Io ero davanti è sono stato tra i primi ad aiutare chi era caduto,
mentre molti se ne sono andati via incazzandosi anche se uno/a gli
diceva di fermarsi (proprio come fanno quelli con le macchine) visto
che stavamo sul raccordo era importantissimo rimanere tutti insieme
(fare appunto massa critica) ed andare ad un passo alle possibilità di
tutti/e. Quando abbiamo vista la bici di chi era caduto (una graziella
con il tubo di sterzo rotto, ci simao resi conto che qulcuno sarebbe
rimasto a piedi. In 4/5 siamo stati ad aspettarlo, a chi era caduto (e
non si reggeva INpiedi abbiamo dato una bici, qualcuno si è fatto il
sottopassaggio a piedi di corsa (io lo affiancavo) dietro una ragazza
veniva speronata da una macchina perchè rimasta sola, ho cercato di
aiutarla e siamo riusciti ad uscire da sotto passaggio, subito dopo
un'altra entrata sul raccordo, c'erano altre persone con un po' di
altruismo che avevavno capito la situazione e si erano fermati,
abbiamo fermato un'ambulanza per il ragazzo che era caduto ed aveva
battuto la testa... alla fine molta amarezza e il pensiero che siamo
stati/e poco massa e poco critici. Pensando a quanto avvenuto la
sotto, penso che una situazione del genere si possa creare anche sulla
tangenziale, se uno rimane a piedi la sopra e gli altri/e se ne vanno
(gridando pure di togliersi di mezzo) che rimane li è spacciato.
Molto amaramente non credo partecipero' piu a cose del genere, visto
poi come vanno le cose...
On 5/27/07, viviciclica <vivyciclica@???> wrote:
> difficile scrivere qualcosa di senso compiuto oggi.
>
> 3000 cose in testa, non tutte positive, non troppo negative, stanchezza, voi
> che siete al mare e questo tempo un po' così sopra sto cielo colleverdiano.
> eravamo tantissimi, siamo sempre di più , e questo naturalmente ( proprio di
> natura ) comporta un'ingestibilistà del serpentone, questa sensazione di
> forza, quasi invincibilità che accompagna ogni anno , da 4 anni a questa
> parte, il nostro riprenderci le strade.
>
> ma eravamo tantissimi e siamo stati bravissimi.
> credo.
> per certi versi.
> mi ci ha fatto pensare il biondino in maglietta scheletrica ( non mi ricordo
> mai come ti chiami, perdonami! ): quest'anno è andata molto meglio.
> credo siano diminuiti tantissimo gli episodi di attriti forti, che cmq ci
> sono stati, ed è sempre difficile ridurli allo zero.
> c'è sempre qualcuno che vuole bloccare a forza qualcun altro in car che
> vuole a forza passare.
> c'è sempre qualcuno che deve andare a lavorare, anche al sabato pomeriggio,
> sempre qualcuno dalla cui puntualità dipendono le sorti del mondo, il suo
> mondo, che ovviamente è quello più importante di tutti.
>
> però io ho notato questa cosa: se si danno delle spiegazioni, e non urlando
> ai finestrini, ma affacciandosi macchina per macchina e sorridendo,
> chiedendo pazienza, difficilmente si viene aggrediti.
> boh almeno io. sarà che sono piccola e puffosa, ma a me hanno risposto con
> più o meno interesse, spegnendo il motore, e mai una clacsonata. un po'
> preoccupati magari " io devo prendere la colombo, andate anche lì ?" no, non
> credo signora.la colombo, domani.
>
>
> luci ed ombre.
> sempre centro, sempre vie ad alto scorrimento.
> lungotevere, muro torto, piazza venezia, san giovanni.
> mai che si vada a tor bella monaca, col massone. o sulla tiburtina, fino
> alla tiburtina valley, dove si conciliano errori di progettazione ( anzi,
> assenza di progettazione ) pubblica e irriducibilità privata.
>
> però in un posto ci siamo andati: sul tratto cittadino della roma-l'aquila.
> non è stata la prima volta.
> in principio fu la tangenziale, poi l'anno scorso ci siamo immessi
> sull'autostrada, ed è stato fortissimo, ci siamo fermati all'uscita dal
> tunnel , tutti in piedi , in alto le bici, ad applaudire.
> bellissimo.
>
> io stavolta non vedevo l'ora di levarmi di lì.
> col buio, da roma verso fuori, nel tunnel non si vedeva nulla, e infatti
> quando qualcuno è caduto e si è fatto male ( cause meccaniche, mi pare di
> aver capito ) un gruppo di gente ha cercato di rallentare quelli che
> arrivavano, ma non si vedeva assolutamente niente, ci si sentiva meno, e il
> rischio reale che tutti abbiam corso è stato di finire addosso a qualcuno e
> complicare la situazione.
> alle nove di sera abbiamo imboccato quell'autostrada, dopo non so quanti
> chilometri cittadini, con gente in monociclo e papà con figli a carico ( nel
> vero senso della parola ), eravamo tutti stanchi, ci è andata bene.
> insomma poteva succedere di tutto.
> un suv impazzito, o qualcuno che rimaneva indietro: come si levava di lì una
> volta che la massa fosse passata?
>
> sia chiaro, non sto contenstando il gesto, il suo significato "politico", ma
> le modalità con cui è stato fatto.
> io ho avuto paura.
> ma tanta, e non è stato per niente carino sentirmi dire: de che c'hai paura?
> come se fosse la cosa più normle del mondo, stare in bici sull'autostrada. "
> ma è pieno di bici".
> "ma c'ho l'abs".
> uguale, proprio.
>
> alla prossima, con la luce e quando ancora si hanno energie sufficienti per
> andare veloci , stare compatti e tornare tutti interi.
>
> viviciclica.
>
>
>
>
>
>
> ________________________________
> ________________________________
> L'email della prossima generazione? Puoi averla con la nuova Yahoo! Mail
>
>
> _______________________________________________
> Cm-roma mailing list
> Cm-roma@???
> https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/cm-roma
>
>
--
"Ci vogliono ignoranti e sanno che se oggi decidono di parlare di
pitbull che azzannano bambini invece che della polizia condannata per
aver gentilmente manganellato una simpatica triestina (scusate, non
voleva esserci ironia) con la cortese scusa di un ispezione... se
decidono per i pitbull o per i gol di totti o per l'ultima trovata di
fiorello o di funari o per qualsiasi altra notizia simpaticamente
inutile... noi non sappiamo niente.
Se decidono che per un mese ci fanno parlare dello zoccolo e del
mestolo di cogne noi tristemente ne parliamo, guarda che è proprio
triste, ma triste
triste...