[Forumumbri] Un colombiano arrestato...in Europa!

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Autore: elisabetta63\@libero\.it
Data:  
To: forum umbri, attac Perugia
Oggetto: [Forumumbri] Un colombiano arrestato...in Europa!
da ASICUBA

Vi invio notizie sull'arresto e la detenzione illegale di Gaston Tesillo, uno dei 4 colombiani che erano a Pg alcuni giorni fà.

Pancho

Vi ricordate l'incontro organizzato qualche giorno fa con 3 donne e
un uomo sindacalisti colombiani? Chi ha potuto partecipare sa quanto
ci è stato utile (ed anche emozionante).
A tutti mandiamo ora un aggiornamento di informazione, valga solo
come prima denuncia presentata nella rete perchè almeno si sappia in
questo potente mezzo di informazione e controinformazione.
I cittadini colombiani sono tutti "oggetto" di un piano di aiuto e
cooperazione di una ONG delle Asturie che a rotazione e per un
periodo di qualche mese fa uscire dirigenti popolari di movimento da
quell'inferno armato che è la Colombia di oggi, governata da un
capomafia amichetto di Bush (sarà FORSE per questo che non esce
nessuna notizia sui media nostrani?!?!).
Gastón Tesillo Galindo, uno dei 4 colombiani, giovane sindacalista
di ANTHOC (sanità), dopo il giro di incontri programmato in Italia,
riparte verso la Francia dove lo attendono per gli stessi motivi: lo
blocca la polizia frontaliera francese, lo maltrattano, lo passano
alla polizia italiana che non lo maltratta, ma lo tiene dentro tutta
la notte, buttandolo la mattina sulla strada SENZA UNA SPIEGAZIONE e
senza che nessuno gli abbia dato modo di contattare chicchessia in
Italia o in Spagna per chiedere aiuto. In allegato trovate la
descrizione dei fatti scritta dallo stesso Gaston, colpito e
umiliato dopo aver testato su di sè l'enormità della balla
dell'Europa-culla-di-democrazia-ecc-ecc
Ci domandiamo: e se su quel treno ci fosse stato un gringo biondino
gli avrebbero chiesto i documenti? e in caso affermativo se il
gringo biondino avesse avuto un visto scaduto sarebbe stato
sottoposto a trattamento da criminale... come accade ad un
colombiano che ha la "disgrazia" di essere un po' troppo colorato
per esser preso per "uno dei nostri" ?????
*********************************************************************
CASO
Diniego ingiustificato di ingresso in Francia a Gastón Tesillo
Galindo
DATA
Mercoled' 21 marzo 2007
AUTORITA'
Polizia Francese (PAF)
LUOGO
Modane

IL FATTO

1 il giorno 21 marzo 2007 sono arrivato alla stazione centrale FS di
Milano, dove ho presentato la nia documentazione alla polizia
italiana, che dopo aver verificato mi ha permesso di salire a bordo
del treno Milano.Lyon (Francia), che è partito alle 17.50-

2 La documentazopne presentata alla polizia italiana è stata:
2.1 Passaporto
2.2 Autorizzazione di residenza in Spagna fino al 27-2-08
2.3 Carta d'identità per stranieri emessa dalla Polizia del
Municipio di Gijón (Asturie-Spagna)

3 Intorno alle 18,40 salgono sul treno poliziotti francesi per il
controllo dei documenti dei passeggeri; ho avvertito che non parlavo
il francese e mi hanno mandato un poliziotto che in spagnolo mi ha
chiesto di esibire i miei documenti
4 gli presento il mio passaporto con il documento del Governo del
Principato delle Asturie che mi concede la residenza fino al 27-
2/08, il poliziotto assente con la testa ma quando vede nel
passaporto che il visto è scaduto cambia atteggiamento e dice che il
documento di residenza non è valido; chiarisco che è certamente vero
che il visto è scaduto ma dentro i termini di validità del visto mi
è stata data facoltà di presentare la domanda per la residenza e
proprio per superare il problema il Principato delel Asturie mi ha
concesso la residenza, ed essendo la Spagna uno Stato membro della
UE, il riconoscimento di questo documento è obbligatorio per tutti
gli altri Stati membri
5 L'atteggiamento del poliziotto è stato di persistente
insofferenza, limitandosi solo a ripetere che la legge della Spagna
non vale e che queste spiegazioni avrei dovuto darle alla polizia
italiana che aveva commesso l'errore di permettermi di salire sul
treno. Mi chiede subito di andare verso la testa del treno,
attraversando tutte le carrozze sotto l'umiliazione degli sguardi
colpevolizzanti degli altri passeggeri. Finalmente all'arrivo a
Modane scendiamo e veniamo trasferiti alla stazione di polizia:
eravamo in 7 detenuti, di diverse nazionalità.
6 Nella stazione di polizia ci confinano in un ambiente di
isolamento ristretto, avendo prima dovuto lasciare tutti i nostri
oggetti personali. Insisto ancora una volta sul fatto che stanno
commettendo un'illegalità, ripeto che sono residente in Spagna, mi
si ripete che questo vale in Spagna e per entrare in Francia c'è
bisogno di un visto, chiedo un interprete e di poter effettuare una
telefonata, chiedo di parlare col superiore del poliziotto presente
che, s'infuria e grida in francese qualcosa di cui capisco
solo "colombiano"

