Re: [Hackmeeting] Re: politica si, ma indipendente dagli sch…

Delete this message

Reply to this message
Autor: carl0s[at]anche.no
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] Re: politica si, ma indipendente dagli schieramenti

Il giorno 04/set/06, alle ore 20:31, pipe ha scritto:

> Non mi sembra che all'hackmeeting ci sia Par condicio, inoltre la
> questione è chiara: Venite se siete d'accordo con le nostre idee.
> Quindi evitiamo scontri inutili.... e cavoli vari occupiamoci
> della politica inerente all'hacking e delle libertà che chiede
> l'hacking, non dei CPT.


a me questa storia mi fa solo ridere però. L'hackmeeting storicamente
si è connotato come evento autogestito. Negli anni, consolidando
questa pratica. BADA BENE - non ho parlato di hackerz e stracazzi
vari. Ma di un evento. Che si costruisce anno per anno. Se ne è
discusso a lungo nelle liste, suppongo (lo suppongo perché sono
iscritto da poco). Se ne è convenuto, credo. Questa è la nona
edizione. Nona. Nove così 1 2 3 4 5 6 7 8 e 9 ecco mi fermo qui.
Tu prendi le dita delle tue mani ne tagli via una e hai le edizioni.
Hai capito ora no? 9.

Questa pratica dell'evento autogestito non è MAI venuta a mancare. E
sai perché? Perché un pezzo importante della comunità hackmeeting
viene da queste esperienze. Un pezzo non ci viene ma gli piace tanto
assai autogestirsi un evento, ecc ecc ecc.
Perché autogestirsi il posto, l'evento, e quant'altro fa il paio con
essere consapevoli di quel che succede nella tua macchina. Nei
sistemi che utilizzi. Quello che succede in-the-box. Essere
ragionevolmente sicuro che sia tu a determinare la situazione e non
essere determinato.
Non parliamo di fuffa eh, parliamo di questo.

I posti possono essere occupati, affittati, comprati, regalati,
rubati, cacati, costruiti.

Ma l'evento è sempre stato autogestito.

Significa che ad esempio, si è chiesto GIUSTAMENTE conto a chi ha
proposto il melinda meeting in val di non, chi era e cosa intendeva
fare di questo hackit.
Le risposte non sono state giudicate esaurienti. Significa che per
ragioni facilmente ricostruibili dalle discussioni, che ti ricordo
sono tutte pubbliche, la candidatura di Udine è stata accantonata per
quest'anno.

Questa stronzata di occuparsi del solo hacking è quel che è. La
solita solfa di scindere la politica dalla Tecnica.
Ebbene se ti è sfuggito quest'anno c'è stata la sublimazione
dell'hacking. Si è occupato un posto abbandonato AD HOC. Lo si è
restituito alla vita, allacciando i servizi fondamentali: acqua,
luce, bombole del gas e chiaramente lan e internet.
A fine hackit la comunità ha lasciato il posto alla decisione del
collettivo di occupazioone degli splendidi parmigiani (si pompini beh?).
Dentro si è parlato di un sacco di robe.
Non solo di codice e smanettamento. Si è parlato ad esempio del DIY
(do it yourself) che non è tecnica in sé. Si è parlato di Serpica
Naro e della beffa mediatica fatta ai danni del baraccone della moda.
E non è tecnica in sé.
E si è parlato anche di TOR, di hacking dell'ONU, di costruire un
trasmettitore FM.
Della struttura di un calcolatore.
Nel primo piano c'era il LAN SPACE in cui i nostri cari nerdz
potevano smanettare come e quanto gli piaceva. Condividendo il
proprio sapere.
Di nuovo di questo stiamo parlando. Di condivisione.
Condividere le proprie esperienze, i propri saperi.
Sei d'accordo? BELLA.
Non sei d'accordo? Sei nel posto sbagliato.
Queste che ti ho descritto io, e non solo io, me le vivo come
discriminanti.


Condividere esperienze e saperi. MANDALO A MEMORIA. Se non hai
capito, ricomincia da capo.
Condividere esperienze e saperi.

> Anche perchè quando si chiede a qualche fanatico che soluzione si
> può adottare contro l'immigrazione clandestina (senza CPT) la
> domanda viene automaticamente elusa deviando il problema, lasciamo
> perdere... l'hacking di solito cerca di risolverli i problemi e non
> di enfatizzare fanatismi di ogni tipo.


Avevo detto a memoria porcoddio. Ripassa tutto e ricomincia.

>>
> 1) Ci sono i nuovi arrivi: non è detto che uno debba essere stato
> per forza a Genova e Torino.


i nuovi arrivi dovrebbero SEMPRE avere l'accortezza di leggere dove
sono arrivati. Si chiama PER LO MENO, Netiquette.
E abbiano il buon senso di non venire ad hackit senza aver
partecipato a una discussione in lista, per lamentarsi poi. E' un
atteggiamento patetico.
E' un evento autogestito. E per due sole edizioni non è stato fatto
in un posto occupato. Si determinano le cose in lista. E quello è
l'ambito per fare proposte alternative.
Prima.


> 2) Non ho mica detto che non potete fare un centro sociale per
> hacker, basta che nel sito lo scrivete e così non ci saranno
> malintesi.


Rileggi la storia dei precedenti hackit. Avresti potuto avere un VAGO
sospetto.

> 3) Non è detto che un posto che non sia pulitino e perbenino sia un
> centro sociale disorganizzato, non esistono solo i ghetti e le
> suite: ci sono anche le vie di mezzo.


ecco prendila la via di mezzo.

> 4) Non confondiamo le cose e non cambiamo le carte in tavola:
> un'evento commerciale è tale perchè chi lo organizza ci lucra
> sopra. Se la spesa viene un po' di più non si viola lo spirito di
> Internet e non credo che qui ci sia nessuno per dare lezioni a
> nessuno sullo spirito di Internet anche perchè è fortmente eterogeneo.


ma lo spirito di Internet come dici tu cosa c'entra con la pratica
consolidata di hackit. E' o non è un valore r/aggiunto questo?

> 5) A chi ritiene che hacking == centro sociale (non tu ma
> sicuramente qualcuno di qui) nemmeno rispondo perchè ritengo che
> non ha capito un cazzo dell'hacking e lo invito a leggere un po'
> di storia, magari farsi una ricerca su google.


fico il richiamo a leggere.
Pensa!
Se avessi letto tu ci avresti risparmiato un sacco di cacature di cazzo.
PRIMA IMPARARE POI PARLARE.


--
there are very few personal problems that cannot be solved through a
suitable application of high explosive.

cia'
carl0s

GPG public key ::: www.nois3lab.it/gpg/carl0s/inventati.asc