[Lecce-sf] L'ORA DELLA BARBARIE...

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APPELLO URGENTE PER LA
MOBILITAZIONE E IL DIGIUNO
"FERMIAMO LO STRALCIO GIOVANARDI!"
Per
aderire inviare un'email all'indirizzo di posta elettronica
cartellodipendenze@???.

Il Governo minaccia di approvare la legge
proibizionista e punitiva
sulle droghe, presentata dal leader di
Alleanza Nazionale Gianfranco
Fini nel 2003, nelle prossime settimane,
alla fine della legislatura.
Si tratta di un colpo di mano, fatto
ricorrendo a un decreto-legge e
utilizzando il voto di fiducia per
evitare possibili dissensi.
Il Parlamento, ormai scaduto, dopo avere
bocciato l'amnistia e
l'indulto, si accinge a votare un provvedimento
che in pochi mesi
riempirebbe le carceri di altri venti o trentamila
detenuti. Al
centrodestra, evidentemente, non è bastata la legge ex
Cirielli.
Infatti, con la futura legge Fini-Giovanardi, i consumatori
di
qualunque sostanza e i tossicodipendenti verranno criminalizzati e
condannati come spacciatori, seppure presunti, con pene dai sei a
vent'anni (dai 6 ai 20) di reclusione e questo, oltre che sulla vita
delle persone che vi incapperanno, avrà una drammatica conseguenza sul
sistema giudiziario e penitenziario e favorirà invece le mafie del
narcotraffico.
Dietro agli articoli di questa legge si intravede
distintamente il
disprezzo per coloro che vivono i problemi delle
dipendenze
patologiche e l'odio per i giovani e i loro stili di vita,
confermato
dalla penalizzazione della cannabis che viene equiparata
nella
repressione all'eroina e alla cocaina.
Si tratta di un messaggio
assolutamente demenziale anche dal punto di
vista educativo, di
informazione e di prevenzione.
Sulla pelle dei tossicodipendenti e
delle loro famiglie, in realtà,
vogliono costruire un impero di affari
offrendo l'alternativa della
comunità autoritarie e di pseudo-recupero
al carcere: in realtà si
tratterebbe sempre di un luogo di costrizione,
con una esecuzione
privata della pena, senza neppure i diritti
dell'ordinamento
penitenziario.
Con questa legge vogliono distruggere
il sistema integrato dei servizi
pubblici e del privato-sociale e ogni
politica anche timida di
riduzione del danno, rimandando sulla strada
le persone in trattamento
e inserite nella società, attraverso il
lavoro o lo studio, spezzando
positive relazioni di inserimento.
Pur se
fortemente preoccupati del silenzio e della pericolosa
disattenzione
con cui si sta andando verso l'approvazione del
decreto-legge Fini-
Giovanardi, non intendiamo arrenderci di fronte a
questa inaudita
provocazione, sia nel merito sia nelle procedure
seguite, e non
possiamo e non vogliamo attendere passivamente il
disastro sociale che
produrrebbe in breve tempo.
Denunciamo il ministro Carlo Giovanardi
come responsabile morale dei
drammi umani e sociali, provocati
dall'ideologia e dal moralismo che
avverranno presto, troppo presto.
Basti ricordare i tanti casi di
ragazzi morti suicidi, dopo essere
stati penalmente perseguiti per
poche foglie di marijuana o pochi
grammi di sostanze. I casi di
Giuseppe Ales di Pantelleria, di Cristian
Brazzo di Vigodarzere e di
tante altre vittime senza nome, con la nuova
normativa diventerebbero
una quotidiana tragedia, di fronte alla quale
nessuno, e per primo il
centrodestra, potrà dire: «non sapevamo, non
potevamo prevedere».
Noi, partigiani della ragione contro
l'intolleranza e la violenza di
leggi ingiuste, proclamiamo uno
sciopero della fame contro il
concretissimo e attuale rischio di
approvazione di questa legge, che
avverrebbe senza discussione, con una
procedura d'urgenza
ingiustificata e fraudolenta, e contro l'opinione
degli operatori dei
Servizi pubblici per le tossicodipendenze e delle
Comunità
terapeutiche libere, delle società scientifiche, delle
associazioni
che si occupano di diritto e giustizia.
Facciamo appello a
tutti i senatori e deputati di non essere complici
del delirio
repressivo della legge Giovanardi-Fini e di decidere in
piena
autonomia.
Già da ora rivolgiamo un pressante invito al Presidente
Ciampi perché
non consenta che l'ultimo atto della legislatura avvenga
sotto il
segno della disumanità e della intolleranza verso i più
deboli.

Per aderire all'Appello inviare un'email all'indirizzo di
posta
elettronica cartellodipendenze@???

Aderiscono:
Franco
Corleone
Sergio Segio
Mariella Orsi (Rete Acadia)
Patrizio Gonella
(Antigone)
Stefano Anastasia (Antigone)
Mauro Palma (Antigone)
Achille
Saletti (Saman)
Grazia Zuffa (Fuoriluogo)
Francesco Piobbichi
(ConFiniZero)
Giuseppe Vaccari (Itaca Italia)
Riccardo De Facci (CNCA)
Guglielmo Masci (Agenzia Comunale Tossicodipendenze Roma)
Mario De Luca
(CNCA)
Claudio Cippitelli (CNCA)
Rita Gallizzi (Coop. Lotta contro
L'Emarginazione)
Maurizio Coletti (Itaca Europa)
Amedea Lo Russo (Itaca
Italia)
Giuseppe Iraci Sareri (Itaca Italia)
Edoardo Polidori
(Federserd)
Stefano Giuliodoro (Itaca Italia)
Federica Volpi (Itaca
Italia)
Maria Carmela Rivelli (Itaca Italia)
Claudio Clavario (Strada
Facendo)
Maria Stagnitta (Ass. Insieme)
Armando Zappolini (Com. Aperta
Pisana)
Stefano Bertoletti (CAD)
Germana Cesarano (Magliana 80)
Stefano
Reggio (Il Cammino)
Felice Di Lernia (Oasi 2)
Roberto Gatto (Progetto
Sud)
Graziano Occhetta (CNCA)
Lucio Babolin (CNCA)
Antonio D'Alessandro
(Parsec)
Roberta Bettoni (Coop. Lotta contro L'Emarginazione)
Tiziana
Bianchini (Coop. Lotta contro L'Emarginazione)
Roberto Raimondo (Coop.
Lotta contro L'Emarginazione)
Pietro Fausto D'Egidio (Federserd)
Giuseppe Bortone (CGIL)
Silvia Stefanovichj (CISL)
Don Andrea Gallo
(Comunità S. Benedetto)
Fabio Scaltritti (Comunità S. Benedetto)