[Incontrotempo] Da Rostock a Roma

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Autor: emivic\@libero\.it
Data:  
A: pop
CC: incontrotempo, precog
Assumpte: [Incontrotempo] Da Rostock a Roma
Da Rostock a Roma cresce la rabbia > Push Bush Out!

Il 9 giugno il presidente degli Stati Uniti George W. Bush sarà a Roma per incontrare il governo italiano e Benedetto XVI. Quel giorno i movimenti saranno in piazza e attraverseranno il centro della città senza accettare divieti o zone rosse, per fare sentire con forza la propria INDIGNAZIONE. Ci riprenderemo le strade di una città militarizzata, una città che saprà esprimere una resistenza diffusa alla visita di questo criminale di guerra. Vogliono diffondere un clima di paura, per proteggere chi bombarda e uccide migliaia di innocenti. Ma Roma non avrà paura.

Bush è il simbolo della guerra globale permanente, politica di dominio degli interessi di pochi contro l’umanità. Sabato in piazza contesteremo la politica di Bush e quella del governo Prodi, che invia le truppe in Afghanistan, aumenta le spese militari e taglia la spesa sociale: un bel governo amico!
Non è nostro amico chi come Bush o Prodi, il governo di centrosinistra o di centrodestra, sostiene la guerra, privatizza i beni comuni, produce precarietà, progetta devastazioni ambientali sulla testa delle comunità locali, come la base Usa a Vicenza o come la Tav in Val di Susa.

Sabato 9 dovrà essere garantita la libertà di manifestare. Trenitalia e governo vogliono impedire a migliaia di persone di raggiungere Roma. Sappiano che non lo accetteremo e che ci mobiliteremo affinché sia permesso a tutti di arrivare nella capitale con treni a «tariffe precarie».
Bush arriva a Roma alla fine del G8 di Heiligendamm. Anche lì, in una città assediata dalle forze dell’ordine, migliaia di persone hanno manifestato in questi giorni contro guerra e liberismo, contro la distruzione dell’ambiente e lo sfruttamento dei migranti, per il diritto alla terra, per la libertà di movimento e per i diritti di cittadinanza. Non solo siamo vicini a queste migliaia di uomini e donne, ma ci sentiamo parte di un movimento unitario europeo che resiste a tutte le zone rosse continentali, da Rostock a Roma, da Vicenza alla Val di Susa, da Serre ad Aprilia.

Durante la sua visita Bush incontrerà anche Benedetto XVI, per proseguire nell’attacco alle libertà civili, a partire dal diritto all’aborto, per estendere le politiche di controllo sui corpi delle donne e per imporre modelli oscurantisti sulla vita delle persone.
Contro l’offensiva integralista, familista e bigotta nei confronti di lesbiche, gay e trans da parte della Chiesa e della destra, moderata o dichiaratamente fascista che sia, ma anche di quelle componenti del governo complici dell’integralismo cattolico, il 16 giugno sosterremo il Roma Pride. Un’occasione importante per ribadire pubblicamente che la nostra unica legge è il desiderio.

Appuntamento sabato 9, ore 15, piazza della Repubblica.
Block G8_Smash Bush!

                              Horus_Occupato
                         ::sinapsi metropolitane::



«La felicità non si paga si strappa!»




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