[NuovoLab] Promesse da marinaio

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Author: Edoardo Magnone
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To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] Promesse da marinaio

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Edoardo Magnone

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Promesse da marinaio

Il governo aumenta le risorse e la flotta navale italiana diventa più grande e
più moderna

Si sapeva. Che l'esecutivo Prodi avrebbe deluso parte del suo elettorato e dei
suoi parlamentari, rinunciando a dirottare parte delle spese militari verso
quelle sociali, verso la cooperazione e verso la riconversione civile delle
industrie belliche. Si sapeva anche che una parte delle nuove risorse verranno
prelevate da un fondo alimentato con il Tfr dei lavoratori di imprese private.

Si sapeva, ma a dircelo, oggi, non è un politico, bensì, addirittura, un
militare. E di un certo rango. Si tratta del capo di Stato maggiore della
Marina militare, l'ammiraglio Paolo La Rosa. E' lui che la settimana scorsa,
durante la presentazione del 'Rapporto 2006' della Marina, ha raccontato che,
mentre il governo Berlusconi era stato costretto, suo malgrado, a operare
riduzioni di spesa, con l'esecutivo di centro-sinistra la situazione è
sensibilmente migliorata. "Il bilancio del 2006 non ci avrebbe consentito di
mantenere gli impegni programmati, mentre nel 2007 sono state ripristinate
risorse che ci consentono di farlo". Il rapporto parla di "assegnazioni in
costante riduzione nell'ultimo quinquennio". "Ma nel 2007 - ha spiegato La Rosa
presentando il rapporto alla stampa - c'è stata una significativa inversione di
tendenza".

Portaerei d'avanguardia. Ecco così che la flotta navale italiana potrà essere
riammodernata e adattata alle nuove esigenze del teatro internazionale. Un
teatro, secondo l'ammiraglio, "sempre più caratterizzato dall'interconnessione
globale di flussi economici, sociali, culturali e anche militari". A dire: il
Mediterraneo non è solo un gran minestrone dove s'incrocia, si sovrappone e si
mescola un po' di tutto, ma anche un bacino sempre più allargato, che non è
confinato allo Stretto di Gibilterra a ovest e al Mar Nero a est, ma si
estende, dice La Rosa, fino "al Mar Rosso e al Golfo Persico". E quindi? Quindi
costruiamo nuove navi, nuovi sommergibili e nuove portaerei. I dati. Entro il
2009 verranno consegnate le fregate 'Doria' e 'Duilio'. E' stato poi firmato il
contratto per la prima tranche delle nuovissime fregate multimissione (Fremm),
un programma in cooperazione con la Francia che prevede la costruzione, dal
2012 al 2020, di 27 nuovi natanti (per una spesa di 2 miliardi di euro) dieci
dei quali destinati alla nostra Marina. Poi vengono i sommergibili. Nel 2006 è
stato consegnato alla Marina il sommergibile Todaro. Alla fine di quest'anno lo
seguirà il sommergibile Scirè. I due mezzi subacquei, frutto di un programma
italo-tedesco, sono definiti nel Rapporto "le più avanzate unità subacquee
convenzionali al mondo". Dal 2008, verranno realizzate altre due unità. Ancora,
a partire dal 2014 la Marina acquisirà 20 aerei Joint Strike Fighter, velivoli
di ultima generazione prodotti dalla Lockheed Martin. E' bene sottolineare che
molti dei mezzi di nuova costruzione andranno a sostituire vecchie unità in via
di pensionamento. Ma se la flotta navale italiana avrà un ridotto incremento dal
punto di vista quantitativo, l'ammodernamento sarà qualitativamente 'pesante'.
L'esempio più lampante è offerto dal 'fiore all'occhiello' della nostra Marina:
la portaerei 'Cavour'. Varata tre anni fa, dal prossimo anno prenderà il posto
della 'Garibaldi'. Avrà una stazza di 26.600 tonnellate (contro le 13.800 della
Garibaldi), una lunghezza di 237 metri (contro 181), un equipaggio di 1.300
uomini (contro 800), e la possibilità di trasportare 20 aerei (invece dei 13
della Garibaldi).

A margine. La 'Cavour' è stata ultimata nei cantieri navali di Muggiano, La
Spezia, dove ha sede la Oto Melara. A La Spezia verranno costruite anche le
fregate della commessa Fremm. Sempre a La Spezia è stato eletto senatore il
diessino Lorenzo Forcieri, attuale Sottosegretario alla Difesa. A lui, almeno,
saranno grati gli elettori del Golfo e le maestranze dei cantieri di Muggiano.
Grazie alle Fremm, il cui progetto è stato caldeggiato per anni dallo stesso
Forcieri, avranno lo stipendio garantito per anni.

Luca Galassi

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=7808

Italia - 23.4.2007