Autore: Alessio Ciacci Data: To: forumlucca Oggetto: [Forumlucca] Fw: [hyperlink] Ciampi non firmi la Legge delega»
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Sent: Friday, February 10, 2006 9:52 PM
Subject: [hyperlink] Ciampi non firmi la Legge delega»
Stamattina il via libera del Consiglio dei ministri al testo unico
sull'ambiente. Legambiente: «Operazione scandalosa». E i Verdi
chiedono al Presidente di non avallare il provvedimento / La Consulta:
no al condono in Sicilia
Il Consiglio dei ministri ha approvato la Legge delega sull'ambiente.
Il via libera definitivo al decreto legislativo che riordina tutta la
materia ambientale è giunto stamattina ed è stato salutato con
entusiasmo dal ministro dell'Ambiente, Altero Matteoli: «E' una
riforma attesa da molti anni», ha commentato. Sei i settori chiave
riordinati:
Altero Matteoli
rifiuti e bonifiche, acqua, difesa del suolo, inquinamento
atmosferico, procedure ambientali e danno ambientale.
Giunge così al traguardo finale una normativa che gli ambientaliste
hanno avversato a più riprese: «E' un operazione scandalosa, nella
forma e nella sostanza – ha detto il presidente di Legambiente,
Roberto Della Seta – La conferenza unificata Stato Regioni aveva
espresso parere contrario ma il suo giudizio è stato ignorato,
nonostante le materie in questione siano fondamentali per il governo
del territorio. Il fatto è grave e mina le stessa legittimità
costituzionale del provvedimento».
Chiede a Ciampi addirittura di non firmare il testo Alfonso Pecoraro
Scanio, presidente dei Verdi: «La legge delega contiene profili
scandalosi di incostituzionalità A fine legislatura - ha proseguito
Pecoraro - il Governo assesta un'altra coltellata all'ambiente. Con la
Delega si fa tornare indietro la legislazione di 20 anni. Abrogheremo
questa porcheria. Questo è il regalo del Governo a una settimana dal
compleanno del Protocollo di Kyoto».
Tra le novità della versione finale del testo unico, il rafforzamento
della clausola sociale per tutelare i lavoratori dei servizi idrici
del settore dell'igiene urbana e una politica incentivante per le
energie rinnovabili. «Ma questo codice – riprende Della Seta – non
semplifica le procedure e smantella norme avanzate in materia di
rifiuti, acque, dissesto idrogeologico, danno ambientale, Via, Vas e
inquinamento dell'aria. Auspichiamo che le Regioni facciano subito
ricorso alla Corte Costituzionale. Ci costituiremo ad adiuvandum».
HYPERLINK - Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA
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