Cana. L'ultima mia visita fatta in Libano, qualche mese fa, fu al
frantoio che una Ong italiana aveva realizzato nel territorio. Qualche
km fuori dalla cittadina. Ricordo perfettamente i luoghi, le strade, le
case, i volti. Di donne, uomini, vecchi, bambini. Erano pieni di gioia,
un giorno di festa, per l'inaugurazione del frantoio, realizzato sulle
macerie di quello distrutto anni prima durante incursioni nemiche....
delle donne, degli uomini, dei vecchi, dei bambini! Ci ero andato
invitato dai colleghi italiani che insieme alla gente avevano
realizzato quell'opera, ci ero andato perchè anch'io - in un'altra zona
del paese - con un altra Ong italiana avevo ricostruito alcuni frantoi.
Una bella festa, con le musiche, le danze, gli assaggi del primo olio
lavorato. Tutti i bimbi di Cana e della contea erano lì, a testimniare
la loro gioia per la vita, a rapprsentare il lro diritto alla Vita.
Ricordo nitidamente quel giorno; ricordo d'aver pensato che,
probabilmente, qualche centinaio d'anni prima, negli stessi luoghi una
festa simile si era organizzate per le nozze evangeliche di Cana, con
le stesse danze, gli stessi colori, gli stessi volti.
Ho ripercorso
ogni fotogrammo dei miei ricordi in questo tragico fine settimana di
Cana! La partenza da Beirut la mattina presto, il lungo viaggi a Sud,
passando da Sidone, Tiro....qui ci fermammo un attimo per incontrare
altri colleghi e prendere un caffè sul piccolo porticciolo con le
antiche rovine romane sul fondale marino....ricordi, ma soprattutto
volti, quelli dei bimbi e delle bimbe, del loro diritto di essere
felici e spensierati! come i miei figli, di 13 e 3 anni, come loro a
giocare a pallone in strada, a rincorrere le ragazzine, a VIVERE!!!!
maledizione, perchè gli è negato questo diritto??? perchè è negato a
loro e alle migliai di vittime sacrificale che il molok della
DEMOCRAZIA e della LIBERTA' Imperante pretende di imporre???? perchè
siamo così maledettamente incapaci di sdegno e coraggio??? perchè
questo barcone chiamato ONU è ancora ostaggio delle potenze dei veti e
della realpolitik dei morti ammazzati in nome del diritto?? Perchè la
sofferenza degli Olocausti non ha insegnato niente a Israele? Perchè la
profezia di CANA si è svuotata di significato nelle stanze vaticane?
E
allora che esploda l'infermo in medioriente!!! così saremo finalmente
attenti e coinvolti nei mali della storia, così saremo tutti trascinati
a confrontarci con le speranze negate e assasinate sui tavoli dei
negoziati e dei vertici mondiali G8, FMI, WTO e tutte quelle sigle che
inesorabilmente e quotidianamente disprezzano la vita di quei bambini
di Cana in nome delle logiche che fanno aumentare il prezzo del
petrolio man mano che aumentano i morti ammazzati!!!
Ma di cosa
parliamo quando il disprezzo della vita altrui è l'unico elemento di
misura su cui calcolare la propia sicurezza? di cosa parliamo se
l'indice di civiltà è dato dall'aumento di muri in costruzione lungo il
confine tra messico e USA e/o tra i territori israeliani (ricchi
d'acqua) e quelli palestinesi (pieni di vita disperata, repressa e
umiliata) o ancora dai CPT per rinchiudere chi fugge dalla fame o
dalla guerra (quando non vengono restituito come vuoto a perdere dalle
acque dei mari...)?
Il ricordo della festa di Cana stride
terribilmente con quello che sta succedendo. Sembra quasi impossibile...
quei volti li ricordo pieni di allegria, di speranza di gioia e sincera
amicizia. Mi pare quasi di ricordare anche quel palazzo di Cana, il più
alto della città...rifugio di speranze....punto finale di un omertà che
ci fa tutti assassini!
