felice che la mia provocazione abbia colto nel segno...sono domande che
ci facciamo anche noi ogni giorno...bè quasi...:) , e siamo daccordo con
tutto ciò che è stato scritto...
/"Autoproduzione per autodeterminarci, per affermare noi stessi fuori
dalle restringenti logiche di mercato.
... siamo un movimento, un sussulto, un brivido lungo la schiena quando
ti emozioni, quando vivi, quando provi sensazioni sconosciute che ti
conducono in punti da dove ogni prospettiva cambia in continuazione,
siamo la prova tangibile dell'esistenza di altri mondi, facciamo tremare
il mercato perchè lo danneggiamo, ci sottraiamo al suo controllo, ci
autodistribuiamo, non produciamo merci ma senso, conoscenza e
consapevolezza. "/
...scusate la sparata poetica...
pinke ha scritto:
> uno wrote:
>
>
>> La corte si ritira per deliberare (con sottofondo musica di uno
>> sciaquone da cesso) aka nel mio caso mi ci vuole un po' di tempo per
>> riflettere e ragionare su.
>>
>
> concordo. serve un po' di tempo, che non son cose che si possono
> decidere in fretta.
>
> per conto mio, credo che la cosa dell'autoreddito (senza entrare in
> carte e cartacce) si ponga soprattutto per quanto riguarda le etichette
> e i gruppi.
> per i gruppi, penso che le cose dette finora vadano piu' che bene.
> faccio un esempio: gli assalti frontali (tanto per non fare nomi, ma
> tanto non credo sia un problema per loro rendere pubbliche queste cose)
> ci hanno chiesto recentemente per suonare all'emerson 1500 euro piu' sei
> posti in albergo, dicendo che loro ci devono campare.
> scelte, non dico sia sbagliato, cmq da noi non hanno suonato, e in
> generale non li considero gente che fa autoproduzioni.
> tanto piu' che poi escono con il manifesto, ma anche uscissero in modo
> piu' sfigato sarebbe uguale.
>
> per le etichette: se la manifesto libri (appunto) ci chiede di aprire
> uno spazio (e' ovvio che non lo fara' mai, sto esagerando per far capire
> cosa voglio dire) non e' il caso. e uguale per l'etichetta indipendente
> sarcazzo, che ne so, la gridalo forte (che non esiste piu', ma insomma).
> o la wide records...
>
> questo intendo per commerciale.
>
> ok lo so, questi sono esempi facili. pero' intanto se siamo d'accordo su
> questo (eh beh se non lo siamo e' un problema) possiamo stendere una
> base, poi sugli esempi piu' difficili vediamo via via.
>
> in generale io ribadisco che per me autoprodurre musica vuol dire
> liberarla, togliergli l'etichetta di merce. se dalla vendita di quella
> cosa poi ci tiro fuori un guadagno, volente o nolente, ritorna ad essere
> merce.
>
> ciau
> pinke
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> _______________________________________________
> Left mailing list
> Left@???
> https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/left
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
> No virus found in this incoming message.
> Checked by AVG Free Edition.
> Version: 7.5.430 / Virus Database: 268.14.0/524 - Release Date: 08/11/2006 13.40
>
--
...E se per esempio uno non ha nulla da vendere, o non vuole vendere ne vendersi, è come se non esistesse e quindi bisogna distruggerlo...
www.autistici.org/audioresistance