[dePILazione] Elogio della bicicletta

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Autore: federico demaria
Data:  
To: depilazione, decrescita
Vecchi argomenti: [dePILazione] prossima cena
Oggetto: [dePILazione] Elogio della bicicletta

"Come scrive Franco La Cecla, questa è una lettura per chi vuole andare
controcorrente".

Elogio della bicicletta
Ivan Illich


A cura di Franco La Cecla
Anno 2006
Collana «incipit»
Prezzo €7,00
104 pp.


il contenuto
Una appassionante e convincente apologia della bicicletta: della sua
bellezza e saggezza, della sua alternativa energetica alla crescente carenza
di energia e al soffocante inquinamento. Illich nota acutamente che la
bicicletta e il veicolo a motore sono stati inventati dalla stessa
generazione.
Ma sono i simboli di due opposti modi di usare il progresso moderno. La
bicicletta permette a ognuno di controllare la propria energia metabolica
(il trasporto di ogni grammo del proprio corpo su un chilometro percorso in
dieci minuti costa all’uomo 0,75 calorie). Il veicolo a motore entra invece
in concorrenza con tale energia. «La bicicletta allarga il raggio d’azione
personale dell’uomo, senza limitarne il movimento. Quando non è possibile
andare in bici la si spinge a mano. Il ciclista, beneficiario di una
comodità senza classi, può addirittura trasportare qualcun altro sulla canna
o sul portabagagli».


l'autore
Ivan Illich (1926-2002), filosofo, storico e antropologo. Tra le sue opere,
tradotte
in italiano: Descolarizzare la società (Mondadori, 1972); La convivialità
(Mondadori, 1974); Il genere e il sesso. Per una critica storica
dell’uguaglianza
(Mondadori, 1984); Nello specchio del passato (Red, 1992); Nella vigna del
testo. Per un’etologia della lettura (Cortina, 1994); Nemesi medica.
L’espropriazione della salute (Bruno Mondadori, 2004).


RECENSIONI

" E' il caso di cominciare a sottrarre la bici alla retoricfa delle
"domeniche ecologiche". Un pamphlet di Ivan Illich ci permette di capire che
il velocipite può garantire in città, più mobilità dll'auto.
( Giancristiano Desiderio, Secolo d'Italia 19/11/2006)

" Un'apologia appassionante e coinvolgente delle due ruote"
(Valeria Vantaggi, D- La Repubblica, 25/11/2006)

"Elogio della bicicletta di Ivan Illich: un mezzo apprezzato o avversato da
molti geni. Apollinaire la celebrava, per Nabokov era come "un cerbiatto",
Cioran la cavalcò per girare la Francia"
( Giuseppe Scaraffia, il sole 24ore, 26/11/2006)

"La velocità falso simulacro della libertà, dall'aereo all'automobile, ha
fatto l'uomo prigioniero, a un costo altissimo, sia in termini sociali,
traffico e degradourbano, sia personali, costo d'uso".
( Pasquale Chessa, Panorama, 07/12/2006)

"Elogio della bicicletta è un libro-Matrix. Un libro visionario che prende
un nodo strettissimo di contingenze economiche, rapporti di produzione, fedi
indotte e relazioni sociali, lo scrolla e lo riallinea secondo una diversa
sintassi."
(Stefano Jorio, Liberazione, 03/12/2006)

"Pedalare è libertà. E' non scomodare il mondo. La bicicletta richiede poco
spazio. Se ne possono parcheggiare 18 al posto di un'auto. Ce lo ricorda
Ivan Illich, un antropologo scomodo, favorevole alla modernità conviviale a
basso consumo di energia".
(Emanuela Audisio, la Repubblica, 02/12/2006)

"In questo libretto, affascinante ed anticipatore, Illich si scaglia contro
il mito dell'equazione velocità=libertà, che non ci ha solo portato a
spendere un numero impensabile di ore negli spostamenti, ma ha creato
disparità sociali".
( Sara De Carli, Vita, 15/12/2006)

"Come scrive Franco La Cecla, questa è una lettura per chi vuole andare
controcorrente".
(L'Espresso, 14/12/2006)


http://www.bollatiboringhieri.it/scheda.php?codice=17126

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