7 Quando mi hanno portato nella stanza per l'dentificazione dove mi
hanno preso le impronte e scattato foto, chiedo nuovamente un
interprete e di poter effettuare una telefonata: in questo caso la
risposta è evasiva, poi mi rimandano alla prima stanza di detenzione
e torno a chiedere la stessa cosa
8 Un albanese e un greco sono stati svestiti e perquisiti in una
stanza a parte: ebbi timore che volessero farmi la stessa cosa,
perchè non lo avrei permesso.

9 Dopo l'identificazione, vedo che esaminano uno ad uno i passaporti
e poi ci chiamano uno ad uno per firmare un documento: arrivato il
mio turno, insisto nuovamente sulla legalità della mia
situazione "Non darci spiegazioni e firma" è stata la risposta e s'è
infuriato quando ho di nuovo chiesto un interprete per sapere quello
che stavo firmando e il diritto di fare una telefonata, avendo
alzato anch'io il tono della voce hanno messo mano al manganello sia
lui che gli altri presenti nella stanza, ragion per cui non ho
insistito e ho firmato
10 Verso le 22,00 ci hanno portato in una stanza-dormitorio dove ci
hanno lasciato per un'ora e mezza
11 Al momento dell'arrivo della polizia italiana ci hanno chiamato
uno ad uno, ai 4 che saremmo stati trasferiti in Italia; uscendo sul
corridoio vedo l'ufficiale superiore e cerco di riparlare della mia
situazione e ricevo in risposta un atteggiamento di indifferenza e
una serie di parole in francese fra le quali capisco solo"colombiano"
12 Durante lo spostamento dalla polizia francese a quella italiana,
un poliziotto mi ha chiesto i documenti ed esaminatili sento che
comunica agli altri poliziotti che nel mio caso non c'era ragione
per impedirmi l'ingresso perchè sono residente spagnolo fino al 2008
13 Arrivati alla stazione di polizia italiana ci portano in una
cella dove ho pasasto la notte. Alle 5:45 sento che cominciano ad
esaminare con qualcuno la situazione di ognuno di quelli lì reclusi;
alle 6:52 ci fanno uscire e ci ridanno i documenti (passaporto e
biglietto FS Milano Lyon), ci conducono alla porta e ci dicono che
possiamo uscire senza alcun tipo di spiegazione.

( SEGUE versione in spagnolo)
CASO
Denegación injustificada de ingreso a Francia a Gastón Tesillo
Galindo

FECHA
Miércoles 21 de marzo de 2.007
AUTORIDAD
Policía Francesa (PAF)
LUGAR
Domena

HECHOS
1 El día 21 de marzo de 2007 llegue a la estación central de trenes
de milano, en donde presente mi documentación a la policía italiana,
la cual luego de verificar tal documentación me permitió abordar el
tren eurocity con destino a Lyon -Francia, partiendo de esa estación
a las 17:50 horas.

2 La documentación presentada a la policía italiana fue:
13.1 Pasaporte
13.2 Autorización de residencia en España hasta el 27-2/08
13.3 Carné del ayuntamiento de Gijón

14 Siendo aproximadamente las 18:40 horas sube al tren un piquete de
policías franceses solicitando la documentación a los pasajeros, en
primera instancia advertí que no hablaba francés, solamente hablo
español y después dispusieron a un policía que habla castellano a
que me solicitara mi documentación.

