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A tutti gli iscritti alla newsletter di Vittorio Agnoletto:
Care\i,
purtroppo nei giorni scorsi abbiamo subito un furto dalle caratteristiche
alquanto anomale (cfr. comunicato allegato). I ladri hanno rubato i
computer usati da Giosuè De Salvo e Barbara Battaglia, gli assistenti di
Vittorio Agnoletto, nell'ufficio dell'associazione Punto Rosso, a Milano.
Appena scoperto quanto accaduto abbiamo immediatamente presentato una
denuncia al commissariato di polizia. Desideriamo segnalare che chi ha
rubato i pc ha quindi modo di accedere ai dati attraverso i quali vi
inviavamo le informazioni relative all'attività di Agnoletto, e che
potrebbe usare tali vostri dati per finalità diverse dalle nostre. Vi
preghiamo di scusarci per l'inconveniente, vi aggiorneremo al più presto
sulle indagini relative al furto.
Cordialmente,
Vittorio Agnoletto e i suoi collaboratori
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Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto
Furto anomalo dei computer nell'ufficio dell'europarlamentare Vittorio
Agnoletto
Agnoletto: "Non mi farò intimidire"
Milano, 12 dicembre 2006 - Furto nell'ufficio milanese di Vittorio
Agnoletto. Tra la notte di venerdì 8 e domenica 10 dicembre sono stati
rubati i computer degli assistenti dell'eurodeputato, presso la sede
dell'associazione culturale Punto Rosso, in Via Guglielmo Pepe 14, a
Milano, che ospita l'ufficio milanese di Agnoletto.
Gli autori del furto hanno prelevato i pc usati dai due assistenti del
parlamentare europeo, contenenti files, informazioni e archivi relativi
all'attività politica del parlamentare.
Il fatto che siano stati prelevati quei computer mentre non sono stati
rubati i soldi, le carte di credito, il server e altri computer rende del
tutto anomalo il furto, tanto da far ritenere che l'obiettivo degli autori
potesse essere quello di intimidire il parlamentare.
L'on. Agnoletto nelle ultime settimane si stava occupando di approfondire,
e fare controinformazione su quanto avvenuto a Genova nel luglio 2001,
anche sulla base delle recenti dichiarazioni del carabiniere Placanica
(sulla morte di Carlo Giuliani, e più in generale, sulla gestione
dell'ordine pubblico nelle giornate di Genova e sulle disposizioni
impartite nei giorni precedenti e successivi dalla catena di comando delle
Forze dell'Ordine) nonché sulla presenza a Guantamano di organi
investigativi del nostro Paese. "Forte é il sospetto - ha dichiarato
Agnoletto - che il furto dei computer e delle relative memorie, contenenti
anche documentazione relativa ai fatti di Genova e Guantamano, possa essere
collegato proprio a tale mia attività".
Per questo, dopo la denuncia per il furto subìto, depositata
nell'immediatezza del fatto, Agnoletto presenterà un più articolato esposto
alla Procura della Repubblica affinché vengano svolte tutte le indagini
necessarie per individuare i responsabili e i mandanti.
"Se qualcuno pensa di intimidirmi con azioni di questo tipo" - ha
commentato il parlamentare - "può star certo che otterrà solo l'effetto
contrario. Continuerò a impegnarmi per smascherare e denunciare le falsità
che sono state dette su quelle giornate, per ricostruire la verità dei
fatti e le responsabilità, sia personali che politiche, della morte di
Carlo Giuliani e dei numerosi episodi di violenza di cui sono state vittime
tanti giovani e meno giovani che volevano solo manifestare per un mondo
migliore".