G8 - ha detto il presidente sardo del-l'Arci, Franco Uda -
Così da diversi punti di vista (pacifista, ambientalista e indipendentista)
abbiamo detto un no deciso. Ma l'apparato istituzionale è entusiasta e benedice
l'arrivo di fondi, tanto più che alla Maddalena dopo il G8 arriverà l'America's
Cup». Finirà, ha detto Uda, che i fondi del G8 verranno sbandierati come
risarcimento per la mancata bonifica delle basi Usa (stabilita in un accordo
segreto del 72). Così l'ex senatore Francesco Martone ha suggerito di capire
che accordi ci sono tra il presidente della Regione Sardegna Renato Soru e
alcuni parlamentari.
Una campagna contro il G8 tout court è l'idea proposta da tanti, da Paola
Manduca della Marcia mondiale per le donne all'ex portavoce del Genoa social
forum Vittorio Agnoletto, da Marco Bersani di Attac al segretario lombardo di
Rifondazione Alfio Nicotra che ha proposto anche di «raccogliere milioni di
firme per dire che il G8 è un'impostazione medievale per governare il pianeta».
Luciano Muhlbauer, consigliere regionale della Lombardia di Rifondazione e
segretario nazionale SinCobas, cerca di stringere proponendo «un incontro in
Sardegna entro il prossimo autunno», ma l'ala più catto-moderata non ci sta a
decidere subito: «Se si parla di illegittimità del G8 bisogna tener presenti
anche il G20, G77, il G4 con l'entrata in scena di India e Cina», dice Alberto
Zoratti della Rete Lilliput. E lancia l'idea di una piattaforma tra tenitori
mentre il Wwf propone di andare alla marcia Perugia-Assisi.
Intanto c'è chi pensa a una campagna la prossima estate sulle co-ste e
nell'interno della Sardegna, altri a lanciare il tema Maddalena il 26 gennaio
alla Giornata mondiale di mobilitazione al posto del Forum sociale e nel 2009
al Forum mondiale di Belem in Brasile. In assenza dell'ala a sinistra del
movimento, comunque la questione governo resta imprescindibile: «Ri-schiamo di
avere un G8 predisposto dal centrosinistra e gestito dal centrodestra,
esattamente come Genova», dice Agnoletto. Sinistra critica genovese (Aurelio
Macciò) rincara: «Dobbiamo avere una controparte nel governo in carica per dire
che il paese esca da questa istituzione illegale».
A fronte di un solo sardo presente, man mano si fa avanti la necessità
evidente di allargare la base («non bastano Arci o Cobas a rappresentare tutti,
oggi ci sono le realtà territoriali», dice Bolini dell'Arci) . Così alla fine
l'idea è di non firmare nessun documento e rimandare semmai a un incontro
nazionale o internazionale da tenersi al più presto.
fonte il manifesto del 24/07/2007
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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso