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Commissionata dal Royal Court Theatre, rappresentata da anni in tante
città europee, la piéce del giovane talento Fausto Paravidino arriva ora a Roma
Violenze, voci, volti dei giorni del G8
Da Londra sbarca in Italia "Genova 01"
In scena nessun personaggio: solo un coro che racconta gli eventi
E poi, arriva una ragazza coperta di sangue che guarda il pubblico per un minuto...
di CLAUDIA MORGOGLIONE
Violenze, voci, volti dei giorni del G8<br>Da Londra sbarca in Italia "Genova 01"
ROMA - "I protagonisti dei giorni di Genova, i suoi eroi non possono ancora diventare personaggi, sono troppo persone. Questo è un racconto al presente di persone reali. Sono stati già scritti tanti libri e fatti tanti film su Genova. Iniziano tutti nello stesso modo: questa non vuole essere una ricostruzione fedele dei fatti di Genova, ma una cronaca di quello che io ho potuto personalmente osservare...".
Il passaggio è contenuto nel testo di una piéce teatrale in arrivo, la prossima settimana, al teatro Ambra Jovinelli di Roma: si chiama Genova 01, è scritta e diretta da un autore cine-teatrale giovane e talentuoso, Fausto Paravidino, ed è una ricostruzione della violenza e degli scontri del G8 scarna e sobria, raccontata da una sorta di coro da tragedia. Con un'unica concessione alla rappresentazione a effetto: una ragazza coperta di sangue che appare a un certo punto sulla scena, e che per un minuto guarda il pubblico dritto in faccia.
Si dirà: l'ennesima perfomance militante, antagonista, prodotta nel nostro Paese. E invece no. Perché la particolarità, e il fascino, di Genova 01, sta nella sua genesi, tutt'altro che provinciale: a commissionarla al suo autore, a caldo - cioè poco dopo lo svolgimento dei fatti del luglio 2001 - è stato il Royal Court Theatre di Londra. Vale a dire, da una delle istuzioni della piazza teatrale più pretigiosa del mondo. Una capitale della cultura europea abituata a far convivere opere di maggiore intrattenimento, come i musical, con spettacoli di riflessione e di approfondimento. Spesso ispirati dall'attualità.
Ed è in questo filone che si inserisce Genova 01. "Un titolo - spiega Paravidino - che contiene una data non solo perché si riferisce a un evento ben definito nello spazio e nel tempo, ma perché è nata come una instant play. Ovvero, il suo autore (lui stesso, ndr) mai si immaginava che l'avrebbe messa in scena nel 2007, né tantomeno si immaginava che fosse messa in scena un po' dappertutto, fuori dall'Italia e fuori dal 2001". Già, proprio così: la piéce ha ottenuto un indubbio e duraturo successo, in diverse piazze europee (ad esempio, in questi giorni è stata in cartellone a Bruxelles).
Ma veniamo ai contenuti. Cominciando col chiarire che nessun personaggio, nessun protagonista di quegli eventi così drammatici, è presente sul palcoscenico. A riferire le loro vicende, la loro tragedia, un coro composto da generici "rappresentanti dell'umanità". La loro, spiega l'autore, è una sorta di "orazione civile: non daranno vita a un'azione teatrale, si faranno testimoni delle battute del testo che verranno loro assegnate o che si autoassegneranno nel corso delle prove". Unica eccezione, come già detto, quella che arriva verso la fine: l'apparizione di una ragazza insanguinata.
Sul piano testuale, Paravidino racconta che "il nucleo originale del testo, un riassunto emotivo e stringatissimo di quelli che sono stati i fatti di Genova scritto a uso e consumo di un pubblico inglese", è stato negli anni ampliato e approfondito. Prima di essere ri-asciugato in vista di questa edizione italiana.
Ma cosa ha spinto il Royal Court Theatre a rivolgersi proprio a lui, già autore teatrale di grande successo nonché regista e interprete del film Texas con Riccardo Scamarcio e Valeria Golino? Forse il fatto che il trentunenne Paravidino è nato proprio a Genova, anche se poi ha vissuto in Piemonte. O forse perché l'istituzione londinese gli aveva già commissionato un altro lavoro per il palcoscenico, Noccioline, ispirato molto alla lontana ai Peanuts dei fumetti.
Ecco perché, per il regista - che è anche uno degli interpreti di Genova 01, insieme ad Alessia Bellotto, Eva Cambiale, Iris Fusetti, Fulvio Pepe, Vito Saccinto e Marco Taddei - questo spettacolo è stato anche, in un certo senso, un ritorno a casa. Oltre che un modo per affrontare, in maniera diretta, una delle ferite mai rimarginate dell'Italia inizio Millennio. Non a caso, in occasione delle uniche due rappresentazioni italiane della piéce - martedì 27 e mercoledì 28 febbraio, alle 21 - il teatro ospiterà, a fine rappresentazione, un dibattito aperto al pubblico. Alla prima delle due serate, parteciperanno Sabina Guzzanti, Giulietto Chiesa, Concita De Gregorio, Giuliano e Heidi Giuliani; alla seconda, Marco Giusti, Lorenzo Guadagnucci, Giuliano e Heidi Giuliani, Giovanni Russo Spena.
Ultima curiosità: la locandina italiana dello show mostra un poliziotto (o un militare) in controluce, con l'arma spianata. Ma in altre città, come ad esempio a Bruxelles, il poster era più evocativo: c'è Silvio Berlusconi, visto di spalle, che abbraccia e bacia George W. Bush.
(19 febbraio 2007)
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