Ricevo notizia e, vista la gravita`, rigiro articolo uscito sull`Unita` + il
testo di interpellanza urgente sull`argomento.
Edoardo Magnone
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L`Unita`
Un «fascista» all'Istituto per la Resistenza di Verona
Massimo Franchi
Tre mesi di carcere per istigazione all'odio razziale, leader degli skinhead,
dirigente della Fiamma Tricolore, membro del gruppo musicale "Gesta bellica",
che come pezzi culto ha canzoni dedicate a Erik Priebke ("Il capitano") e a
Rudolph Hess ("Vittima della democrazia"). Quale curriculum migliore per far
parte dell'Istituto per la resistenza di Verona? La splendida idea di nominare
il 35enne Andrea Miglioranzi («Fascista? Per me è un termine molto caro») come
rappresentate del Comune all'ente fondato nel 1998 che ha tra i compiti quello
di «raccogliere testimonianze di partigiani» è venuta alla maggioranza del
consiglio comunale. Ancora elettrizzati dalla fresca nomina dopo l'elezione a
sindaco dell'astro nascente della Lega Flavio Tosi (quello che come prima cosa
ha cacciato gli «zingari» dalla città), i consiglieri della destra si sono
sentiti di osare. Dovevano nominare due persone.
La prima è stata Lucia Canetti di Alleanza Nazionale. E già ci sarebbe di che
discutere. Ma per secondo hanno scelto lui, «il camerata Miglioranzi». Uno che
era già conosciuto nel mondo del "white power rock", ma è diventato ancora più
famoso per essere il primo in Italia a finire in carcere per la legge Mancino
sull'istigazione all'odio razziale. Nel 1996: tre componenti del gruppo (oltre
a Miglioranzi, c'è il leader Alessandro Castorina, ora segretario provinciale
della Fiamma Tricolore) organizzano un'aggressione nei confronti di uno "sharp"
(skinheads di sinistra), reo di essere l'ispiratore di alcune iniziative
musicali multietniche. Le minacce sono chiare: «A Verona queste cose non le
vogliamo, se ci provi ancora sei morto». I picchiatori sono di Napoli, i
mandanti si limitano ad osservare il pestaggio. Con entusiasmo. La Digos li
arresta e, grazie all'applicazione della legge Mancino, scontano in carcere
quasi tre mesi.
Qualcuno a Verona, città medaglia d'oro per la Resistenza, si è opposto. Oltre
allo scultore e sopravvissuto ai campi di concentramento Vittore Bocchetta
(«Qui è peggio del periodo di Hitler, a Verona manca totalmente la memoria
storica»), è la senatrice di Rifondazione Tiziana Valpiana a organizzare la
protesta. «Io sono anche componente del direttivo dell'Istituto e posso
promettere che Miglioranzi non varcherà mai la soglia della nostra sede. Mi
impegno in nome dei miei parenti morti a Mathausen. La sua nomina è in spregio
alla resistenza e già lunedì chiederò a Oscar Luigi Scalfaro, come presidente
degli enti di ricerca sulla resistenza, di chiedere l'annullamento della
nomina». La senatrice Valpiana, poi, dietro Miglioranzi vede la mano di Tosi.
«Sono sicura che l'idea è sua. Il nuovo sindaco vuole mostrarsi come uomo
forte, come nuovo Gentilini (l'ex sindaco di Treviso, ndr) e per farlo arriva a
provocazioni come quella di nominare un fascista pregiudicato a custode della
memoria dei partigiani».
E difatti il neo sindaco di Verona (accomunato a Miglioranzi per una condanna,
ancora non definitiva, per lo stesso reato) non si nasconde. «Le nomine sono
del Consiglio comunale, ma li avrei votati anch'io se fossi stato presente. I
due consiglieri nominati sono sicuramente persone preparate, con idee politiche
magari diverse. Ma sono convinto che possano portare un confronto positivo
all'interno dell'Istituto, non per riscrivere la storia o per fare del
revisionismo, ma per approfondire alcuni aspetti sui quali fino ad ora c'è
stata minore sensibilità». Oltre a Tosi, a Miglioranzi è stata espressa
solidarietà dal presidente veronese di An Massimo Giorgetti. «In democrazia
funziona così, non capisco lo sconcerto. E poi mi pare che il dopoguerra sia
finito da un pezzo», ha commentato stupito al "Corriere di Verona".
