Perchè un governo riconosciuto "universalmente" democratico quale quello
di israele si può permettere compiere atti di terrorismo lanciando missili
che uccidono bambini, rapire parlamentari democraticamente eletti, togliere
l'acqua ad una popolazione già ridotta allo stremo e racchiusa all'interno
di un muro che continua a crescere ed allungarsi.
Perchè nessun altro governo anchesso riconosciuto "universalmente" democratico
non fa qualcosa per impedire questo stillicidio di morti facendo pressione
sul governo di israele affichè la smetta di seminare morte e terrore?
Perche noi tutti pronti a mobilitarsi a migliaia sventolando i tricolori
quando undici scemi in mutande strapagati calciano un pallone dentro una
rete assistiamo a a queste ignominie indifferenti??
GIUSTAMENTE DICE GIANNI MOBILITIAMOCI,FACCIAMO PRESSIONE SUL GOVERNO CHE
ABBIAMO ELETTO AFFINCHE' PRENDA UNA POSIZIONE PIU' DEGNA
hasta siempre
ub
>-- Original Message --
>From: "gianni morando" <gianni.morando@???>
>To: "Mailing list del Forum sociale di Genova" <forumgenova@???>,
> <giulianogiuliani4@???>
>Subject: Re: [NuovoLab] una proposta
>Date: Thu, 6 Jul 2006 05:38:18 +0200
>Reply-To: Mailing list del Forum sociale di Genova <forumgenova@???>
>
>
>A volte mi chiedo come sia possibile sopportare la prepotenza di certe
>"Democrazie avanzate"e gli atti di ritorsione sproporzionati che ledono
>tutti gli elementari diritti compresi quelli dei bambini di vivere senza
>il
>quotidiano frastuono di morte..............questa non è emergenza
>umanitaria?
>Perchè non chiediamo ai "nostri" un altro gesto di discontinuità nei
>confronti del governo precedente?.
>Oltre che i nostri corpi abbiamo già in vacanza pure i nostri cervelli?.
>Ritengo che in questo caso oltre all'indignazione dovrebbe immediatamente
>
>subentrare la mobilitazione o una pressione che determini una presa di
>posizione più degna del nostro governo.
>
> gianni morando
>
>----- Original Message -----
>From: "Edoardo Magnone" <magnone@???>
>To: <forumgenova@???>; <giulianogiuliani4@???>
>Sent: Thursday, July 06, 2006 3:41 AM
>Subject: Re: [NuovoLab] una proposta
>
>
>Allego articolo di Manlio Dinucci uscito sul Manifesto il primo luglio
>sull'accordo in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa
>tra italia ed israele.
>
>...e per chiarezza aggiungo anche l'appello (sempre valido e rispettato)
>
>contro
>tale accordo!
>
>Edoardo Magnone
>
>
>________________________________
>
>
>"Il manifesto" (01 Luglio 2006 - pag.3)
>http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/01-Luglio-2006/art11.html
>
>Italia-Israele
>Coinvolti fino in fondo a fianco di Olmert
>Una legge di Berlusconi rende Roma il secondo partner militare europeo di
>
>Tel
>Aviv
>Manlio Dinucci
>
>Appena è stato rapito il caporale dell'esercito israeliano, il ministro
>degli
>esteri Massimo D'Alema ha telefonato al presidente palestinese Abu Mazen
>per
>esprimergli la «profonda preoccupazione» dell'Italia e la richiesta
>dell'«immediato rilascio dell'ostaggio». Ha quindi informato del contenuto
>della conversazione il primo ministro israeliano Ehud Olmert. Ma quando
>Israele
>ha rapito un terzo del governo palestinese, il telefono ha taciuto.
>«L'Italia -
>spiega il ministero degli esteri - ha da sempre svolto un'azione tesa a
>favorire il processo di pace in Medio Oriente, coniugando l'antica amicizia
>
>con
>il popolo palestinese con una rinnovata collaborazione con Israele».
