Nota informativa sullincontro col Presidente della Camera 29.05.06
Su invito del presidente della Camera dei Deputati, On. Fausto Bertinotti, alle 11.00 di questa mattina sono stati ricevuti Gino Strada, Luigi Ciotti, Alex Zanotelli e Tonio DellOlio, primi firmatari dellappello lanciato alcuni giorni orsono ai parlamentari per chiedere di interrompere le missioni militari in teatri di guerra e ritirare le truppe italiane dall'Iraq e dall'Afghanistan.
Nonostante il silenzio-stampa che ha accompagnato lappello, ad oggi sono pervenute alcune migliaia di firme tra singoli e associazioni che sono state consegnate al Presidente della Camera.
Lincontro ha preso il via concentrandosi su alcune questioni che, pur non contenute esplicitamente nellAppello, stanno particolarmente a cuore al variegato e diffuso popolo della pace. Il presidente e gli invitati hanno concordato sullopportunità di instaurare uno stile nuovo nei rapporti tra istituzioni politiche e società civile e si è valutata la possibilità di eleggere un luogo di interlocuzione a questo proposito. In secondo luogo è stata evidenziata una forte preoccupazione sulla crescita della ricerca in campo atomico e si è espresso lauspicio di assumere una posizione decisa da parte delle istituzioni democratiche per invertire la tendenza. Per ultimo, i firmatari dellappello hanno manifestato la determinazione ad intraprendere iniziative per la presentazione di una legge di iniziativa popolare sulle norme attuative dellarticolo 11 della Costituzione in modo da scongiurare in futuro le interpretazioni che ne impediscano la corretta attuazione come era nelle intenzioni dei padri costituenti.
Nel merito dellappello tutti hanno riconosciuto che, mentre per il ritiro delle truppe italiane dallIraq si registra una sintonia da parte del governo Prodi e dellintera coalizione di maggioranza, diverso è latteggiamento sulla missione militare in Afghanistan. A questo proposito sono state manifestate grosse riserve sul piano del diritto internazionale circa la presenza militare USA e dellintera coalizione in Afghanistan, le difficoltà crescenti che la missione va incontrando sul terreno e la mancanza di un obiettivo concreto, circoscritto dellimpegno del nostro Paese in quella zona, ma soprattutto la violazione palese dellart. 11 della nostra Carta Costituzionale. Si è anche evidenziato come proprio la presenza dei nostri militari in Afghanistan e lostilità di gran parte popolazione nei loro confronti metta in seria difficoltà anche la presenza civile italiana di cooperazione. Per queste ragioni i firmatari dellappello continueranno a sollecitare lazione di Governo e Parlamento in direzione del ritiro.
Lincontro si è concluso con grande cordialità e soddisfazione espressa da entrambe le parti nella prospettiva feconda di riuscire a rafforzare il clima di dialogo e di collaborazione nella costruzione di unautentica cultura di pace.
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