Da giorni non ho più notizie di amici e amiche
libanesi che non hanno avuto la possibilità di lasciare il paese come i
miei colleghi, rientrati appena la crisi è cominiciata....tentavano di
organizzarsi, per sopravvivere e per resistere! già, resistere, perchè
l'imbecillità di chi organizza le guerre pretende che la vita non debba
più organizzarsi....e invece c'è, maledettamente disperata e stuprata
nella sua dignità, ma c'è, e riesce sempre ad andare avanti....fino a
quando i bimbi di Cana giudicheranno la storia! la loro storia negata,
riscrivendone un'altra, quella dove il loro diritto di esistere e
resistere sia più importante e forte dei balbetti degli imbecilli che,
in nome della realpolitik non hanno le palle per gridare e smascherare
il crimine legalizzato e autorizzato nel "tragico errore", nell"effetto
collaterale", "giusto prezzo da pagare", "pace duratura".
Non ho
verità da proporre. Ho molti dubbi che mi tormentano. E forse
affrontare il dubbio è molto più difficile che avere certezze....ma
forse come i disperati di Cana anch'io tento di vivere e r-esistere.
Carlo Mileti
COOP. SOC. COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
p.za Bottazzi 1 -
73100 LECCE (ITALY)
Telfax + 39 0832 342564 fax + 39 0832 342489
sudsudlecce@???
www.madeinglobe.org/solidaria
p.s.: il
boicottaggio dei prodotti israeliani è una forma di pressione che i
pacifisti di Tel Aviv indicano, come anche dare spazio alle notizie dei
riservisti che rifiutano di recarsi al fronte (oggi un'altro ragazzo si
è rifiutato perchè "la mia coscenza m'impedisce di partecipare ad un
conflitto stupido in cui in prevalenza vengono uccisi civili")
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JAFFA e CARMEL
Le esportazioni dei prodotti
ortofrutticoli israeliani, provenienti da Israele, dalle colonie nei
territori occupati e dai coltivatori palestinesi, cui mancano altri
canali di distribuzione, sono controllate e gestite da due società:
Il
marchio JAFFA è usato dalla Citrus Marketing Board of Israel, un corpo
amministrato centralmente per promuovere gli agrumi israeliani in tutto
il mondo.
La CMBI è stata fondata nel 1940 per sviluppare, promuovere
e regolare l'industria israeliana degli agrumi.
A seguito della
privatizzazione dell'industria nel 1990, la Società è stata
ristrutturata per assicurare che coltivatori ed esportatori possano
andare incontro ai bisogni dei clienti in modo più efficiente.
Oggi la
Società: Dirige la strategia dell'industria israeliana degli agrumi.
Rappresenta i coltivatori e gli esportatori israeliani sia localmente
che all'estero, per quanto riguarda i rapporti con organismi ufficiali
ed internazionali.
Autorizza gli esportatori e supervisiona le loro
attività nei vari mercati.
Organizza e attua strategie di mercato.
Amministra i diritti internazionali di autorizzazione per il marchio
esclusivo Jaffa, assicurando il suo alto standard di eccellenza.
Coordina e confeziona la pubblicità e la promozione globale degli
agrumi Jaffa, per andare incontro ad ogni singola richiesta di mercato
attraverso rappresentanti di marketing in tutto il mondo.
E' la forza
che guida le massicce coltivazioni piantate nel deserto israeliano del
Negev e nelle valli interne. Dà inizio, finanzia e supervisiona le
ricerche e lo sviluppo di programmi.
Il marchio CARMEL è usato dalla
Agrexco, un'agenzia a controllo statale, per l'esportazione di tutti
gli altri prodotti, in particolare avocados e fiori recisi.
I prodotti
palestinesi, soprattutto quelli provenienti da Gaza e soprattutto nel
caso dei fiori recisi, sono nella maggior parte dei casi esportati come
merci israeliane, avendo un certificato d'origine israeliano imposto da
Agrexco.
Agrexco trattiene più del 40% del ricavato della vendita come
sua quota di marketing e anche se i coltivatori di Gaza legalmente
potrebbero bypassare Agrexco per loro è molto difficile: i produttori
devono pagare il trasporto in Israele, le ispezioni per la sicurezza
israeliane e hanno grossi problemi di distribuzione per il mercato
europeo.
