Auteur: ginox Date: À: autoprod - muzak - no-copyright - etc. Sujet: Re: R: (L) report due giorni DIY ad El Paso Occupato - aka
lascenaautoproduzioni in italia
> Perché magari il gruppo autoprodotto che verrà a suonare nel circolo pur
> essendo di torino prenderà dei soldini che gli serviranno (se praticano
> la logica autogestionaria) magari a stamparsi il 7pollici, i cd e/o
> qualsiasi tipo di gadget (che fa trendy). Tutto questo è sbagliato?
> Ad esempio nei primi anni 90 la scena hc torinese (arturo, framenti,
> belli cosi.ecc...ecc...) suonava a torino solitamente negli spazi
> occupati (che erano il doppio rispetto ad ora, non erano delle sette ed
> erano il triplo più attivi) poi capitava di vederli suonare in una
> birreria (il manhattan) perché magari avevano bisogno di due soldi di
> base per prodursi il 7pollici (Nuovo rock italiano dei belli cosi è
> stato principalmente prodotto così). Questo loro modo di fare era
> sbagliato?
>
ma no figurati, per questo dicevo che il problema non si puo'
affrontare partendo dai posti, ma da come si pongono i gruppi
nei confronti del fare musica.
noi abbiamo pero' anche l'esigenza reale di definire un modo
per far usare sto coso che si sta provando a fare, la stessa
esigenza che abbiamo ad esempio su autistici/inventati nel definire a
chi diamo
spazio, cioe' per chi facciamo sto sbattimento.
Il ragionamento che faccio io per autistici ad esempio,
ma che stiamo ridiscutendo in lista in questo periodo,
si basa sul fatto che per costruire una base di fiducia serve
una componente di conoscenza reciproca, il che richiede
tempo. Per accellerare questo processo di fiducia e poterlo
estendere e' necessario trovare delle basi comuni da cui
partire che in qualche modo creino complicita' immediata.
Il fatto di non cavare soldi da quello che fai, ma ributtarli
tutti nel progetto e' un punto di partenza in base al quale
si puo' innescare un meccanismo di fiducia per certi aspetti
immediato. Metterci di mezzo un guadagno, anche minimo,
rende le cose piu' lente e meno immediate. Perche' entrano
in gioco tanti fattori e tutto diventa meno semplice.
Suonare per rinvestire i soldi nel proprio 7 pollici rientra in questo
meccanismo. Diventa piu' complicato nel momento in cui
entra in gioco un guadagno diverso che finise a garantirmi anche
il quotidiano, perche' a questo punto valutare diventa piu' difficile,
meno immediato: e' troppo facile litigare sui soldi, sopratutto se
questi soldi ad uno servono per vivere, per pagare l'affitto, ecc...
Insomma secondo me perche' questa cosa del portale sia in definitiva
una roba gestibile serve una policy che senza tagliare le gambe
ai progetti pero' sia tarata su un livello di condivisione di sbattimento
comune: non prende soldi chi gestice il portale, chi organizza questo e
quell'altro e neppure le realta' ospitate lo fanno. Questa
e' una base semplice di partenza, che garantisce una possibilita'
di sviluppo secondo me giusta. Le realta' ospitate praticano forme
di autofinanziamento e su questo mandano avanti il progetto, cosi'
come il progetto stesso si autofinanzia.
Diversamente io nn saprei come impostare la cosa perche' non diventi
sbilanciata da una parte o dall'altra. Questo non significa sputare in
faccia a nessuno, pero' neanche mettere tutto insieme e sperare che
rimanga una situazione gestibile, perche' noi con te possiamo chiarirci
a voce, via mail, ma nn si puo' pensare che questa cosa si possa
fare sempre con tutti e che funzioni davvero.