Szerző: ugo Dátum: Címzett: forumgenova, aderentiretecontrog8 Tárgy: [NuovoLab] IL " DICEMBRE TUTTI A VICENZA
LE TRUPPE E LE TRUPES
NELLA RIDENTE e cattolicissima Vicenza sono in arrivo due bei pacchi targati
Iù Es Ei. Il primo è 2 milioni 160 mila metri cubi di cemento e bombe, il
secondo è meravigliosamente... Beautiful! Ma andiamo con ordine: non voghamo
rovinarvi la sorpresa. Capitolo primo: Guerra Globale Permanente a casa nostra.
Il Pentagono ha deciso e gli altri si accomodino: lo spazio attualmente
occupato dalla caserma Ederle sarà raddoppiato per diventare la sede operativa
della 173esima Airborne Brigade. Sotto il colle del santuario della Madonna
Berica bisognerà far spazio ad un aeroporto di guerra, ad una caserma per altri
2 mila militari statunitensi [oltre a quelli già presenti nella caserma
Ederle], una sessantina di Tank MI Abrams, 85 corazzati di vario tipo, 14
mortai pesanti semoventi, 40 Humvee con sistemi elettronici di ricognizione,
due nuclei di aerei spia Predator, almeno due batterie di obici semoventi,
svariate postazioni di lanciarazzi multi-pi i a lungo raggio Mrls, una sezione
di «Intelligence» da Guerre stellari... E ci fermiamo qua perché l'elenco
sarebbe ancora lungo.
A Washington devono vedere la faccenda come una specie di Risiko dove vince
chi occupa più paesi e piazza più carriarmatini. I cittadini di Vicenza che in
questi giorni si sono mobilitati a migliaia con raccolte di firme, sit in
davanti al municipio, manifestazioni di piazza e occupazioni delle aree in via
di trasformazione, sono più propensi a vedere l'altro lato della medaglia.
«Anche a voler prescindere da un giudizio sulla logica di guerra globale - ha
commentato Olol Jackson, portavoce dei Verdi di Vicenza e promotore del
Comitato nazionale contro le servitù militari - trasformare il Dal Molin in una
seconda caserma Ederle comporterebbe costi insostenibili per Vicenza. Basti
pensare della viabilità e all'inquinamento che una base di tale dimensioni
comporterebbe. Tutti costi che saremo soltanto noi cittadini a pagare. I
generali Usa assicurano che non hanno bisogno di altre infrastnitture come una
nuova strada d'accesso alla nuova caserma. Per dove faranno passare i carri
armati? Per il casello di Mestre?». La «politica del sorriso» adottata a
Vicenza dal Pentagono, tra promesse di sviluppo, rassicurazioni di lavoro per
tutti e giuramenti solenni che la base Dal Molin con la guerra non ha proprio
nulla a che fare - come ha spiegato Andrea Licata, presidente del centro studi
per la pace dell'università di Trieste - non è altro che un procedimento
standardizzato. Quando la base andrà a regime, nemmeno un deputato potrà
metterci il naso, i controlli ambientali e le verifiche sulle dotazioni di
guerra saranno impossibili. A Vicenza non resterà che pagare le bonifiche, lo
smaltimento dei rifiuti, la manutenzione della viabilità, gli enormi consumi
energetici, i privilegi dei militari che non pagano neppure il biglietto del
tram.
Conti che non spaventano il sindaco Enrico Hùllweck: «Accoglieremo ancora gli
americani così come li abbiamo accolti 50 anni fa», ha sentenziato. Proprio lui
che, da vecchio militante nell'Msi, 50 anni fa si sarebbe trovato dall'altra
parte della barricata. Quella color nero. E con il centrodestra, al governo in
Comune, Provincia e Regione, ad intonare«The Star Spangled Banner», è scesa in
campo la Cisl. Gli statunitensi, dicono, portano lavoro, pace e cultura. E
veniamo al secondo «pacco», molto Beautiful. Si tratta della soap opera che
appassionava Cossiga: le star di Beautiful sbarcheranno a Vi-cenza. Due
settimane di riprese che ci [e sottolineiamo il «ci»] costeranno un milione di
euro. L'assessore regionale Fabio Gava, dalla Cina dove è in missione di
studio, si è detto entusiasta e pronto a finanziare l'operazione. Il sindaco
Hullweck pure. Va da sé, che i belloni e le bellone di Beautiful si impegnano a
indossare scarpe vicentine, abiti veronesi, pelletterie della riviera berica,
occhiali bellunesi e a pranzare nei McDonald's italiani. Certo non mancherà un
giro in gondola. Partenza sotto il ponte di Rialto e approdo a Camp Ederle
Stelle e Strisce. ■
di Riccardo Bottazzo
da CARTA N°41
riprendo la info già messa in rete da Norma sollecitando a partecipare a
questa manifestazione:
MERCOLEDI' 15 NOVEMBRE pv durante l'ora in silenzio che si svolge sui gradini
di palazzo ducale dalle 18 alle 19
Verranno anche raccolte le prenotazioni per il pullman che partirà da da
Genova per manifestazione del 2 dicembre prossimo a Vicenza, contro
l'ampliamento dell'aeroporto militare "Dal Molin".(info e prenotazioni:
3473204042 - 010 460483)