> pero' a me viene in mente che magari al posto di cercare di organizzare un
> evento con una certa soluzione di continuita' rispetto a quello che si fa
> tutti i giorni nei cessi sociali, si potrebbe provare per questa volta a
direi che non e' la prima volta che si tenta di caratterizzare in questo
senso l'hackmeeting
e i tentativi precedenti non sono affatto andati male..
> pensarla diversamente, a pensare l'hackmeeting non come una lista di
> workshop seminari e capanne di suchi, ma come una rassegna delle
> progettualita' portate avanti da tot spazi sociali... 'rassegna' e'
> certamente riduttivo, nella rassegna io ad esempio vedrei molto bene la
> dimensione capanna di suchi, e' solo per dare un'idea...
La cosa delle capanne di suchi valorizza bene la dimensione comunitaria
del tutto
cioe' da modo di fare leva su progetti preeesistenti che fanno capo ad una
comunita'
> a me sembra un modo per riportare sia una connotazione politica che una
> partecipazione non - appunto - estemporanea, all'evento hackmeeting
>
> no?
questo e' vero ma non dobbiamo considerarlo come "L'unica cosa da fare"
nel senso che spazi per la rete
l'interscambio di dati o altro, all'interno dello stabile e magari
distaccati dalla "capanne di suchi" darebbe un po' meno l'idea dei
fighettini che rimangono chiusi nella loro "compa" di nerdaggine e si
affacciano coraggiosamente nello spazio del rapporto
interpersonale/interazione digitale.
ditemi se sbaglio
ciao
jilt
PS:
ma se ho voglia di provare openBSD (che per la cronaca non ho idea di come
si usa) posso chiedere il cd a quelli della capannina di suchi di fianco o
"violo" uno spazio rituale?
riciao
jilt