Re: (L) siae cazzi amari

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Autor: pinna
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Para: autoprod - muzak - no-copyright - etc.
Asunto: Re: (L) siae cazzi amari
mi pare che sia fondamentale capire cos'e' la
"Classe Prima CONCERTINO" e chi riguarda - io non lo so

aggiungo due copiaincolla

ciao
pinna


http://www.supportimusicali.it/forum/mostra.asp?msg=13098&p=1&r=3&pg=1

ilnuovo sistema di ripartizione è voluto dalle major che da tempo stanno
tentando di modificare l'attuale sistema di ripartizione analitico
(borderò) con un sistema di ripartizione a campionamento e, un amico mi
dice che "ci riusciranno", a meno che non ci si mobiliti per evitarlo,
perchè il regolamento elettorale che fu varato dall'allora Commissario
Straordinario, fu appositamente prredisposto per pervenire a questa
situazione. Allora è importante che ci si renda conto di cosa rischiamo
noi piccoli, che ovviamente fatichiamo non poco per avere il
riconoscimento dei nostri pochi diriti. La soluzione c'è, ma è
importante che su un forum come questo ad esempio ci sia più
sensoibilità del problema, quindi INVIAMO MAIL a tanti gruppi di
musicisti, e intervenbissero in tanti, magari inviando milgliaia di mai
di proteste al Governo tramite il Ministero dei Beni Culturali, e a
SIAE, direttamente al nuovo Presidente, persona di sicure capacità ed
onestà dimostrate, che può essere il tramite per evitare un collasso
della riopartizione dei diritti agli 80.000 iscritti.



http://www.amjf.net/index.php/news/399

Se siete musicisti e suonate brani vs in giro leggete attentamente
quanto riportato (l'ho preso da un bollettino di una società che si
occupa di diritto d'autore), in soldoni non prenderete più i soldi dei
vostri brani dalla siae quando li eseguite dal vivo. Ottimo direi...

(Bruno Cesselli)
La Commissione della Sezione Musica, nella sua riunione del 17 ottobre
2006, purtroppo ha deciso che la Ripartizione dei diritti d'autore
incassati nella Classe Prima CONCERTINO DAL VIVO non sarà più analitica
e capillare (storico vanto della SIAE, nei confronti delle consorelle
straniere, da 125 anni ad oggi), sulla base dei programmi musicali
compilati dagli esecutori, ma sarà ripartita prevalentemente attraverso
un sistema "a campionamento".
Tale decisione è stata confermata e approvata dal CDA della SIAE, nella
riunione del 9 novembre.

Ciò che noi temevamo, descrivendolo nel nostro Notiziario del mese
scorso, è purtroppo accaduto e la decisione della Commissione Musica è
stata anche peggiorativa rispetto alle nostre previsioni.
Anche i membri della Commissione Musica appartenenti alla nostra
Coalizione di minoranza si sono convinti che non vi fosse altra
soluzione idonea a fronteggiare l'ampio fenomeno delle "false
programmazioni", che oramai non riguarda più, come in passato, il
singolo esecutore o il complesso musicale che annota alcuni propri brani
sul programma musicale senza eseguirli.
Oggi sono purtroppo attive, specialmente in alcune zone d'Italia, ampie
organizzazioni che hanno visto nel saccheggio dei diritti d'autore un
"business", che inevitabilmente occorre contrastare con misure drastiche
e severe: non bastano le semplici raccomandazioni di correttezza e
neppure i normali controlli e le sanzioni applicate dalla SIAE.
E per l'ennesima volta, coloro i quali si comportano male finiscono per
danneggiare i diritti e gli interessi legittimi di tutti gli associati
alla SIAE.

Quelle appena citate sono sicuramente delle buone ragioni a sostegno
della decisione adottata dalla Commissione Musica: ma resta il fatto che
sono state disattese (per non dire tradite) le promesse elettorali fatte
da tutte le Coalizioni in gara nelle elezioni SIAE del giugno 2003.