>Riconosce
>quindi implicitamente anche i «meriti» del governo Berlusconi che, il 16
>
>giugno
>2003, stipulò con quello israeliano un memorandum d'intesa per la
>cooperazione
>nel settore militare e della difesa.
>Dopo essere stato ratificato al senato nel febbraio 2005 (grazie ai voti
>del
>gruppo Democratici di sinistra-Ulivo schieratosi con il centro-destra) e
>
>alla
>camera in maggio, il memorandum d'intesa è divenuto la legge 17 maggio 2005
>
>n.
>94, entrata in vigore l'8 giugno. La cooperazione tra i ministeri della
>difesa
>e le forze armate dei due paesi riguarda «l'importazione, esportazione e
>transito di materiali militari», «l'organizzazione delle forze armate»,
la
>«formazione/addestramento». Sono previste a tale scopo «riunioni dei
>ministri
>della difesa e dei comandanti in capo» dei due paesi, «scambio di esperienze
>fra gli esperti», «organizzazione delle attività di addestramento e delle
>esercitazioni», «partecipazione di osservatori alle esercitazioni militari».
>
>La
>legge prevede anche la «cooperazione nella ricerca, nello sviluppo e nella
>produzione» di tecnologie militari tramite «lo scambio di dati tecnici,
>informazioni e hardware». Vengono inoltre incoraggiate «le rispettive
>industrie
>nella ricerca di progetti e materiali» di interesse comune. Secondo fonti
>militari israeliane, citate da Voice of America, è già stato concordato
lo
>sviluppo congiunto di un nuovo sistema di guerra elettronica, con un primo
>finanziamento di 181 milioni di dollari. E' questo un campo in cui Israele
>aveva finora cooperato solo con gli Stati uniti. Ciò significa che l'accordo
>italo-israeliano è stato preventivamente approvato dalla Casa bianca.
>Con la legge n. 94 del 17 maggio 2005, le forze armate e l'industria
>militare
>del nostro paese sono state coinvolte in attività di cui nessuno (neppure
>in
>parlamento) viene messo a conoscenza. La legge stabilisce infatti che tali
>attività sono «soggette all'accordo sulla sicurezza» e quindi segrete. Sotto
>
>la
>cappa del segreto militare può avvenire di tutto. Poiché Israele possiede
>
>armi
>nucleari, alte tecnologie italiane possono essere segretamente utilizzate
>
>per
>potenziare le capacità di attacco dei vettori nucleari israeliani. Possono
>essere anche usate per rendere ancora più letali le armi «convenzionali»
>
>usate
>dalla forze armate israeliane nei territori palestinesi. Viene allo stesso
>tempo violata la legge 185 sull'esportazione di armamenti, poiché viene
>esteso
>a Israele il trattamento privilegiato previsto solo per i paesi Nato e Ue.
>Quello che il governo Berlusconi ha lasciato in eredità al governo Prodi
>è
>un
>accordo a tutto campo, che travalica l'ambito tecnico. Come sottolinearono
>i
>ministri Frattini e Martino, è «un preciso impegno politico assunto dal
>governo
>italiano in materia di cooperazione con lo stato d'Israele nel campo della
>difesa». Un impegno politico, corrispondente a «interessi strategici
>nazionali», che il governo Berlusconi assunse nel quadro della strategia
>statunitense, scavalcando l'Ue. «Nessun altro paese dell'Unione europea
-
>sottolineò il ministero israeliano della difesa - gode di questo tipo di
>cooperazione militare con Israele». Di fronte a un accordo di tale portata,
>
>che
>cosa intende fare il governo Prodi? Metterlo in discussione o applicarlo
>integralmente? Magari, come prevede la legge, inviando osservatori
>all'«esercitazione militare» che l'esercito israeliano sta effettuando a
>
>Gaza?
