[NuovoLab] genova abusi edilizi

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Autore: ANDREA AGOSTINI
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] genova abusi edilizi
dal secoloxix.it


ABUSIEDILIZI
Quinto alta
indagini
sulla strada
“fantasma”
Una carrozzabile realizzata senza
permesso ai piedi delmonteMoro

C’È UN LUOGO dove le strade nascono
di notte, all’improvviso, un
giorno ti svegli e le trovi serpeggiare tra
i castagni. C’è una casa da almeno 20
metri quadrati che introvabili architetti
volanti hanno costruito su un robusto
albero affacciato sulmare.Basta
spostarsi un po’ più in là, e come per
magia i fienili diventano lussuose ville.
Non è il mondo delle fiabe, non è un
soggetto di Tim Burton, è semplicemente
il Levante genovese degli abusi
veri o presunti, dei dubbi e delle denunce.
Una zona letteralmente esplosa
dal punto di vista dei valori immobiliari,
così bella e allo stesso tempo comoda,
che in poco tempo da rurale è diventata
collina dei sogni, appetita e
contesa.
La strada “fantasma”. Prima di
tutto, la strada. La circoscrizione
Medio Levante ha denunciato più
volte la presenza di ruspe e camion laddove
finisce (o meglio finiva) via Bettolo
alle spalle del
moderno Quartiere
Azzurro, a Quinto.
«Unavolta c ihanno
chiamato i residenti
residenti
della zona racconta
Giovanni
Calisi, presidente
delparlamentino ci
hanno detto: “qui
ci sono i trattori che
lavorano di notte,
vanno e vengono
con potenti fari”.
Siamo intervenuti
denunciando il
fatto all’assessorato
dell’Edilizia privata
». «Mi sono occupata
personalmente
del caso»,
conferma l’assessore Roberta Morgano:
«Più volte ho scritto alla magistratura
e i mie iuffici hanno effettuato
sopralluoghi e controlli». Risultato:
una serie di sanzioni e una denuncia in
Procura perché il proprietario del terreno
che ha realizzato la strada «non
aveva alcuna autorizzazione edilizia».
Come sia finita la vicenda sul piano
giudiziario non è chiaro. Di sicuro, la
strada è ancora lì, ferita ben visibile
sulle pendici verdissime del monte
Moro. Un robusto cancello nero ne
protegge l’ingresso.
La casa sull’albero. Sempre sul
monte Moro, da qualche mese i passanti
segnalano la presenza di una costruzione
davvero singolare. Assi di
legno accuratamente inchiodate, tetto
a prova di neve, è comparsa dal nulla in
un anfratto del bosco,montata attorno
al robusto fusto di un pino. La casa è
stata già segnalata alla guardia forestale
e al settore Edilizia privata del
Comune, a giorni arriveranno i primi
controlli.
I fienili di San’Ilario. Più a Levante,
intanto, infiammano le polemiche
sui “fienili di San’Ilario”. A breve
scatteranno i primi controlli della Procura sulle pratiche“
dubbie”che avrebbero
portato all’edificazione di alcune
case e ville sulle ceneri di antichi ruderi
(essicatoi e cascine). «A Sant’Ilario
negli dieci ultimi anni sono avvenuti
cambiamenti così ingenti, che non è
possibile non porsi dei dubbi dice
senza mezzi termini Calisi più
volte
abbiamo chiesto che gli eventuali illeciti
vengano verificati e immediatamente perseguiti.
E’una questione delicata,
ben venga che arrivi la magistratura.
Noi non abbiamo mezzi». Anche
l’assessore Morgano allarga le braccia.
«La normativa edilizia non offre molte
armi», ammette: «Spesso è sufficiente
pagare la sanzione
per sanarel’abuso».
«Una costruzione o
una strada abusive spiega ancora è paragonabile
a
un’auto in sosta
non autorizzata: i
vigili danno la
multa ma il veicolo
resta lì. Così i tecnici
dell’Edilizia
privata sanzionano
più volte chi realizza
l’abuso ma
non è facile, senza
l’aiuto della magistratura
costringerlo,
a ripristinare
le condizioni di partenza
».
Non tutto è in mano alla spesso poco
trasparente iniziativa dei privati, in
questo Levante di collina. A Sant’Ilario,
tra San Rocco e la parte terminale
di via Marsano, il Comune inaugurerà
domani una strada della quale si parla
da trent’anni, un chilomentro e trecento
metri di mattoni rossi e muretti a secco
costati 100 mila euro al metro.
«Un esempio di come si possamigliorare
la qualità della vita delle persone
senza deturpare il paesaggio dice
Morgano Sarà
un esempio a livello ligure
». La strada potrà essere percorsa
dai mezzi di soccorso, per la tranquillità
degli anziani che risiedono in collina,
i residenti che potranno utilizzarla
saranno invece solo quelli dotati
di uno spazio adatto dove far sostare
l’auto una volta raggiunta la proprietà.
VINCENZOGALIANO
DANIELEGRILLO