Autore: francoppoli Data: To: TR amb, tsf, usf Oggetto: [Forumumbri] DOCUMENTO FINALE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DI SERRE
24/3/07
DOCUMENTO FINALE DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DI SERRE 24/3/07
Oggi 24 marzo 2007 la Rete Nazionale Rifiuti Zero e i Comitati
campani per la tutela della salute e dell´ambiente, unitamente a
rappresentanti dei comitati e associazioni provenienti da tutta
Italia, si sono riunite in assemblea pubblica a Serre (SA), in
solidarietà con le popolazioni locali, considerata l´emblematicità
del caso campano in riferimento alla gestione dei rifiuti e dei beni
comuni.
L´assemblea, in sintonia con il lavoro e i documenti approvati dalla
rete in questi anni da Acerra a Firenze a Salerno, respinge la logica
emergenziale che in 13 anni non ha portato la Campania alla soluzione
del problema rifiuti, rappresentata dal Commissariamento e dalla
sospensione della democrazia, che è diventata di fatto la regola. Il
vero problema è rappresentato dall´impostazione che ha retto le
scelte operate in questi anni: a prevalere sono state le logiche
delle lobbies economiche e finanziarie, supportate dall´incompetenza
della classe politica da Rastrelli a Bassolino, che hanno dettato
tempi e modi di fatto rivelatesi fallimentari, fondate sullo
scellerato binomio megadiscariche/ inceneritori. La sola scelta
impiantistica e l´inceneritore di Acerra non consentiranno alla
Campania di uscire dall´emergenza. Le discariche non si sono chiuse,
ma sono state moltiplicate, senza scongiurare l´attacco al territorio
campano rappresentato in questi anni dalle ecomafie, attraverso lo
sversamento di rifiuti tossici e pericolosi.
In tale contesto si stigmatizzano anche le numerose emissioni da
parte delle autorità campane preposte alla tutela dell´ambiente e
della salute (assessorati all´ambiente, alla sanità, ARSAN, ARPAC,
ASL e sindaci) che non hanno perseguito alcuna azione di prevenzione
primaria.
Tale situazione richiede l´individuazione dei responsabili. Il
perseverare di tali scelte da parte della politica diventa
connivenza. In questo contesto non consentiremo che la Legge
regionale recentemente approvata, che non condividiamo e che non
rappresenta alcuna svolta, rappresenti un alibi. Ad oggi la Campania
è priva di un piano regionale e a decidere, come confermato dallo
stesso Bertolaso, è ancora il Commissario, che continua a non
ascoltare le legittime ragioni delle comunità, imponendo le sue
scelte con la forza senza risolvere il problema.
Alla luce di ciò, l´assemblea afferma che una soluzione non può che
essere un nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti fondato,
come previsto dalle normative italiane ed europee, su riduzione a
monte, riuso, raccolte differenziate organizzate porta a porta
finalizzate al riciclaggio, trattamento "a freddo" della frazione
residua accompagnata dalla promozione di sistemi di progettazione dei
beni di consumo che consentano di ridurre al minimo i conferimenti in
discarica solo della frazione stabilizzata, puntando all´obiettivo
Rifiuti Zero e in grado di promuovere nuova occupazione.
In tale contesto, Napoli e la sua provincia, che rappresentano la
metà della popolazione campana, devono immediatamente attivare la
raccolta differenziata, partendo in modo specifico dall´organico (la
frazione umida) e dalla plastica, per evitare il pericolo di epidemie
e di emissione nell´atmosfera di diossine e furani in caso di incendi.
Sulla base dei precedenti punti, i movimenti, i comitati e le
associazioni si uniscono in un patto di mutuo soccorso, con il quale
si impegnano a sostenere le mobilitazioni delle popolazioni in lotta
per la tutela dell´ambiente, della salute per una sanità pubblica
almeno in grado di garantire la gratuità della cura delle patologie
di origine ambientali e per la difesa dei beni comuni, da Serre ad
Acerra, da Lo Uttaro a Dugenta a Malagrotta.
L´assemblea denuncia inoltre le politiche energetiche ed ambientali
del governo Prodi, in sostanziale continuità con le ultime legislature.
In particolar modo in riferimento al permanere dei finanziamenti
pubblici per l´incenerimento dei rifiuti sotto forma di "Cip6" e
certificati verdi, ancora in vigore per gli impianti esistenti e per
quelli in via di realizzazione, si chiede l´immediata cessazione.
In tal senso, l´assemblea si impegna anche a promuovere una campagna
finalizzata all´autoriduzione e alla richiesta di rimborso delle
somme indebitamente riscosse per una raccolta differenziata mai
avviata e a richiedere ai Comuni l´adesione fattiva all´opzione
Rifiuti zero.
In questo contesto è convocata una manifestazione nazionale, a
Napoli, sabato 19 maggio 2007, facendo appello a tutte le forze
sociali, le associazioni e i movimenti, alle forze sindacali, al
comparto agricolo, al mondo del lavoro, dei disoccupati e dei
precari, al mondo della Scuola e dell´Università e alle comunità
religiose, per rafforzare la battaglia comune sul territorio
nazionale in sintonia con le lotte delle popolazioni, dalla Val di
Susa alla Sicilia, per un diverso modello di sviluppo, le dimissioni
di Bertolaso e il ripristino in Campania della democrazia.
francoppoli
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