No, pensavo alla fiab. +bc e ciclofficine sono secondo me quelle
realtà che più creano movimento e più praticano soluzione ciclabili
alternative all suvocrazia esistente però poi alla fine sono le
associazioni rispettabili quelle che comunicano al grande pubblico,
spesso su aspetti secondari rispetto all'impostazione cm.
CYCLING: a quiet statement AGAINST OIL WARS (mi han regalato da SF
questa targhetta da mettere dietro la sella.... ah il west coast
hacktivism... matt gonzalez... sigh... perché qui il grassroots
municipalism è impossibile?)
sulla psicogeografia, je suis pour, ma credo che dovremmo connettere
il senso psicogeografico innato alla massa con un atteggiamento
strategico-rivendicativo: io per esempio un bella pedalata per andare
a dar fastidio a nequizia moratti in una delle sue mirabolanti
apparizioni... ma so già di essere in minoranza; la politica è roba
sporca per professionisti, si sa, ogni tanto però faccio fatica
distinguere fra gli effetti del qualunquismo e quelli del rifiuto
radicale della politica tradizionale.
ciao, lx
On 5/15/06, schizo-mobile <schizo@???> wrote:
> "Alex Foti" <alex.foti@???> writes:
>
> > mi sembra sia in corso un tentativo di sussumere in ambito
> > rassicurantemente moderato (ergo assai minimalista) il fermento di
> > masse e ciclofficine, vedi inchieste su piste ciclabili di repub e via
> > discorrendo.
>
> non mi e' ben chiaro,
> intendi parte della sussunzione anche questa proposta?
>
> > ... è un po' triste che una
> > proposta dirompente ma pragmatica à la provos non trovi il modo di
> > uscire motu proprio e parlare alla città senza i filtri di ciclobby o
> > chi per loro.
>
> ma il "chi per loro" sarebbe, ad esempio, l'associazione +bc
> ed iniziative di avvicinamento allo standard comportamentale
> e alla ricerca di rapporti con le amministrazioni pubbliche
> come ciclopolis?
> _______________________________________________
> Cm-milano mailing list
> Cm-milano@???
> https://www5.autistici.org/mailman/listinfo/cm-milano
>