Noi dell'ACEP, come già sapete, fino all'ultimo abbiamo tentato di
proporre soluzioni alternative che ritenevamo e ritieniamo tuttora
valide, come quelle ipotizzate anche dal Presidente della SIAE avv.
Giorgio ASSUMMA e che prevedevano l'utilizzo di tutti gli strumenti,
anche sanzionatori, repressivi e penali, idonei affinché "non si facesse
di tutta l'erba un fascio" e non si colpisse, attraverso l'abbandono
della ripartizione analitica, la stragrande maggioranza degli associati
alla SIAE, anche quelli onesti e incolpevoli.

Ma non c'è stato nulla da fare: oramai la decisione era già nell'aria da
tempo e non è stato possibile fare niente per modificarla.

In estrema sintesi, a decorrere dal 1° gennaio 2007, le somme incassate
dalla SIAE per diritti d'autore che riguardano la Classe Prima
CONCERTINO, saranno così ripartite:

1) il 75% dell'importo globale semestrale sarà ripartito fra le
composizioni rilevate come eseguite nel corso di 500 registrazioni
segrete, effettuate da personale tecnico incaricato dalla SIAE,
attribuendo un punto a ciascuna composizione ogniqualvolta essa venga
rilevata come eseguita;

2) il 25% dell'importo globale semestrale sarà attribuito alle
composizioni elencate su un quinto dei programmi complessivi semestrali,
selezionati con criteri statistici di pura casualità e attribuendo alle
composizioni ivi elencate un punteggio ponderato sulla base del valore
di ogni singolo programma estratto.

Cosicché soltanto un quarto delle somme incassate dalla SIAE per il
CONCERTINO DAL VIVO verranno ripartite capillarmente, sulla base dei
programmi, peraltro soggetti al sorteggio dell'estrazione casuale di un
quinto.
Invece ben tre quarti delle relative somme verranno ripartite sulla base
di una ulteriore "lotteria" nella quale è ben più arduo rientrare.
Nel nostro precedente Notiziario di Ottobre, a causa di una errata
informazione pervenutaci, avevamo addirittura sopravvalutato tale
campionamento, ritenendolo pari allo 0,5% dei trattenenimenti globali
semestrali; invece abbiamo successivamente appreso che i trattenimenti
semestrali complessivi che rientrano nella categoria CONCERTINO sono ben
oltre 200.000.

Pertanto il valore statistico delle 500 rilevazioni, a fronte di 200 /
250.000 trattenimenti semestrali scende allo 0,2%, anzi allo 0,1%
trattandosi di registrazioni che, per non essere palesi, copriranno
soltanto una porzione della serata!

Occorre inoltre considerare che, nella Classe Prima CONCERTINO, ricadono
le più svariate tipologie di musica d'ascolto e che il cosiddetto
"tradizionale pianobar" oramai riguarda, numericamente, la minoranza dei
trattenimenti complessivi.

E allora che ne sarà dei "concerti jazz", sempre più diffusi e
apprezzati dal pubblico giovane? Che ne sarà delle esibizioni dei
molteplici "gruppi emergenti", che fra pochi giorni incontreremo al MEI
(Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza)? E chi rileverà le
innumerevoli esibizioni musicali in alberghi, ristoranti, feste varie in
occasione di matrimoni, compleanni, meetings, conventions, ecc.? E i
concertini di musica classica come, ad esempio, quelli in piazza San
Marco a Venezia o nei "caffè concerto" che sono tornati di moda? E gli
innumerevoli centri sociali e anziani, sempre più numerosi in tutta
Italia, ove si esegue musica da ballo ma che spesso vengono considerati
Concertino dagli Agenti della SIAE, trattandosi di ballo occasionale?

Che fine faranno i differenti repertori utilizzati in altri e ancor più
variegati trattenimenti? E quale "fotografia" distorta della realtà
scaturirà da un così esiguo campione?

Per gli appassionati di fotografia, sarebbe come passare da una foto
scattata con le moderne fotocamere digitali da 10 milioni di pixel, ad
una foto scattata con una risoluzione dello 0,1%.
A malapena si distinguerebbero i contorni del soggetto fotografato!

