Ricevo da Stefano Chiarini (IL Manifesto) e inoltro.
Elisabetta
Cari amici e compagni,
volendo dare un contributo diretto a questa campagna elettorale così
importante per battere il governo Berlusconi oggi, e domani in caso di una
probabile vittoria, il berlusconismo che purtroppo è presente anche nelle
file del centro-sinistra, a cominciare dalla politica estera (Cuba, Iraq,
Palestina, guerre umanitarie, rapporti con gli Stati Uniti) ho deciso di
essere presente, come candidato indipendente, nelle liste del Pdci. Anche
per sottolineare l'importanza di un coordinamento, di una federazione tra
le forze di alternativa, a cominciare da quelle dell'area comunista - sulla
falsariga delle
proposte formulate lo scorso anno da il manifesto - e in ogni caso di un
lavoro comune per incidere nel paese, nel movimento, nel parlamento e nel
governo, su alcune, irrinunciabili, discriminanti di fondo a noi tutti
comuni ( difesa della costituzione e degli spazi democratici, delle
condizioni di vita dei lavoratori, contro il precariato e il proibizionismo,
per lo stato laico e la scuola pubblica, per la
difesa del welfare system, contro la guerra e le occupazioni militari
dall'Iraq alla Palestina, per il diritto all'autodeterminazione dei popoli e
il sostegno ai movimenti di resistenza nazionale). Per illustrare le
ragioni che mi hanno spinto a candidarmi, e a farlo nel Pdci, ho scritto un
breve articolo (uscito due giorni fa su il manifesto) che ho pensato di
allegare a questa mia lettera. Augurandoci di trovarci in 10 aprile in un'
Italia senza più Berlusconi sono pronto a qualsiasi ulteriore suggerimento o
chiarimento. In solidarietà.