Insomma, Miglioranzi (e Canetti di An) potranno dimostrare che i partigiani
stavano dalla parte sbagliata e che i giusti stavano vicino Verona, nella
Repubblica Sociale di Salò. Miglioranzi potrà farlo canticchiando le canzoni
del suo gruppo. Come "Feccia Rossa": "feccia rossa/nemica della civiltà/ bestia
senza umanità/ la celtica croce vincerà". Oppure "8 settembre '43": "una data
senza perché/ è giunta l'ora della viltà/ un altro marchio di infamità/ Ma io
sono camicia nera/ nel mio cuore una fede sincera".
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=67627
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VERONA CONVEGNO
SABATO 4 MARZO 2006
Convegno : Comunita' di popolo e globalizzazione
Ore 16:00 presso la sala "Erminio Lucchi" piazzale Olimpia n.3 (di fronte alla
tribuna ovest dello stadio Marcantonio Bentegodi)
- Introduzione a cura di ANDREA MIGLIORANZI (Associazione culturale
VFS),Giuseppe Trimeloni(Alternativa Antagonista)
Interverra':
PAOLO SIGNORELLI
in
http://www.venetofronteskinheads.org/news/13.htm
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Allegato B
Seduta n. 872 del 7/3/2001
Pag. 36713
...
INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere -
premesso che:
con lettera ufficiale (protocollo n. 59 del 15 febbraio 2001), il presidente
della regione Veneto, Giancarlo Galan, ha comunicato al signor Miglioranzi
Andrea, uno dei leader del famigerato Veneto Fronte Skinheads, il
riconoscimento del patrocinio ufficiale della regione Veneto per la sua
iniziativa finalizzata alla formazione di un Osservatorio sulla giustizia;
il signor Miglioranzi è attualmente imputato per violazione della cosiddetta
legge Mancino (decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con
modificazioni dalla legge 25 giugno 1993, n. 205) per istigazione all'odio
razziale;
la suddetta iniziativa, volta alla eliminazione dalla legislazione italiana
delle leggi Scelba e Mancino contro il razzismo e nazismo, ha visto il
coinvolgimento di esponenti di Forza Nuova e di partiti della Casa delle
Libertà e risulta essere improntata alla delegittimazione dell'azione
preventiva e repressiva delle forze dell'ordine e della magistratura;
negli ultimi anni, le regioni del nord est italiano sono state teatro di episodi
di cronaca e di manifestazioni di violenza a sfondo politico-razziale di cui si
sono resi responsabili naziskin di lingua italiana, riconducibili a gruppi che
hanno chiari collegamenti con il Fronte Veneto Skinheads e con Forza Nuova;
recentemente, il 24 febbraio 2001, Forza Nuova ha tenuto una manifestazione
nella città di Trieste insieme ai neonazisti tedeschi dell'Npd contro la legge
approvata dal Parlamento italiano per la tutela della minoranza slovena -:
quali le valutazioni del Governo con riferimento ai fatti sopra esposti e quali
iniziative intenda assumere al fine di impedire che un'alta istituzione
pubblica, quale una regione, possa offrire - quand'anche indirettamente -
sostegno a gruppi eversivi che seminano l'odio razziale, in spregio della
legislazione di civiltà che l'Italia si è data e ad iniziative tendenti a
delegittimare l'azione delle istituzioni preposte al rispetto di tale
legislazione.
(2-02945)
«Mussi, Bonito, Schmid, Ruzzante, Soda, Peruzza, Manzato, Olivieri, Ruffino, Di
Bisceglie, Buglio, Debiasio Calimani, Basso».