>
>
>______________________________________
>
>
>09/03/2005
>Appello: Scienziati contro l'accordo militare Italia/Israele
>
>Le/I sottoscritte/i, donne e uomini di scienza, ricercatrici e ricercatori,
>docenti, lavoratrici/ori del comparto università e ricerca,considerata la
>necessità di prendere posizione avversa alla crescente influenza della sfera
>militare in tutti i settori della vita pubblica ivi compresa la ricerca
>scientifica, considerata la recente ratifica ed esecuzione del Memorandum
>d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato
>
>di
>Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa,
>provvedimento adesso all'esame del parlamento,preso atto altresì del
>"delicato
>momento - come recita l'ordine del giorno presentato dall'On. Martone, ed
>
>altri
>onorevoli colleghi, ed accolto dal governo - in cui tanto lo Stato di
>Israele
>quanto l'Autorità Nazionale Palestinese si trovano, nonché la perdurante
>violazione di numerose risoluzioni dell'ONU da parte dello Stato di Israele
>
>e
>il permanere di una situazione di grave tensione tra i due
>popoli",coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della
>Repubblica,
>con particolare riferimento all'articolo Art. 11 "L'Italia ripudia la guerra
>come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
>risoluzione delle controversie internazionali".
>
>Consapevoli che l'Unione Europea si "fonda sui valori indivisibili e
>universali
>di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà", con
>particolare
>riferimento agli articoli 10 (Libertà di pensiero, di coscienza e di
>religione)
>e 13 (Libertà delle arti e delle scienze), memori del primo testo
>deontologico
>professionale che si ispira al cosiddetto giuramento di Ippocrate,
>
>SI IMPEGNANO
>
>· "a perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della
>salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo della sofferenza, cui
>ispirerò
>con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale,
ogni
>
>mio
>atto professionale" e che non agevoleremo, tanto nel suo impianto
>complessivo,
>quanto articolo per articolo, l'esecuzione e l'attuazione del Memorandum
>d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato
>
>di
>Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa,
>fatto a
>Parigi il 16 giugno 2003,
>
>· non prendere parte, con i nostri saperi e le nostre ricerche, alle
>attività
>specifiche derivanti dalla attuazione del Memorandum d'intesa che regola
>la
>cooperazione tra i due Paesi nel settore della difesa, incluse quelle
>derivanti
>dagli accordi tecnici che potranno essere conclusi in tale contesto.
>
>I settori di tali attività sono specificati nella relazione che accompagna
>
>la
>ratifica del Memorandum e comprendono: interscambio di materiali
>d'armamento,
>organizzazione delle Forze armate e gestione del personale, formazione e
>addestramento del personale militare, informatica, programmi di ricerca
e
>sviluppo in campo militare, scambi di esperienze fra gli esperti delle due
>Parti, partecipazione di osservatori ad esercitazioni militari, visite a
>
>unità
>navali ed aeree, attività culturali con partecipazione a corsi, conferenze
>e
>simposi, scambio di informazioni e pubblicazioni didattiche,
>
>· a monitorare i programmi di cooperazione militare che dovessero essere
>
>avviati
>tra università italiane, centri di ricerca, centri di eccellenza, consorzi,
>laboratori di ricerca scientifica privata e pubblica, industrie italiane,
>industrie israeliane e non.
>
>Invitiamo quindi chiunque abbia a cuore la ricerca della pace a
>sottoscrivere
>questo impegno perché il governo italiano riconsideri quanto prima la
>propria
>posizione.
>
>Seguono le prime firme
>
>Edoardo Magnone, Chimica.
>Marco Cervino, Fisica.
>Alberto Clarizia, Fisica.
>Margherita Roggero, Algebra.
>Claudio Del Bello, Filosofia.
>Mauro Cristaldi, Biologia Animale.
>Elena Colazingari, Matematica.
>Franco Marenco, Fisica.
>Monica Zoppè, Biologia.
>Vito F. Polcaro, Astrofisica.
>Angelo Baracca, Fisica.
>Massimo Cini, Fisico.
>Libero Vitiello, Biologia.
>Vincenzo Brandi, Ingegneria Chimica.
>Maria Luigia Paciello, Fisica.
>Giacomo Alessandroni, Ingegneria
>Chiara Cavallaro, Economia.
>
>
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Ugo Beiso