Autore: norma Data: To: forumgenova Oggetto: [NuovoLab] duecentosettesima ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
La duecentosettesima ora in silenzio per la pace che si terrà domani, mercoledì 15 marzo, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova sarà dedicata, come quella della settimana precedente, ad invitare chiunque a partecipare alla manifestazione internazionale per la pace di sabato 18 marzo a Roma .
Chi desiderasse ricevere informazioni sul viaggio può rivolgersi a Sergio Tedeschi 010 460483; oppure a Piero Sarolli saropi@???
Chi non potesse raggiungere Roma è invitato a manifestare , nella stessa giornata di sabato 18, in piazza De Ferrari a partire dalle ore 15. (portando, se possibile, una bandiera con i colori della pace).
Di seguito, l'appello per la manifestazione
18 MARZO 2006
ROMA
L'Italia che ripudia la guerra
L'Italia che ripudia lo scontro di civiltà
Il 18 marzo sarà il terzo anniversario dell'inizio della guerra all'Iraq. Sarà una giornata internazionale di mobilitazione, con manifestazioni e iniziative in tutto il mondo.
Nel nostro paese, questa giornata assume una importanza particolare.
Saremo in piena campagna elettorale: crediamo che mettere la pace al primo posto sia cruciale. Siamo convinti sia importante in questo periodo ribadire a chiunque governerà il nostro paese nei prossimi anni che una politica estera alternativa è una priorità e una necessità, convinti come siamo che la pace sia l'unica sicurezza possibile.
Nelle ultime settimane il governo, dopo aver trascinato il paese in una guerra di occupazione, ha anche gettato l'Italia da protagonista nella costruzione dello scontro di civiltà. Se c'è un compito a cui oggi il nostro paese deve assolvere, nella difficile situazione internazionale, è invece opporsi a ogni tentativo di costruire una artificiosa frontiera armata fra "mondo islamico" e "mondo occidentale". Ripudiare l'intolleranza, qualsiasi forma di razzismo, ogni tentativo di affermare la superiorità della civiltà occidentale, rimettere al centro i diritti di donne e uomini, indipendentemente da appartenenze religiose, è indispensabile per evitare ulteriori disastri.
Per questo, saremo a Roma il 18 marzo, dopo una settimana di iniziative diffuse in tutta Italia, rispondendo all'appello europeo
Chiediamo a tutti e tutte di portare con sé una bandiera della pace. Daremo vita come sempre a una manifestazione plurale, dove saranno rappresentate le diverse articolazioni del movimenti contro la guerra e per la pace, che però convergono sui contenuti espressi nell'appello promosso dal Forum Sociale Europeo.
A coloro che in questo paese credono giusto esaltare le stragi o l'intolleranza diciamo che consideriamo questa esaltazione incompatibile con le nostre iniziative, che al contrario vogliono mettere al centro il valore della pace, dei diritti, della giustizia e della convivenza.