[11:32, martedì 21 novembre 2006] - Joe Oblivian scrive:
> On mar, 2006-11-21 at 10:31 +0100, caparossa wrote:
>>
>> e invece qui ti sbagli, visto che gli "anticapitalisti" (così si
>> definiscono quelli che hanno bruciato i manichini) è proprio
>> della "rivoluzione globale proletaria" che parlano ad ogni piè
>> sospinto.
>
> Si si io mica mi riferivo alle intenzioni di chi ha detto lo slogan,
> quanto all'attore di riferimento: da un lato i viet-cong, che erano
> l'esercito della rivoluzione comunista vietnamita (con tutto quello
> che oggi possiamo pensare del regime nordvietnamita degli anni
> seguenti, allora Ho Chi Min aveva davvero guidato una rivoluzione
> comunista e anticapitalista), dall'altro... non si sa bene chi (la
> resistenza Iraquena e' molto variegata e piena di fondamentalisti
> religiosi che mi fanno ribrezzo).
>
> Insomma, se in un caso la lotta del vietnam comunista si poteva
> *davvero* leggere come una lotta di liberazione anticapitalista (e il
> riferimento era al *Vietnam* come percorso di liberazione, non come
> strage di soldati), nel caso di Nassyria si tratta di un singolo atto
> di guerriglia, con ogni probabilita' portato da gente che lotta contro
> l'imperialismo americano ma assolutamente non in un ottica
> anticapitalistica.
il risultato della guerriglia vietcong (massimo rispetto) è stato
l'instaurazione di una dittatura comunista gestita da un manipolo di
gerontocrati e burocrati di partito (così come è successo in russia
nel '17, in cina nel '48, a cuba nel '59 e cmq in tutte le rivoluzioni
comuniste).
quindi massimo rispetto per le guerriglie, per le lotte di liberazione,
quali che esse siano.
> Per intenderci: "10, 100, 1000 Iraq" avrebbe gia' avuto un po' piu' di
> analogia con lo slogan originale.
>
> Joe
> P.S. La "rivoluzione globale proletaria" ti fa schifo come idea? :-)
preferisco l'insurrezione globale libertaria :-)
--
"E se mi prendono?"
"Ti hanno già preso, coglione.
E se ti liberi?"
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