15 Al policía hispano parlante le presento mi pasaporte y adjunto el
documento expedido por el gobierno del principado de Asturias en
donde me concede la residencia hasta el 27-2/08, hecha esta
explicación el policía asiente con la cabeza, pero cuando observa
que en el pasaporte la visa esta expirada éste cambia de actitud y
expresa que el documento de residencia no tiene validez razón por la
cual le hago claridad que si bien es cierto la visa esta expirada la
norma me faculto para que previo al vencimiento de la visa
solicitara la residencia, y es en atención a ello que el gobierno
del principado de Asturias me concedió la residencia temporal
inicial, y siendo España un estado miembro de la unión europea ello
era de aceptación obligatoria para los demás estados miembros

16 La actitud del policía fue de persistente intolerancia, tan solo
se limitaba a repetir que la ley de España no vale y que esas
explicaciones se las debía dar a la policía italiana que cometió el
error de permitirme el abordaje del tren. De inmediato me piden que
siga hacia la parte frontal del tren transitado por todas las
carrozas frente a la mirada incriminarte del resto d pasajeros,
finalmente al llegar a la estación de tren de DOMENA descendimos y
fuimos trasladados a la estación de policía de ese lugar, en total
fuimos detenidos 7 pasajeros de diversas nacionalidades.

17 Al arribo a la estación de policía nos confinaron a un espacio de
aislamiento bastante reducido, no sin antes dejar todas nuestras
pertenencías en una mesa dentro de pequeñas cubetas plásticas, una
vez mas insisto en que están cometiendo una ilegalidad, esbozo
nuevamente el hecho de que soy residente en España, frente a lo cual
la respuesta sigue siendo que eso es en España y para entrar a
Francia debía tener visa, ante esa situación solicito hacer una
llamada telefónica y la necesidad de un interprete, razón por la
cual pido hablar con un superior y el policía habla en francés en
tono fuerte y lo único que comprendí fue "Colombiano" en un tono que
denotaba furia.

18 Cuando fui conducido a la sala de reseña en donde me tomaron
impresiones dactilares y fotografías, exijo nuevamente la necesidad
de hacer una llamada telefónica y un interprete y en esta ocasión la
respuesta es evasiva diciendo que mas tarde, pasados unos minutos de
esa oficina me retornan a la sala donde estábamos los detenidos y
solicito nuevamente hacer una llamad telefónica y el interprete

19 A un albanes y un griego los revisaron en un cuarto aparte en
donde los desvistieron, razón por la cual temí que me intentaran
hacer lo mismo pues no lo hubiese permitido.

20 Posterior al procedimiento de la reseña observo como comprueban
la autenticidad uno a un de los pasaportes y después llaman uno a
uno para que firmáramos un documento, llegado mi turno insisto
nuevamente en la legalidad de mi situación "No nos des explicaciones
y firma" fue la respuesta en ese momento, y se enfureció cuando
solicito la llamada y el interprete para saber que iba a firmar
razón por la cual iracundo hablo en tono fuerte y en una actitud
amenazante se llevo la mano a la porra y de igual manera procedieron
los demás policías presente, no insistí y finalmente firme

21 Siendo aproximadamente las 22:00 horas nos condujeron a un
cuarto o dormitorio múltiple en donde estuvimos por espacio de una
hora treinta minutos.

22 Al momento de la llegada de la policía italiana nos llamaron uno
a uno a los 4 que seriamos posteriormente trasladados a la estación
de policía italiana, cuando salgo al corredor veo al oficial
superior e intento comentarle mi situación y solo recibí como
respuesta la indiferencia y unas cuantas palabras en francés de las
cuales solo entendí "Colombiano"

23 Durante el trayecto o recorrido de la estación de policía
francesa hasta la estación italiana un policía me pido mis
documentos, le presente mi dossier y luego de revisarlos comunica a
los otros policías que en mi caso no había razón para impedirme el
ingreso puesto que soy residente español hasta el 2.008.

24 Una vez llegamos a la estación italiana nos condujeron hasta una
celda en la cual pase la noche, y a eso de las 5:45 escuche que
iniciaban a comentar con alguien la situación de cada uno de los que
estábamos allí, a las 6:52 horas nos mandan a salir de la celda y
nos entregan los documentos, (pasaporte y tiquetes de tren hasta
Lyon) y nos conducen hasta la puerta y nos indican que podemos
marchar sin explicación alguna.



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