jilt ha scritto:
>>
>>
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>>>Fosse per me inviterei un ispettore della SIAE (il più bastardo in
>>>circolazione) e aprirei un confronto diretto, norme alla mano, su ciò
>>>che si può fare e ciò che non si può fare con le opere libere: quello
>>>sì
>>>che sarebbe un dibattito imperdibile da consegnare alla storia. :-)
>>>
>>>
>>>
>
>Adesso vuoi organizzare una lapidazione?
>
>Secondo me la DISTANZA aiuterebbe non poco qualsiasi agente SIAE a
>CAPIRE MEGLIO di cosa stiamo parlando, senza il rischio che la
>situazione collassi al grido di: "Ma ridacci i nostri soldi DISGRAZIATO"
>
>(stavolta ho messo le virgole)
>
>
Di seminari sulle libere utilizzzioni, sulle licenze libere et similia,
in assenza di ispettori siae,
ne sono stai fatti tanti e non mi pare che la distanza abbia giovato.
Quindi un confronto diretto sarebbe auspicabile.
Ma se mi dici che all'hackmeeting potrebbe non esserci un confronto
civile (e non a causa del signore in questione), allora cambia tutto. :-(
E' però, secondo me, un grande limite quello di non poter invitare "il
nemico" (e nelle istituzioni ce ne sono tanti)
per problemi di "ordine pubblico".
I confronti, quando sono costruttivi, sono molto utili (direi
indispensabili quando non ci sono mai stati), non solo per uscire
dall'"autoreferenzialità"
ma anche e soprattutto per fare capire a chi li segue (anche in
"differita") dove sta la verità.
C'è bisogno di esempi, di azione diretta, non solo di teoria.