[NuovoLab] legambiente ecosistema bambino 2006

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Author: ANDREA AGOSTINI
Date:  
To: forumgenova
Subject: [NuovoLab] legambiente ecosistema bambino 2006

da lanuovaecologia.it

Giovedì 5 Gennaio 2006

ECOSISTEMA BAMBINO

DOSSIER|La ricerca realizzata in 103 centri urbani

Bambini, meglio a Ravenna

E’ la città romagnola, con Pesaro, Parma e Torino, a guidare il dossier di Legambiente sulle politiche per l’infanzia. Bene il centro-nord, carbone alla Calabria: la calza della Befana ambientalista ai sindaci
Le città più a misura di bambino? Cercatele soprattutto nel centro Italia: in Toscana, in Emilia, nelle Marche dove c’è un blocco compatto di comuni senz’altro più attento ai ragazzi. È questa infatti l’area geografica dove Ecosistema Bambino di Legambiente, l’annuale ricerca dell’associazione sulle politiche per l’infanzia, ha individuato i
capoluoghi di provincia che più si danno da fare per gli under 14.
Ci sono nelle primissime posizioni, Ravenna, Pesaro e Parma (insieme a Torino), poi subito dopo – nel gruppo delle buone – Firenze, Pistoia, Ferrara, Siena, Piacenza, Ancona. Uniche eccezioni a questa continuità territoriale le settentrionali Genova e, come detto, Torino insieme alla meridionale Caltanissetta. A tutte loro una befana in anticipo di un giorno porta caramelle e dolci. Il carbone invece va in gran parte in Calabria (Catanzaro e Crotone sono insufficienti, Reggio Calabria fornisce pochi elementi per una valutazione). Brillano infine, ma per la loro assenza, Milano che non ha fornito nessun dato a Legambiente così come Taranto e Venezia. Era quello che avevano fatto negli anni passati anche città come Bologna e Palermo che invece oggi tornano in classifica con performance discrete. «Ma la prima fascia – spiega Luciano Ventura, del settore ragazzi di Legambiente - corrispondente all’ottimo è vuota perché non esiste, oggi, nessuna città veramente
a misura di bambino».

Il quadro disegnato quest’anno dal dossier (i dati sono relativi al 2004) evidenzia un ampio divario tra “chi fa” e chi “non fa”, con un sensibile aumento tuttavia dei comuni che danno importanza ai ragazzi: sono infatti 12 i capoluoghi in posizione medio–alta e ben 31 quelli che arrivano a discreto. Passi indietro si registrano per i capoluoghi del Sud Italia, unica eccezione per Caltanisetta che anno dopo anno consolida la sua vocazione nelle politiche per l’infanzia e di Palermo, Benevento, Caserta e Cosenza che salgono significativamente attestandosi nella fascia dei discreto. Risalta negativamente il caso della Calabria che, tranne appunto Cosenza, è il fanalino di coda della classifica. E forse per una regione alla ricerca di un’identità sociale nuova e di una nuova cultura della legalità il dato deve far riflettere.

«Guardare alle città col punto di vista dei bambini è importante: si migliorano infatti i servizi offerti ai più giovani ma nello stesso tempo si costruiscono le premesse
per un miglioramento generale della qualità della vita – spiega Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente - Ecco perché torniamo ogni inizio d’anno a sottolineare l’importanza del dialogo con bambini e ragazzi e richiamiamo tutti a impegnarsi per un futuro sempre più costruttivo».

Tra chi si applica per le politiche per l’infanzia, rafforzano la loro posizione le grandi città, che mantengono gli impegni assunti negli scorsi anni. La conferma arriva da Torino in quarta posizione, e da Firenze e Genova che si posizionano in seconda fascia a ridosso delle magnifiche quattro. Salgono Verona e Trieste, mentre rientrano in gioco Bologna e Palermo, entrambe nella fascia dei discreto. Roma occupa invece un positivo ma non troppo 17° posto, retrocedendo di sette posizioni rispetto allo scorso anno, nonostante grandi sforzi e investimenti che confermano quanto sia complicato mettere a fuoco gli obiettivi e razionalizzare gli interventi in una metropoli dispersiva nei tempi e nelle dimensioni.





INFANZIA|Come nasce Ecosistema bambino

I criteri

CRITERI DELLA RICERCA

Ecosistema Bambino è alla sua settima edizione. Si tratta di un questionario di 7 domande delle quali 5 costituiscono parte fondamentale dell’elaborazione dati, mentre le rimanenti forniscono informazioni in più messe a disposizione dal Comune. Ecosistema Bambino viene inviato all’interno di Ecosistema urbano. Il settore o ufficio competente del Comune si occupa di raccogliere tutte le informazioni indispensabili al fine della compilazione del questionario stesso.

Ecosistema bambino sintetizza in cinque fasce (ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente) la lettura comparata di quattro indici:
- le forme di partecipazione avviate per favorire un ruolo attivo dei bambini nella città;
- le strutture specificatamente dedicate alle politiche per l’infanzia;
- i servizi e le iniziative di aggregazione e di animazione culturale;
- i progetti avviati nell’ambito della L.285/97

Il punteggio totale dei quattro indici è uguale a 100. Ed è così suddiviso:

INDICI PUNTI
FORME DI PARTECIPAZIONE 35
STRUTTURE DEDICATE ALL’INFANZIA 30
SERVIZI E INIZIATIVE CULTURALI 15
PROGETTI RELATIVI ALLA L.285/97 20

Nella stesura della graduatoria si è voluto dare intenzionalmente maggiore incidenza alle iniziative che favoriscono la partecipazione dei ragazzi realizzate dalle amministrazioni comunali, a seguire le strutture dedicate all'infanzia, poi gli interventi relativi alla legge 285/97, infine alle iniziative culturali rivolte agli under 14.

• LE FORME DI PARTECIPAZIONE RIVOLTE AGLI UNDER14
Sono soprattutto le iniziative legate alla progettazione partecipata, ai consigli comunali dei ragazzi, alle consulte giovanili e ai progetti di adozione del territorio e dei beni culturali ad avere più rilevanza perché coniugano perfettamente il concetto di partecipazione attiva con quello legato alla valorizzazione ambientale.
• STRUTTURE DEDICATE ALL’INFANZIA
Diverse sono le voci che indicano i vari assessorati che possono essere presenti in un Comune. Ma assessorati specifici che si occupano di infanzia sono solo due, quello ai diritti dei bambini e alla città dei bambini, i quali meritano il maggior punteggio. Assieme a questi c’è l’Ufficio per l’infanzia che in base alla sua denominazione acquista maggior punteggio. A questa voce è stato aggiunto il dato relativo alla domanda “l’amministrazione ha fatto parte di alcune reti di città finalizzate alla partecipazione degli under 14 alla vita cittadina?”
• SERVIZI E INIZIATIVE CULTURALI
Tutti gli indicatori hanno lo stesso punteggio e ponderati tenendo conto della popolazione under14
• PROGETTI RELATIVI ALLA L.285/97
Tra i vari capitoli indicati e relativi alla L285/97 quelli a cui si da più rilievo evidenziano le azioni per promuovere i diritti dell’infanzia e le azioni per favorire la partecipazione allo sviluppo del territorio

Nella valutazione finale si è tenuto conto anche dei materiali forniti dall’amministrazione comunale, prezioso contributo al fine della realizzazione di tale dossier.