Ricordiamo che da questa settimana il prezzo del biglietto aumenta da 4,5 a 5.
Martedì 6 marzo ore 21.30
Prime visioni
GIARDINI IN AUTUNNO
di Otar Ioseliani, Francia 2006 121'
con Séverin Blanchet, Michel Piccoli
Festa Cinema di Roma Concorso
Nel corso del tempo Otar Ioseliani è diventato come l'ultimo Buñuel. I suoi caustici e irriverenti film paiono dei post scriptum de Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell'oscuro oggetto del desiderio. Buñuel era più surreale, dadaista, daliniano. Ioseliani è più goliardico e clochard, pur affrontando gli identici temi, pur contestando, con perfida ironia, le mostruosità del potere e delle sue classi abbienti. Non fa eccezione Giardini in autunno, dove Vincent, ministro, gran bevitore e buongustaio, elegante e piacione, viene scaricato dall'amante (Odile, ragazza bella e intelligente, lucida e affascinante) dopo aver perso il dicastero. Il suo successore ci mette un attimo a insediarsi nel sontuoso ufficio del politico tradito e questi, per tutta risposta, gli distrugge la sede di lavoro, cambiandogli altresì gli scaffali, i rivestimenti di poltrone e divani, la scrivania, i posacenere e finanche i telefoni. La vendetta ha per Vincent il dolce sapore della vita ritrovata: il suo inatteso tempo libero si trasforma in joie de vivre. [...] Numerose le scene divertenti in un impaginato toccato dalla leggerezza e dall'essenzialità. Curiosità: non potendo usare Narda Blanchet., la vecchietta di molti suoi film, Ioseliani ha chiamato per il ruolo dell'anziana madre un quasi irriconoscibile (e irresistibile) Michel Piccoli. (Aldo Fittante, "Film Tv")
Mercoledì 7 marzo ore 21.30
Pasolini. Contro l'anarchia del potere
TEOREMA
di Pier Paolo Pasolini, Italia 1968 - 98'
con Silvana Mangano, Terence Stamp, Massimo Girotti
In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
La famiglia di un industriale milanese riceve la visita di un misterioso Ospite, che prima di andarsene ha rapporti sessuali con il padre, la madre, i due figli e la domestica.
Dopo la sua partenza ognuno fronteggia il trauma derivato dall'incontro con l'Altro (l'Eros? Dio? Satana? Un'ambigua mescolanza di tutto questo?). Un film per uno spettatore «che comprende, che simpatizza, che ama, che si appassiona.» Musiche di Ennio Morricone (Oscar alla carriera 2007).
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