er ciriola wrote:
...
> condizioni vitali e sottrarlo alla vita vegetativa. Ormai l'organismo
> è debilitato da tanto decubito, nessuno e niente lo riportera al
> vigore della gioventù. Forse e arrivata davvero l'ora che passi il
> prete per l'unzione estrema e si metta fine a questo supplizio, per il
> bene di tutti.
Ecco a voi "Fleur andalou est mort", di Borisowskij, un film eschimese
del 1974, che e' una grigia parodia di un sintetismo grigio. E'
un'unione catartica di casualita', un calderone sofferente di
precessioni causa-effetto.
In un ambiente di ermeneuticita' derivato da tematiche trasformate in
tematiche trasformate in sonorita' mute dreyeriane, e certamente di
dubbio gusto, il soggetto potrebbe considerarsi casualbiograficamente
orwelliano, narrando del concetto della piccola borghesia paragonato
alle metapresenze sceniche di Dultard.
Non concordo con Moildoix quando insinua che "Fleur andalou est mort"
sia soltanto un esercizio registico tramite uno sfoggio ridondante di
disposizioni luminose.
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