Pertanto si tratterà di una vera e propria "lotteria", che finirà per
danneggiare mediamente tutti i "piccoli" e "medi" autori ed editori
(cioè coloro i quali non hanno molti brani di grande successo nei loro
cataloghi); ma questo sistema, quasi sicuramente, danneggerà anche molti
grandi autori, a causa delle scarse probabilità di rientrare nel
"campione" di quei brani di medio successo che non sono eseguiti sempre
e dovunque.

Gli unici soggetti che ci guadagneranno sono, probabilmente, soltanto le
grandi case editrici che, possedendo sterminati repertori di grandi
successi italiani e soprattutto internazionali, avranno il calcolo delle
probabilità dalla loro parte.

Ma non è sicuro! Forse neppure loro otterranno gli incrementi di
incasso sperati, nel caso "i furbetti del quartierino", organizzati e
sempre in agguato, riescano in qualche modo ad inserirsi nel ricco
"business del campionamento" (l'analoga esperienza nel BSM, Ballo con
Strumento Meccanico, dovrebbe averci insegnato qualcosa).

Nel mese di febbraio 2008 (e poi nell'agosto successivo) vedremo i primi
risultati di questo, a nostro avviso, infausto sistema ripartitorio e
verificheremo se queste nostre previsioni saranno giuste o sbagliate.
E forse capiremo che l'attuale ripartizione analitica (naturalmente con
i correttivi attualmente apportati dalla SIAE, quali l'eslusione per
tutto il semestre dei programmi ricostituiti d'ufficio e l'applicazione
dell'art. 55 del Regolamento generale) resta sempre la soluzione migliore.

La nostra speranza è quella di poter ritornare, dall'anno 2009,
constatati i risultati deludenti di questa ripartizione "a campione" ed
un netto miglioramento nella correttezza di compilazione dei programmi
musicali, ad un sistema nuovamente e totalmente analitico; magari con
l'ausilio di controlli informatici sempre più efficaci, che le nuove
tecnologie permettono e che dovremmo fin d'ora analizzare e studiare.

E in tal senso si esprime il comunicato datato 16 ottobre
dell'associazione UNCLA, facente parte della nostra Coalizione di
minoranza (vedi http://www.uncla.it/news.asp?IDNews=290 ) affermando che
"....in via del tutto sperimentale e provvisoria, aderisce a questo
nuovo criterio di ripartizione...."

Nel frattempo l'ACEP propone di considerare il 17 ottobre di ogni anno
come giornata di "lutto nazionale" (naturalmente con tutto il rispetto
dovuto ai veri lutti, che ricorrono in questo mese di novembre) per gli
autori, editori, musicisti e tutti coloro i quali lavorano nel settore
della musica.

In collaborazione con altre associazioni, sindacati e varie entità
collegate, saranno organizzati eventi mediatici in perenne ricordo del
giorno 17 ottobre 2006, con la speranza che non si ripetano ancora, in
futuro, "ulteriori 17 ottobre" per le altre Classi ripartitorie dei
diritti d'autore incassati dalla SIAE.

Perché l'abbandono della ripartizione analitica (pur con le valide
motivazioni sopra esposte) è, in ogni caso, una sconfitta per tutta la
SIAE, che minaccia di vanificare l'importanza della presenza capillare
della stessa sul territorio; è l'ammissione dell'impossibilità di
tutelare adeguatamente tutti i suoi associati, cioè il fallimento della
sua finalità istituzionale più profonda, descritta all'art. 1, lettera
c), del suo Statuto ("La SIAE assicura la migliore tutela dei diritti di
cui alla lettera a) nell'ambito della società dell'informazione, nonché
la protezione e lo sviluppo delle opere dell'ingegno").

Ed è un peccato, perché la SIAE, se fosse dotata delle migliori
tecnologie informatiche, considerando le preziose risorse umane e
professionali che possiede al suo interno, potrebbe funzionare come un
"orologio svizzero".