[RSF] Dossier e petizione contro accordo USA/Italia per nuov…

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Aihe: [RSF] Dossier e petizione contro accordo USA/Italia per nuovo "scudo antimissilistico" sui nostri territori






Information Guerrilla invita a sostenere la campagna della Rete
nazionale Disarmiamoli! contro l'accordo USA/Italia che
prevede un nuovo "scudo antimissilistico" sui nostri territori:

Firma la petizione popolare
Diffondi il dossier di Manlio Dinucci
Il comunicato della Rete nazionale
Disarmiamoli! La sospensione del trattato CFE per la
riduzione degli armamenti convenzionali da parte della Russia è un segnale molto
preoccupante. Dopo mesi di false trattative, nelle quali il cowboy d'oltre
Oceano ha imposto una classica visione dei rapporti diplomatici intrisa del
peggior colonialismo, la risposta del governo russo viene dipinta dai mass media
occidentali come provocazione, sfida, scelta arrogante e simili.
Leggendo le cifre e i rapporti di forza sul campo, si scopre
però che la Russia di oggi non ha neppure la quantità di armi convenzionali
permessa da quegli accordi che oggi sospende. Senza spendere una parola in
difesa di un sanguinario "capitano d'industria" qual è Vladimir Putin, appare
evidente lo scopo dell'attuale campagna stampa.
Il nuovo clima da "guerra fredda" è determinato oggi
dall'arroganza dell'amministrazione statunitense e NATO, impegnate in una
offensiva politico militare di vasta scala, di cui il cosiddetto "scudo
antimissilistico" è solo la punta avvelenata di un iceberg di guerra.
I missili in Polonia, il radar nella repubblica ceca, il
coinvolgimento diretto dell'Italia nel progetto con la ratifica di un trattato
semiclandestino da parte del governo Prodi, sono parte integrante di una
strategia aggressiva che segna profondamente l'Europa centro
meridionale.
Il sostegno occidentale all''indipendenza del Kosovo (fuori e
contro gli accordi di Kumanovo che formalizzarono lo sgretolamento della
Jugoslavia dopo i bombardamenti "umanitari" nel 1999), le nuove basi USA/NATO in
Romania, Bulgaria, Albania, Italia (Vicenza), i quotidiani massacri in
Afghanistan ad opera della "nuova" NATO uscita dal vertice di Washington del 24
aprile 1999, l'inserimento diretto di Israele nel sistema bellico Atlantico,
sono i dati più evidenti dell'atttuale modello economico occidentale, nascosto
sotto il manto ideologico della cosiddetta "guerra infinita": il
WARFARE.
L'Europa condivide ed affianca attivamente queste politiche di
guerra. L'Italia di Prodi si è subito adeguata, a partire dall'incremento
astronomico della spesa militare contenuto nella legge finanziaria.
Il movimento contro la guerra ha preso coscienza di questo
scenario, iniziando un cammino di resistenza attiva a politiche belliciste
bypartisan.
La lotta delle popolazioni vicentine è la punta di diamante di
una ripresa complessiva della mobilitazione, come dimostrato con la grande
manifestazione del 9 giugno a Roma.
Di fronte all'escalation in atto, gli strumenti di resistenza a
queste politiche dovranno essere molteplici, permettendo al movimento di
dispiegarsi sui territori con iniziative, campagne, mobilitazioni di vario tipo,
legittimandolo agli occhi di una opinione pubblica quotidianamente bombardata
dalle deformazioni di un altro potente strumento di guerra: il sistema
massmediatico. Non sfugge a nessuno il silenzio tombale degli organi di stampa
nazionali sul coinvolgimento diretto dell'Italia nel nuovo progetto
bellico  statunitense, grazie alla firma di un misterioso accordo quadro
USA / Italia da parte del governo Prodi.
La petizione popolare contro lo scudo
antimissilistico si conferma come una importante campagna di massa, proposta da
alcuni mesi al movimento in previsione degli attuali sviluppi del confronto Est
Ovest.
Il dossier che accompagna la raccolta
delle firme contro lo scudo è un formidabile strumento di controinformazione ed
attivizzazione sui territori, che può rafforzare ed accompagnare le
mobilitazioni contro la base al Dal Molin.
Sollecitiamo tutte le realtà di movimento, i singoli militanti
nowar a usare questo strumento, scaricando i moduli dal sito di disarmiamoli ed usandoli nei banchetti e nelle mobilitazioni dei prossimi
mesi.
La Rete nazionale Disarmiamoli!http://www.disarmiamoli.org  - info@???