Partito della Rifondazione Comunista
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From: P.R.C. - Federazione di Lucca
Sent: Tuesday, December 05, 2006 16:40
Subject: Intervento sull’iniziativa organizzata da comitati e associazioni ambientaliste ieri sera a Castelnuovo G.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo della Garfagnana
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COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Intervento sull’iniziativa organizzata da comitati e associazioni ambientaliste ieri sera a Castelnuovo G.
Il 4 dicembre, abbiamo partecipato all’iniziativa “Non è aria”, organizzata da comitati e associazioni ambientaliste della zona, a Castelnuovo Garfagnana.
Erano presenti due autorevoli esponenti di Medicina Democratica, Marco Caldiroli e il dr. Michelangelo Bolognini.
La serata era stata organizzata per dibattere su alcuni temi legati all’inceneritore di Castelnuovo, in particolare sulla situazione sanitaria e sulle proposte avanzate dalla Giunta Bonaldi nel corso del recente consiglio comunale straordinario, ossia, chiusura dell’impianto entro il 2016 (mentre il piano provinciale prevede “entro il 2006”) e possibilità di trasformare lo stesso in dissociatore molecolare (o gassificatore), proposta “sponsorizzata” dall’assessore all’ambiente della giunta Bonaldi e dai Verdi.
I due esperti, tra le altre cose, hanno chiarito che il termine “dissociatore molecolare” è un’invenzione, nel senso che non esiste in nessun testo normativo. La gassificazione –ha affermato Caldiroli - altro non è che “una delle forme possibili di incenerimento dei rifiuti”. A riprova di quanto sostenuto, l’esponente di MD ha citato il Decreto legislativo 133/2005 (“Attuazione della direttiva 2000/76/CE, in materia di incenerimento dei rifiuti”). Secondo tale testo (art 2, comma c), è da considerarsi impianto di incenerimento, “qualsiasi unità e attrezzatura tecnica, fissa o mobile, destinata al trattamento termico dei rifiuti ai fini dello smaltimento, con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. Sono compresi in questa definizione l’incenerimento mediante l’ossidazione dei rifiuti, nonché altri processi di trattamento termico, quali ad esempio la pirolisi, la gassificazione, ed il processo al plasma (…)”.
In pratica, l’amministrazione comunale di Castelnuovo, come possibile alternativa all’inceneritore, proporrebbe…un altro inceneritore, ma chiamandolo con un nome più accattivante.
Non c’è che dire, un gran bel passo in avanti!
Proposte sciagurate, che vanno nella direzione opposta a quella che sarebbe logico perseguire.
Aumentare la raccolta differenziata (che attualmente è a livelli ridicoli), tramite l’istituzione del “porta a porta” (un sistema che in comuni vicini a noi – vedi Capannori e Fabbriche di Vallico - ha dato risultati straordinari) e chiudere l’inceneritore in tempi rapidi e certi, dovrebbero essere le priorità di una giunta seria e preoccupata per la salute dei propri cittadini.
E’ ora di smetterla con le prese in giro e i giochi di prestigio.
E’ necessario fare chiarezza, ed è per questo che torniamo a chiedere a Severa (visto che non abbiamo mai avuto risposta), trasparenza sui conti economici, per calcolare i tempi effettivi di ammortamento degli investimenti fatti. Qualora l’ammortamento fosse stato raggiunto, ci sarebbero le condizioni per effettuare ora, e non tra dieci anni, la chiusura dell’inceneritore.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo della Garfagnana