Autor: psicosi Data: Para: hackmeeting Asunto: Re: [Hackmeeting] due (mila) parole al volo
* Vittorio Bertola <vb@???> [2006-09-06 15:12:19]: > perchè come ho detto più o meno dieci volte durante il seminario, la
> battaglia per le libertà personali (digitali o meno) si vince solo
> portandola sempre più a livello di massa. quindi bene se si esce sui
> giornali, male se si esce sui giornali per essere derisi o etichettati
> come una manciata di asociali/criminali, il che vuol poi dire che sono in parte in disaccordo.
e' vero che il nostro obiettivo deve essere quello di aprire gli occhi a
piu' gente possibile, ma la consapevolezza di chi vi partecipa e'
l'unica possibilita' che abbiamo di diffondere quello in cui crediamo.
la nostra non deve essere una battaglia a chi e' piu' convincente, a chi
e' piu' abile a gestire le menti inconsapevoli di chi non capisce ancora
quanto siamo gia' schiavi e controllati a livello sociale.
> richieste come la revisione della legge sul diritto d'autore vengono
> dismesse dai piani alti come "ah ma sono le lamentele di quei quattro
> estremisti dei centri sociali". noi abbiamo dimostrato che le leggi sul diritto d'autore si possono
cambiare non solo dai piani alti. ogni giorno milioni di persone
ignorano le leggi sulle diverse forme di copyright a dimostrazione che
e' la necessita' che ti porta a violare la _legge_, e non c'e' legge e
repressione che tenga difronte la necessita'.
> per questo io penso che il prossimo hm non dovrebbe perdere l'attitudine
> politica, ma trasformarne le modalità comunicative: insomma, magari quasi giusto, perche' io ci vedo una piccola contraddizione in termini.
ho paura che trasformare le nostre modalita' comunicative sarebbe una
forma di compromesso in antitesi con la nostra natura politica (che non
e' precisamente quella degli oppositori perenni, ma di quelli che sono
convinti che la minima intrusione nelle logiche di gestione dei propri
ideali sia un virus che addormenta le coscienze).
> farlo in un posto non occupato e senza striscione all'esterno, in modo
> da attirare anche gli ignari utonti digitali medi che in un centro
> sociale non metterebbero mai piede per via del fud millenario dei media
> ufficiali, e poi stupirli con gli effetti speciali cerco di spiegarmi, quello che bisogna combattere e' l'equazione
(sbagliatissima certamente)
"e' un problema che sollevano in pochi = non e' un problema di tutti"
che inevitabilmente da' adito al pregiudizio che i centri sociali
sollevano problematiche sociali perche' sono rompicoglioni dentro.
ma la soluzione non e' quella di fare buon viso a cattivo gioco, la
soluzione e' quella di smettere di giocare (abbondanti imho).
dobbiamo sovrastare la credibilita' del luogo comune che c'ha in testa
l'utonto medio, siamo d'accordo tutti e due, ma non in collaborazione
con quello che e' la causa del luogo comune (i media ufficiali).
per dirla con una frase a noi cara : "become the media !"
> prego insomma ricordare che è sempre necessario usare i media prima che
> i media usino te; se non ti attivi in quel senso (il che vuol dire
> invaselinarli con astuzia per quanto possibile) loro faranno di te ciò
> che vogliono. e' necessario imparare la lingua del nostro avversario, chiaramente, ma
non per aprirci un dialogo.
siamo paranoici, perche' convinti che dietro l'interesse mediatico ci
sia una delle forme di controllo piu' subdolo dei nostri anni.
imparare a comunicare non significa imparare le tecniche di persuasione
delle masse, imparare a farsi buona pubblicita'.
quest'anno non abbiamo utilizzato tante parole diverse rispetto agli
anni scorsi, perche' c'e' stato questo cambio di partecipazione nei
numeri e nella qualita' ? imho, la realta' politica di questi tempi
ha fatto capire a un sacco di gente che bisognava attivarsi, e
l'hackmeeting ce ne ha dato semplicemente la possibilita'.
> poi per carità, si può anche fare un hackmeeting fotocopia di quello di
> parma e sarà bello uguale, ma imho si perderebbe una buona occasione per
> trasformare tutti i pompini reciproci in un po' più di impatto sul mondo. deve essere un hackmeeting fotocopia di quello di parma.
i numeri devono crescere, ma lo spirito deve essere lo stesso.
i numeri che devono crescere sono quelli delle persone che si sbattono :
gli hacker, per l'avvicinamento della gente alle nostre tematiche e'
sufficiente un sito internet di belle parole che potremmo anche produrre
noi, ma all'hackmeeting ci deve essere gente che _vuole_ capire.
non basta prendere coscienza che c'e' qualcosa da fare.
bisogna creare l'esigenza che e' ora o mai piu'.
> ciao, ciao, e rispetto per chi come te "scava da dentro" anche se, imho,
bisogna lavorare soprattutto in un altro senso perche' c'e' il tempo di
fare i sindacalisti e parlare, e c'e' tempo di fare gli operai e
scioperare.
scusa se sembra che ti sto sbeffeggiando, ma non lo so dire con altre
parole, davvero :)