[Incontrotempo] assemblea cittadina - salute e sicurezza sul…

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Author: collettivo soccom
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To: pop, incontrotempo, redditoxtutti
Subject: [Incontrotempo] assemblea cittadina - salute e sicurezza sul lavoro
inoltro alle liste di movimento per conto del csoa ex-snia
    LA STRAGE INTERNA AL CAPITALE


In questi ultimi mesi si è strumentalmente riacceso il dibattito sulla
condizione di salute e sicurezza nel lavoro da parte del governo e dei
sindacati confederali, questo percorso però non tiene conto della
partecipazione dei lavoratori e delle reali cause che vengono denunciate
da anni.
In tutto ciò un ottimismo ingiustificato pervade le istituzioni riguardo
alla diffusione dei dati senza tenere conto che il percorso della denuncia
dell'evento e dell'accertamento ha bisogno di un periodo più lungo di una
statistica annuale che comunque escludono i
dati sulle malattie professionali.

Ad ogni modo bastano anche i dati statistici per affermare obbiettivamente
che si tratta di una vera e propria strage, circa 1200 morti l'anno (più
di 3 al giorno) e quasi 1.000.000 di infortuni l'anno, il numero purtroppo
aumenta anno dopo anno ma soprattutto e direttamente proporzionale alla
condizione di precarietà lavorativa: più si è precari più si è soggetti a
rischio. Questo dato evidenzia un fenomeno strutturale rispetto ad una
precisa scelta politica, cioè la precarizzazione dei rapporti lavorativi,
ad una scelta di risparmio sui costi d'impresa atto a contrastare la
competitività corrisponde una diminuzione non del profitto, ma dei costi
sui lavoratori cioè soprattutto salari e condizioni di sicurezza. Questo è
il frutto delle leggi Treu e Biagi, dalla ricattabilità dei lavoratori
immigrati determinata dalle leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini, dalla
flessibilità e dall'allungamento degli orari di lavoro, dall'aumento della
frequenza dei turni senza riposo e dei straordinari, dalla tendenza
all'esclusione dei dispositivi di sicurezza allo scopo di aumentare i
ritmi di lavoro e la produttività.

Il bacino dei lavoratori a rischio si allarga oltre alle classiche fette
dei lavoratori in nero o immigrati, si allarga anche il ventaglio delle
malattie in riferimento ai nuovi settori produttivi, nuove malattie
sconosciute al mondo del lavoro, problemi psico-somatici che affiorano in
maniera più accelerata di prima non solo in fabbrica ma anche di fronte ad
un computer o un telefono se questo viene usato in maniera fordista come
oggi.
Tra i lavoratori quelli più colpiti sono gli immigrati, che presentano una
frequenza di infortuni tre volte superiore ai lavoratori italiani; tra
tutte le fasce d'età i giovani (18-34 anni) contribuiscono per circa il
50% degli infortuni; tra le differenti condizioni lavorative, i lavoratori
precari (interinali, somministrati, a progetto, ecc) negli ultimi anni
hanno subito il raddoppio del numero di infortuni.
Le donne rappresentano un quarto degli infortunati complessivi.
Circa il 6% degli incidenti mortali accade il primo giorno di lavoro, si
tratta di lavoratori non regolarizzati che vengono assicurati solo al
momento dell'incidente, si stima infatti che gli infortuni non denunciati
a causa di lavoro nero sono circa 200.000 l'anno.
Ad oggi non c'è in Italia un testo unico che tutela la salute e la
sicurezza dei lavoratori, sono invece presenti diverse norme che
affrontano in modo disorganico la questione peraltro queste stesse norme,
ambigue ed insufficienti, sono frequentemente derogate in peggio.
Rispetto alle malattie professionali, rimane difficile avere un quadro
preciso del fenomeno(anche se i dati sono in aumento), in quanto non è
sempre facile collegare la patologia di origine professionale manifestata
alle cause lavorative che l’hanno determinata. Inoltre vi sono malattie
che hanno tempi di latenza molto lunghi; si pensi ad esempio quelle
derivanti dall’esposizione all’amianto.

Questo sintetico quadro del problema non ci può fare esimere
dall’intraprendere un percorso politico che affronti in maniera decisa e
forte l’altra orribile faccia della precarietà, bisogna affiancare alle
lotte sul reddito o sul salario quella per la salute e la sicurezza.
Non possiamo non intercettare una condizione del lavoro tristemente
attuale ma mal coordinata rispetto ad un percorso di lotta trasversale ed
unitario alle diverse anime del movimento e del sindacalismo. Quindi
iniziamo un percorso che affronti una discussione anche sugli strumenti di
cui dotarci come un eventuale comitato cittadino; dispositivi che rompono
il ricatto che sta dietro alle denuncie dei casi di infortunio; iniziative
di monitoraggio e sensibilizzazione anche rispetto al silenzio escludente
della riscrittura del testo unico; affiancare un percorso sulla memoria
degli ormai troppi morti sul lavoro.

Invitiamo tutte le strutture di movimento, luoghi sociali, sindacati,
lavoratori e tutti quelli che a Roma (città già dall’inizio dell’anno
consegna 7 vittime sul lavoro) si occupano e sono sensibili a tale
argomento.

…. CHE DI LAVORO NON SI MUOIA PIU’!!!!


                                       ASSEMBLEA CITTADINA


                                    GIORNO 16 FEBBRAIO 2007


                                                ore 18.30


                                   C.S.O.A. EX SNIA VISCOSA


A seguire:

cena sociale ore 20.30

spettacolo teatrale di Attrice Contro ore 21
“Se questo è un operaio”

concerto ore 22 dei RUDY & CRUDY
ska band da officina99






        
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