Re: [Forumlucca] ezechiele cineforum e il circolo del cinema

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Aihe: Re: [Forumlucca] ezechiele cineforum e il circolo del cinema
ringrazio gianni perchè mi permette di parlare di VITTORIO DE SETA. Uno
dei padri del documentarismo italiano

Nasce a Palermo il 15 ottobre 1923.
Studia architettura ma si dedica alla sua vera passione il documentario.
I suoi documentari sono delle vere e proprie opere d'arte che mescolano
l'osservazione antropologica alla narrazione-denuncia delle condizioni
sociali e lavorative delle popolazioni del meridione (lavora
soprattutto in Sicilia e in Sardegna)

tralascio la produzione cinematografica pluripremiata e vi allego
l'elenco dei documentari realizzati dal maestro

Questi dieci documentari trattano della vita quotidiana e del lavoro
nell'Italia insulare degli anni '50: pescatori e contadini in Sicilia,
pastori e minatori in Sardegna.
Vinni lu tempu de li piscispata, 11', 1954
Isole di fuoco, 11', 1955
Sulfarara, 10', 1955
Pasqua in Sicilia, 11', 1955
Contadini del mare, 10', 1955
Parabola d'oro, 10', 1955
Pescherecci, 11', 1958
Pastori di Orgosolo, 11', 1958
Un giorno in Barbagia, 14', 1958
I dimenticati, 20', 1959

non posso che ringraziare anche il circolo del cinema per il suo
impegno ;-))

un abbraccio
marcantonio


Il giorno 16/nov/06, alle 12:53, gia nni ha scritto:

> Marcantonio Lunardi ha scritto:volevo ringraziare i compagni del
> cineforum ezechiele che continuano il loro lavoro di riscoperta del
> materiale legato al cinema documentario
>>
>> mi sto riferendo in questo caso alle date del 21 novembre con
>> "Crossing the bridge - the sound of instambul"
>> e alla data di mercoledi 6 dicembre con la proiezione di "un'ora
>> sola ti vorrei"
>>
>> due bellissimi esempi di cinema documentario proiettati due anni fa
>> al festival dei popoli di firenze (importantissima istituzione del
>> cinema documentario e una delle pochissime occasioni per vedere
>> materiale che nel resto d'europa viene passato in prima serata dalle
>> televisioni nazionali)
>>
>> per conoscere il programma di quest'anno ecco il sito
>> http://www.festivaldeipopoli.org/
>>
>> bravi perchè pochi hanno la sensibilità per dare spazio a
>> documentari molto belli e particolari
>>
>> un saluto
>> marcantonio
>>
>>
>> ##
> Caro Marcantonio,
> approfitto della tua e.amail
> per informare te
> e tutti coloro che leggono il forum,
> che il prossimo ciclo del circolo del cinema
> ha scelto quattro film,
> che richiamo  il documentario
> o fiction legate  alle questioni più brucianti di oggi:
> il tracollo argentino del 2001
> le multinazionali e la lotta contro le multinazionali
> i senegalesi, l'italia e il senegal
> la cacciata di ceausescu vista oggi...
>
> Aggiungo per chi ama il cinema
> che l'ezechiele ripropone un film dato dal Circolo del Cinema
> assolutamente da vedere
> 13 Tzameti
>                           ciao
>                               gia nni (quilici) 
>
>
>
>
> PEOPLE HAVE THE POWER
> circolo del cinema
> al cinema centrale
> ore 21.30
>
>   Perché "People Have the Power" (La gente ha il potere)?
> Perché i quattro film di  questo ciclo richiamano in modo  vibrante
> questa utopia.
>
> Perché abbiamo utilizzato un titolo inglese, che è un modo, diceva
> Wenders, di farsi  sottilmente  colonizzare?
> Perché "People Have the Power" è una famosa canzone-poesia  di Patti 
> Smith
> e perché, invece,  il corrispettivo  titolo  in italiano suonerebbe
> troppo  propagandistico  e prosaico.
>
> Ad ogni modo sono quattro film che esplorano direttamente ed
> esplicitamente questi anni, gli anni che stiamo vivendo.
> Non si pensi tuttavia di trovarci di fronte a film politici e noiosi.
> Tutt'altro!
> Sono pellicole, in cui la drammaticità è anche ironia e perfino
> sberleffo, ed hanno  un sentimento comune molto nobile: la passione.  
>                                                                        
>                                                                        
>                       &n bsp;                      Buona visione...
>
>
>  Giovedì 23 novembre 2006
> Diario del saccheggio (Memoria del saqueo)
> di Fernando E. Solanas
> Svizzera-Francia-Argentina 2004.  Dur:120'
> Un ventennio di depredazione di un territorio ricchissimo, di
> violazione sistematica della legge, di privatizzazioni selvagge, di
> svendita di patrimoni pubblici... Solanas ricostruisce le cause del
> tracollo argentino del 2001 e le sue devastanti conseguenze sulla
> popolazione. La mdp di Solanas vaga per le lussuose sale, volteggia
> lenta intorno ai tavoli lucidi, porcorre gallerie affiancate da
> ritratti non degli eroi, ma di oscuri burocrati....   Questo diario
> alterna, infatti,  interviste  a materiali  di reportorio  ma,
> soprattutto, si  avvale  di riprese vive e dirette: da una parte la
> classe dirigente corrotta e predatrice; dall'altra la popolazione,
> colta nei momenti appassionanti della protesta, ma anche cercata nei
> meandri del disagio.  
> Un  affresco preciso, agghiacciante e, a tratti, vibrante.
>  
>
>
>
> Giovedì 30 novembre 2006
> The Yes Man
> di Dan Ollmann, Sarah Price, Chris Smith
> con Mike Bonanno, Andy Bichlbaum, Michael Moore. USA 2004. Dur: 83'.
> Premio del pubblico al Festival di Rotterdam 2004.
> Chi sono gli Yes Man? Sono un'associazione, fondata dagli stessi
> interpreti del film, che si batte contro il meccanismo della
> globalizzazione e più in particolare contro il WTO (Organizzazione
> mondiale del Commercio). Di fronte allo strapotere delle
> multinazionali, che governano la terra, essi mettono in atto "azioni
> situazionistiche" per smascherare, attraverso il teatro e l'ironia il
> vero volto del neocapitalismo globale. Spacciandosi per esperti
> scientifici si presentano a serissimi convegni per illustrare i
> vantaggi di un costume iperfallicoscientifico come controllo a
> distanza dei dipendenti; oppure un metodo per riciclare le feci per
> produrre hamburger per i fast food del Terzo Mondo...
> Un film per riflettere sorridendo e un modo di contrattaccare
> divertendosi.
>
> Giovedì 14 dicembre 2006
> Lettere dal Sahara
> di Vittorio De Seta
> con Djbril Kebe, Marco Ballani, Claudia Muzzi. Italia 2006. Dur: 100'
> Lettere dal Sahara, del più grande documentarista italiano Vittorio De
> Seta, è l'odissea di un immigrato senegalese in Italia, tra centri di
> accoglienza, piccole delinquenze, violenze xenofobe e impreviste
> solidarietà...
> Un film duro per ciò che racconta, ma lieve per la fluidità dello
> stile, dove la speditezza della macchina digitale scorre attraverso un
> montaggio rapido e stringato, in cui i flash-back (la terribile  
> traversata) sono schegge velocissime dell'immaginazione, non racconto
> piano. E' poetico ed essenziale soprattutto quando sono le immagini
> più che le parole a parlarci. La parte finale, il ritorno nel Senegal,
> è grandiosa e ariosa negli spazi ed il discorso del “maestro” è  una
> formidabile sequenza su come si possa essere nello stesso momento
> didattici, politici e poetici.
>                                                              
>
> Giovedì 21 dicembre 2006
> A est di Bucarest (A fost saun-a fost?)
> di Corneliu Porumboiu
> con Mircea Andreescu, Teo Corban. Romania 2006. Dur: 89'
> Caméra d'Or a Cannes.
> 1989: tutta la Romania vede in TV la cacciata di Ceausescu. 16 anni
> dopo una TV locale pensa di rievocare questi avvenimenti. Testimoni:
> un pensionato e un insegnante beone. Partono baldanzosamente, ma
> poi...
>      Poteva essere un buon lavoro a metà tra una pièce teatrale e uno
> show televisivo, invece è ottimo cinema, grazie alla sceneggiatura
> precisa e pungente, alla comicità involontaria dei dialoghi, alla
> bravura e ai tempi comici degli attori straordinariamente diretti e
> all'intelligenza della riflessione che il film induce. Opera prima,
> premiata a Cannes quest'anno con la Camera d'or.
>
>    
>
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E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il
possibile.
Coloro che si sono limitati a ciò che appariva loro come possibile,
non hanno mai avanzato di un solo passo

skype: marcantonio68
ichat av - videoconferenza: mlunardi@???

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