(Dati del 1998 tratti dal Washington Report, naturalmente
prima dell'inizio della seconda Intifada che ha ulteriormente aggravato
la situazione). Commercio equo e solidale Le nostre conoscenze in
proposito riguardano per ora solo un prodotto, il couscous di una
cooperativa palestinese. A proposito di accordi commerciali… ricordiamo
che l'art. 38 dell'Accordo ad interim UE-Israele, sul commercio e temi
ad esso collegati, si applica al "territorio dello Stato di Israele" e
non è contenuta nessuna altra ulteriore definizione. Israele ha annesso
unilateralmente sia Gerusalemme Est che il Golan e così per la legge
israeliana fanno parte dello Stato di Israele. Per le colonie in West
Bank e Gaza, pur non formalmente annesse, la giurisdizione israeliana è
applicata nella pratica.
Tutte le risoluzioni dell'ONU affermano che
né le colonie in West Bank e Gaza, né Gerusalemme Est e Golan possono
essere considerate parte dello Stato di Israele, quindi l'ambito
territoriale di applicazione dell'accordo ad interim si intende
limitato alle frontiere precedenti il 1967. Per comprendere a che
livello questi accordi vengano violati, citiamo il caso di una ditta
italiana, che ha addirittura ricevuto un attestato di benemerenza dalla
Camera di commercio Italia-Israele:
La società Gitto Carmelo e Figli
Srl e` un costruttore della provincia di Messina, che ha vinto, con un
socio locale, l'appalto per la costruzione della prima galleria
stradale in Israele. Il tunnel, il primo del suo genere in Israele, e`
composto di due tratte di 500 e 390 metri., a tre corsie, posto` sulla
superstrada che unisce Gerusalemme a Hebron. Questo tratto stradale non
si trova in Isreale ma nei Territori Occupati e fa parte del sistema
delle by-pass roads, ad uso esclusivo dei coloni.
LISTA AGGIORNATA
PRODOTTI ISRAELIANI DA BOICOTTARE:
A cura di Associazione Ya Basta
AGRUMI JAFFA (i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi
in Italia)
AGRUMI e FRUTTA CARMEL (pompelmi, pomelo, avogado)
ARACHIDI
GIGANTI DI ISRAELE MISTER NUT e LIFE
Prodotti surgelati ZIO ELIO,
Kibbutz Eilon (nuvolette, verdurette, svizzere, wurstel, cotolette)
tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani segnaliamo:
AHAVA (Dead Sea Laboratories) (prodotti cosmetici e dermatologici)
Distributore italiano: P.M. Chemicals S.R.L./Milano
i sali da bagno
(Cristalli di Sali da Bagno del Mar Morto)
I prodotti AHAVA sono
talvolta venduti nelle erboristerie e nelle farmacie.
Barkan Wine
Cellars Ltd (vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e Village)
I
Pretzels della Beigel & Beigel bakery (le ciambelline salate, biscotti
saporiti e crackers)
Golan Heights Winery
(vini venduti con
l'etichetta Yarden, Gamla e Golan) GAJA DISTRIBUZIONE, Barbaresco (CN)
HALVA
Dolci di sesamo in barra da 100 grammi, Kosher Produced by
Achva.
http://www.halva.co.il/
Jordan Plains dates
(le principali
varietà di datteri che crescono nella Valle del Giordano degli
insediamenti israeliani sono Medjoul e Deglet Nour) Esportato da
Israele da Agroexco.
Solitamente si trova nei negozi di frutta o sulle
bancarelle di frutta e verdura dei mercati
Esportato da Israel da
Hadiklaim Date Growers' Cooperative Ltd.
Soda-Club Ltd.
(sistemi per
carbonare e sciroppi per la preparazione di soda e soft drinks)
<http:
//
www.sodaclubenterprises.com/content/english/about1.html>
Inoltre è
in atto una campagna internazionale di boicottaggio contro la
Caterpillar Company, azienda USA con sede a Peoria, Illinois.
Le azioni
contro la CATERPILLAR vogliono condannare l'uso illegale dei bulldozers
forniti a basso costo allo Stato d'Israele per la devastazione dei
Territori Palestinesi.
Ricordiamo che CATERPILLAR in Italia
commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT anche
scarpe ed abbigliamento.